LA POESIA

la Poesia

Sara Iembo

La struttura

Metafore

Rime

A nafora

Versi , strofe e ...

Parafrasi

LE RIME

FILASTROCCA DELLA 5^B

Guarda qui! questi sono i ragazzi della 5^B. Se li ascolterai li conoscerai: c'è Nicolas che mangia sempre l'ananas. C'è Yassin che ama mangiare i maffin. C'è Ritaj che per creare una poesia usa la tecnica del cavriadage. C'è Alessandro che fuori in cortile guarda un oleandro. C'è Alessandra che dalla ffinestra guarda una salamandra. C'è Diego che gioca sempre con i lego. C'è Matteoi a cui piace molto la leggenda di Teseo. C'è Gaia che fa delle buone azioni a migliaia. C'è Mattia che in montagna sempre scia. C'è Elisa c he osserva attentamente la torre di Pisa. C'è Houda che ama le poesia di Neruda. C'è Edoardo che ti fulmina con uno sguardo. C'è Alessia che è come un'asteroide nella galassia. C'è Anais che della bellezza è la miss. C'è Lorenzo che cucina il pranzo in un pentolone di bronzo.

I ragazzi ele ragazze della 5^B

FIGURE RETORICHE

LA SIMILITUDINE

Bello come il sole

la casa della paura diventa...

La casa della felicità Nella casa della felicità, sembra zucchero acqua pura, sombra un sorriso un fiore, i minuti sembrano secondi. nella casa dell’allegria, sembra un salterino il pavimento, sembra un fiore la saliera, un lecca lecca la ringhiera. Lunedì da casa mia la felicità è andata via e le cose sembrano cose e le rose sono rose. Martedì dalla mia casa se n'e andata via l’allegria! Tanti amici sono andati via, han lasciato buio e calma. Alessandra Barbieri

La casa della rabbia Nella casa della rabbia sembra lava l’acqua pura, sembra una fiammella un fiore, i minuti sembrano ore. Nella casa dello sfogo sembra il pavimento un rogo, sembra un incendio l’altalena, dello zolfo la ringhiera. Lunedì da casa mia la rabbia è andata via, le cose sembran cose e le rose sono rose. Martedì dalla mia casa è andato lo sfogo, il rogo non c’è più e non ci si pensa più. Gaia Ottolini

la casa della paura diventa...

Nella casa della stanchezza Nella casa della stanchezza una festa sembra noiosa come la brezza la felicità non esiste ma ci son solo cose noiose e tristi. Nella casa della tristezza, tutti piangono lacrime a cascate e d’inverno c’è neve a palate d’estate acqua a secchiate. Lunedì da casa mia la stanchezza è andata via è tornato il sole e son nate le viole. Martedì dalla mia casa la tristezza se ne andata, gioia e spensieratezza e tutti insieme fanno festa. Lorenzo Vighi

Nella casa della felicità Nella casa della felicità sembra l’acqua colorata un arcobaleno sembra un fiore la felicità le ore sembrano minuti Nella casa della felicità sembra molle il pavimento sembrano briciole di pane i granelli del sale Lunedì da casa mia la felicità è andata via e la casa sembra casa e il fiore sembra fiore Martedì da casa mia la felicità è andata via: tanti amici sono andati, portando un pò di nostalgia ! Yassin Boukri

la casa della paura diventa...

Nella casa della felicità sembra bello andar di qui e di là ,sembra un uccello che canta sul ramoscello.Nella casa della ricchezza sembra di piombo la lucentezza sembra un treno che sbuffa a risalir il terreno. Nella casa del gran Duca sembra aver incontrato Luca sembra crema e cioccolato ma non lo ho ancora assaggiato. Nella casa dell'amore è arrivato un agricoltore è ,e ha portato in un cestino salame, pane e del buon vino Matteo

Nella casa della bontà sembra caramello l’ acqua pura, sembran zuccherini i fiori, i minuti sembrano ore. Nella casa della bontà sembra un cupcake la saliera biscotto la ringhiera. Lunedì da casa mia la paura è ANDATA VIA e le cose sembran cose e le rose sono rose Martedì dalla mia casa se ne è andata la tristezza cento amici l’ hanno invasa e han portato luce e vento Anais

la casa della paura diventa...

Nella casa della tristezza Sembra stagno l’ acqua pura, sembra un filo d ‘erba un fiore. Nella casa della malinconia sembra vuoto il pavimento sembra colla la saliera un bastone la ringhiera. Lunedì da casa mia la tristezza è andata via e le cose sembrano cose e i sorrisi sembrano sorrisi. Martedì dalla mia casa Se n’ è andata la malinconia. Cento amici l’ hanno invasa e hanno portato amore e felicità Diego

Nella casa della felicità sembra cristallo l'acqua pura sembra diamante un fiore le ore scorrono in un battibaleno. Nella casa della gioia sembra un cielo il pavimento sembra un sole la saliera uno scivolo la ringhiera. Lunedì a casa mia è arrivata l'allegria e le cose sembran rose Martedì nella mia casa e arrivata l'euforia, cento amici l'hanno invasa, han diffuso l'allegria. Alessandro

Il tempo è denaro

LA METAFORA

Un mare di compiti

L'ANAFORA

A te che sei il mio grande amore Ed il mio amore grande A te che hai preso la mia vita E ne hai fatto molto di più A te che hai dato senso al tempo Senza misurarlo A te che sei il mio amore grande Ed il mio grande amore A te che io Ti ho visto piangere nella mia mano Fragile che potevo ucciderti Stringendoti un po' E poi ti ho visto Con la forza di un aeroplano Prendere in mano la tua vita E trascinarla in salvo A te che mi hai insegnato i sogni E l'arte dell'avventura A te che credi nel coraggio E anche nella paura A te che sei la miglior cosa Che mi sia successa A te che cambi tutti i giorni E resti sempre la stessa A te che sei Semplicemente sei Sostanza dei giorni miei Sostanza dei sogni miei ...

L'ANAFORA

A TE

La parafrasi

San MartinoLa nebbia sale verso i colli ricoperti di alberi spogli lasciando cadere una leggera pioggerellina e, a causa del vento freddo che arriva da Nord-Ovest, il mare agitato emette un rumore simile a urla umane e si ricopre di schiuma bianca; ma per le vie del piccolo paese si sente l'aspro odore di vino che esce dai tini dove iul mosto fermenta e va a rallegrare i cuori delle persone. Lo spiedo gira, sospeso sui pezzi di legno che bruciano nel camino, e le gocce di grasso che cadono fannop scoppiettare le braci,mentre il cacciatore fischiando sull'uscio osserva uno stormo di uccelli che volano tra le nuvole rosse ricordando al poeta pensieri ormai lontani.

San Martino (canzone)

La parafrasi

DAVANTI SAN GUIDO I cipressi, alti e diritti che da Bolgheri vanno a San Guido in doppia fila, sembrano corrergli incontro come dei giganti giovinetti. Lo riconobbero e gli bisbigliarono: “Ben tornato finalmentre!”con la cima piegata dal vento. “Perchè non scendi? Perchè non ti fermi? La sera è fresca e tu conosci il cammino. Siediti alla nostra ombra profumata di resina dove dal mare soffia un vento forte. Non ti riserviamo alcun rancore per le sassate che tu ci lanciavi una volta: oh in fondo non facevano male!” “Bei cipressetti, cipressetti miei, fedeli amici della mia infanzia, con quale gioia resterei con voi” Il poeta guardandoli disse: “ Con quale piacere”. Ma, cipressetti miei , lasciatemi andare: ora non è più il tempo della mia infanzia né della mia giovinezza. Se voi poteste sapere!...Non faccio per dire, ma oggi sono diventato un uomo celebre. Conosco il latino e il greco, continuo a scrivere, e ho molte altre qualità; non sono più cipressetti un bambino vivace, e non tiro più sassate alle piante.

THAnkS