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l'inferno secondo Dante
caterina cernigliaro
Created on March 25, 2021
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Transcript
Elena Incaviglia e Caterina Cernigliaro
LA DIVINA COMMEDIA
INIZIARE
Television presentation
indICE
Info
La Divina Commedia
Il viaggio
I personaggi
Virgilio
L'inferno
Canto I
Canto II
Canto III
Canto V
Canto XXVI
Canto XXXIII
Info
L'Inferno secondo Dante
(informazioni tratte dal libro, dalle audiolezioni e dal web)
La Divina Commedia
- Opera enciclopedica e dottrinaria;
- 'Divina' da Boccaccio, 'Commedia' da Dante;
- si basa sul numero (1,3);
- il viaggio è il tema principale;
- la missione di Dante è quella di informare l'umanità su cosa ha visto (Dante auctor e Dante agens);
- Dante possiede tre tipi di conoscenza (romanziere, storico e Dio).
Il viaggio
1300
L'opera è ambientata nel 1300.
7 aprile
Dante trascorre la notte nella selva oscura.
8 aprile
Inizio del viaggio.
13 aprile
Fine del viaggio.
I personaggi
I personaggi costituiscono il poema corale. Essi sono realmente esistiti o fittizzi, in entrambi i casi già conosciuti dall'autore stesso. Alcuni personaggi che possiamo riscontrare sono appartenenti alla storia antica e medievale (come Cleopatra o Giustiniano), all'antico e al nuovo testamento, persone che ha realmente conosciuto (come Guinizzelli) e figure simboliche (come Caronte).
Chi è Virgilio?
Virgilio è il massimo poeta della letteratura latina e modello sommo di sapienza. Non a caso Dante lo rappresenta come allegoria della massima conoscenza. La figura di Virgilio è colta, ma rimane sempre un poeta pagano vissuto prima della Rivelazione cristiana, escluso quindi dalla salvezza.
Questo suo limite lo vediamo principalmente negli incontri con personaggi appartenenti alla Cristianità. Appunto per questo, viene collocato da Dante (auctor) nel limbo.
L'inferno
Canto I
Dante si perde in una selva oscura, allegoria del peccato e dello smarrimento spirituale. Dopo avervi passato la notte, giunge ai bordi della selva. Qui intravede un colle illuminato dalla grazia divina (antiselva, allegoria del bene), al quale si avvicina come un naufrago pieno di speranza. Il suo cammino viene, però, ostacolato da tre fiere: una lonza, un leone e una lupa. La visione dei tre animali toglie a Dante la speranza di salire sul colle. In suo aiuto ricorre il poeta latino Virgilio, il quale rassicura Dante anticipandogli l'arrivo del Veltro e offrendosi come sua guida.
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Canto II
Santa Lucia
beatrice
Vergine Maria
Grazia cooperante o santificante. Allegoria della teologia.
Grazia illuminante.
Grazia preveniente.
Canto III
In questo canto, Dante e Virgilio giungono fino alla porta dell'inferno. Protagonisti del terzo canto sono gli ignavi, i quali sono, secondo Dante, i peggior peccatori in assoluto poichè non hanno preso nessuna decisione nella vita terrena. Essi non hanno accesso all'inferno e perciò si trovano nell'antinferno, in una condizione così spregevole da invidiare gli altri dannati. Seguono una bandiera, nudi e punti da vespe e mosconi. Tra essi, Dante riconosce l'anima di colui che fece per viltade il gran rifiuto (Celestino V o Ponzio Pilato).
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Canto V
Il canto si apre con l'arrivo di Dante e Virgilio al secondo cerchio, quello dei lussuriosi. Alla sua guardia sta Minosse, il giudice infernale. Egli è contrario nel far passare Dante ma, dopo un discorso di Virgilio, i due riescono a proseguire. Durante il loro cammino, Dante viene colpito da due anime mano nella mano: Paolo e Francesca da Rimini. Quest'ultima racconta la loro storia provocando in Dante un grande turbamento e una profonda compassione nei loro confronti, fino a farlo svenire. In questo canto riscontriamo la legge del contrappasso, infatti coloro che nella propria vita terrena hanno vissuto una tempesta di passione,
adesso vengono travolti da una bufera vera e propria che scaraventa le anime su e giù continuamente.
Canto XXVI
Dante e Virgilio si trovano nell'ottavo cerchio (fraudolenti). Si tratta quindi dell'ottava bolgia, buia e silenziosa. Qui viene attuata la legge del contrappasso per analogia: tutti coloro che in vita hanno attuato i loro inganni di nascosto, allo stesso modo nell'infermo vengono nascosti da delle fiammelle. Una di queste in particolare attira l'attenzione di Dante. Si tratta di una fiamma biforcuta contenente Ulisse e Diomede. Ulisse racconta a Dante la sua storia.
Canto XXXIII
Nel nono cerchio, dove sono collocati i traditori, avviene l'incontro tra Dante ed il Conte Ugolino. Quest'ultimo viene rappresentato mentre rode il capo dell'arcivescovo Ruggeri. Il Conte Ugolino è il traditore-vittima, mentre Ruggeri passa da essere tradito a diventare un doppio traditore. Ugolino narra quindi la sua storia tralasciando i dettagli politici e, da abile oratore, coinvolge emotivamente Dante, convincendolo del fatto che davanti questo dramma non si possa non piangere. Facendo ciò, Ugolino utilizza due delle sei funzioni della lingua: quella emotiva e quella conativa. Viene utilizzato un lessico crudo con richiami alla letteratura classica, a Virgilio e alle fonti bibliche. Vi è una lievitazione emozionale divisa in fasi: si passa da un tono patetico ad un momento di tagicità ("tecnofagia").
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