egitto
africa settentrionale
il nilo
il nilo
fonte di vita
nell'Africa nord orientale scorre il fiume più lungo dell'Africa è il secondo del mondo: il Nilo, in gran parte navigabile , che corre da sud a nord sfociando poi nel Mediterraneo con un ampio delta. A partire dal suo principale ramo sorgentifero, il fiume Kagera , il Nilo attraversa oltre la metà dell' Africa. E' formato da due corsi principali, il Nilo bianco e il Nilo azzurro. il suo delta si estende lungo la costa per cisrca 240 km e va dal Cairo fino ad Alessandria e a porto Said. Il Nilo ha sempre costitutito per migliaia di anni la spina dorsale dell'economica e politica dell'Egitto. da sud a nord. qui sono sorte le principali città e qui vive la maggior parte della popolazione , poichè i terreni che in egitto francheggiano il suo coso sono sempre stati fra i più fertili di tutta l'area mediterranea e oggi sono ancora più produttivi, grazie ai moderni impianti di irrigazione google earth earth.google.com/web/@26.77790347,31.48244375,57.85522706a,1000d,30y,0h,0t,0r/data=MicKJQojCiExdW01Z1FyTUIwdkdSVkFzRFpSaktvS2dQbW01T1V3UzU6AwoBMA?authuser=0
deserti
l'egitto
un paese di deserti
il territorio dell'Egitto è desertico: a ovest del Nilo si estende il Deserto Libico ampio 18.000 km2. Tra il Nilo e Mar Rosso si estende il Deserto Arabico, un altopiano roccioso con vette che raggiungono i 2000 m. A sud- est, tra Egitto e Sudan, si trova il deserto della nubia costituito da dune e pianure sabbiose. In territorio asiatico sporge la pensola del Sinai in gran parte desertica. nel sud della penisola si trovano i Monti Sinai con la vetta Katharina che con i suoi 2637 m è il monte più alto del paese
google earth https://earth.google.com/web/@22.25691995,30.074805,253.74623086a,1615747.88194297d,30y,0h,0t,0r/data=MicKJQojCiExUDNLMWo3dmZHTDdua3ptRC05NDhmeHY1UFZnYlFlUVo6AwoBMA?authuser=0
piramidi
piramidi
egizie
Le piramidi egizie sono costruzioni architettoniche di forma piramidale con base perlopiù quadrata o, talvolta, rettangolare. Si ritiene, benché in nessuna di quelle note siano state trovate tracce comprovanti tale utilizzo (corpi o corredi funebri), si trattasse di costruzioni facenti parte di un più ampio complesso funerario per sovrani dell'antico Egitto.Per giungere all'elemento fisico-architettonico della piramide egizia, non si può prescindere dall'elemento immateriale che ne è, molto verosimilmente, alla base: una vera contesa, forse non solo dottrinale, di ordine teologico-religioso facilmente giustificabile là dove si consideri che l'unificazione dell'Alto e Basso Egitto sotto la I e II dinastia comportava, necessariamente, la creazione di un sistema amministrativo centralizzato, con un apparato burocratico gerarchizzato e distribuito capillarmente sul territorio. Ad una tale opera di amalgama non poté sottrarsi l'ambito religioso in cui si cercò di contemperare le esigenze di unificazione con quelle teologiche proprie dei due regni e delle molteplici divinità esistenti per addivenire, peraltro, ad un pantheon riconosciuto e accettato.
Le origini dell'opera architettonica vanno perciò ricercate anche in ambito religioso e nell'operazione dottrinaria che, nella fase unificatoria del Paese, tese a inglobare miti arcaici e leggende, senza tuttavia far venir meno le relative indipendenze religiose dei regni coinvolti, concentrando l'attenzione su pochi centri di culto sotto l'egida di grandi divinità che già potevano contare su un clero preparato e su scuole teologiche consolidate.Le piramidi non hanno cavità interne; le camere sono quasi sempre sotterranee o costruite a livello della base, e solo il corridoio d'ingresso attraversa il corpo dell'edificio. http://www.icgaribaldifondi.edu.it/wordpress/giornalino/numero_6/documenti/approfondimenti2.pdf google earth https://earth.google.com/web/@29.98038852,31.13298254,60.59952088a,1000.40396149d,30y,0h,0t,0r/data=MicKJQojCiExSTJQa2JfQlpfend2UXdWQzRSRDhVQmlacVoyWWZoeGM6AwoBMA?authuser=0
il Cairo
LA CAPITALE
IL CAIRO
Territorio
Il Cairo si trova sulla riva e sulle isole del Nilo, nel nord dell'Egitto, immediatamente a sud del punto in cui il fiume abbandona il corso del deserto e si rompe in tre rami che formano la regione del delta del Nilo. Complessivamente la città ricopre un'area di 214 chilometri quadri ed è situata a un'altezza media di 68 metri sopra il livello del mare. Il territorio cittadino comprende anche le due isole di Gezīra (الجزيرة) con il quartiere di Zamalek e Roda (الروضة) e si estende fino a Giza.
La parte più antica della città è sorta a est del Nilo, successivamente si è sviluppata verso ovest, incorporando i terreni agricoli vicino al fiume. Questa parte occidentale della città è stata costruita sul modello di Parigi dal Chedivè Ismāʿīl a metà del XIX secolo, ed è caratterizzata da ampi viali, giardini pubblici e spazi aperti.
La zona orientale più antica è invece molto differente: è cresciuta in maniera disordinata nei secoli e presenta piccole viuzze affollate. Mentre la parte occidentale del Cairo ospita palazzi governativi ed è contraddistinta da architetture moderne, quella orientale è disseminata di centinaia di antiche moschee di maggiore o minor grandezza.
Alcuni ponti collegano le isole sul Nilo di Gezīra e Roda, dove vi sono molti uffici e palazzi governativi. Altri ponti attraversano completamente il Nilo collegando la periferia di Giza (al-Jīza) con il resto della città.
La città con il suo agglomerato urbano comprende inoltre tre centri minori: Imbaba, Eliopoli e Giza. La zona ovest di Giza, oltre il deserto, è parte dell'antica necropoli di Menfi dove sono situate le piramidi egizie più famose, tra cui la grande Piramide di Cheope (l'unica sopravvissuta delle antiche sette meraviglie del mondo). Circa 18 km a sud della città moderna, si trova la città di Menfi e, poco distante, la necropoli di Saqqāra. Queste ultime due sono le città predecessori dell'antico Cairo.
La città ospita anche il più importante Museo Egizio del mondo.
Secondo la Organizzazione Mondiale della Sanità, il livello di inquinamento atmosferico al Cairo è quasi 12 volte superiore al livello di sicurezza raccomandato. Clima
Tempesta di sabbia in aprile 2020
Il clima del Cairo è sostanzialmente di tipo subtropicale arido, con scarse precipitazioni concentrate nel semestre fresco e lunghissimi periodi di siccità. Già nei mesi primaverili i venti caldi del deserto possono far schizzare il termometro oltre i 35-37 gradi, mentre l'estate si protrae fino all'inizio di novembre, con temperature medie vicine ai 30 °C nei mesi più caldi e UR relativamente bassa nelle ore centrali. L'inverno è mite e non sono noti casi di valori termici sotto lo zero (il valore più basso mai registrato è pari a 0,8 °C) e comunque anche sotto i 5 °C si scende molto raramente. D'estate i 35 gradi si superano di frequente, con minime quasi mai sotto i 20-22 gradi (come peraltro accade anche in varie città mediterranee). google earth https://earth.google.com/earth/d/1AKkae8c_e9rEmOKK3CbgPk9ujerMfqZy?usp=sharing
Alessandria d'egitto
ALESSANDRIA
D'EGITTO
Alessandria è la seconda più grande città d'Egitto, con una popolazione di 5,2 milioni di abitanti, si estende per 32 km lungo la costa del Mediterraneo nella parte settentrionale del paese.
È capoluogo del governatorato omonimo. Si trova sulla costa del Mediterraneo, ed è il principale porto egiziano e la seconda città più estesa del paese. Si trova a 208 km a nord-ovest del Cairo, a ovest del delta del Nilo, il cui braccio canopico, ora asciutto, si trova a 19 km dalla città.
Alessandria d'Egitto fu la prima delle città omonime fondate da Alessandro Magno, che ne pose le fondazioni tra il 332 e il 331 a.C. Già sede di un'antica e mitica biblioteca - andata distrutta in un incendio durante l'antichità - ospita dal 2002 la Bibliotheca Alexandrina. La città è sede dell'antico Patriarcato di Alessandria. Alessandria ha un clima arido (classificazione dei climi di Köppen BWh)[1], ma il prevalente vento da nord, soffiando attraverso il Mediterraneo, dà alla città un clima diverso dall'hinterland desertico[2]. Il clima cittadino mostra caratteristiche mediterranee (Csa), cioè mite, con inverni variabili e piovosi ed estati calde che, talvolta, possono essere molto umide; gennaio e febbraio sono i mesi più freschi, con temperature massime giornaliere che vanno dai 12 °C ai 18 °C e minime che possono raggiungere (in rari casi) i 5 °C. Ad Alessandria si sono avuti anche temporali, piogge e addirittura grandine durante i mesi più freschi. Luglio e agosto sono i mesi più caldi e più secchi dell'anno con una temperatura massima giornaliera mediamente intorno ai 30 °C. google earth https://earth.google.com/earth/d/1XPLHcDm4cdm2i0aYtfo7DbaSzMfTl2XC?usp=sharing
turismo
il turismo
Il turismo in Egitto risulta essere una delle parti più importanti dell'economia nazionale; al suo apice nel 2010 il settore ha impiegato circa il 12% della forza lavoro dell'intero paese, al servizio di 14,7 milioni di visitatori e fornendo un fatturato di 12,5 miliardi di dollari oltre a contribuire a più dell'11% del prodotto interno lordo ed al 14,4% di tutti i ricavi in valuta straniera.Il numero dei turisti in Egitto si attestava a 100.000 nel 1951. Il turismo come uno dei settori portanti dell'economia ha preso ritmo dal 1975 in poi, dopo che il paese ha facilitato la politica dei visti togliendo le restrizioni presenti fino ad allora per quasi tutti i paesi europei e nord-americani ed aprendo nuove ambasciate con sede in stati come l'Austria, i Paesi Bassi, la Danimarca e la Finlandia.
Nel 1976, il turismo è stato un punto focale del piano quinquennale del governo, dove il 12% del bilancio è stato assegnato all'aggiornamento degli alberghi di proprietà statale, ed istituendo un fondo di prestito per gli alberghi privati, oltre ad operare un potenziamento delle infrastrutture (tra cui quella stradale, lo snodo ferroviario e la connettività aereo-portuale) per i principali centri turistici lungo le zone costiere.
Nel 1979, esperti di turismo e consulenti sono stati portati dalla Turchia e diversi nuovi collegamenti sono stati stabiliti con l'aiuto turco tra il 1979 e il 1981, per insegnare corsi di diploma di ospitalità e gestione del turismo. L'afflusso turistico è aumentato a 1,8 milioni nel 1981 e poi a 5,5 milioni nel 2000. Il turismo ha raggiunto un apice nel 2010, raggiungendo 14,7 milioni di visitatori[2][4] con i ricavi da turismo che hanno raggiunto il loro punto più alto a 12.5 miliardi di dollari sempre nel corso del 2010[2]; da allora il numero dei turisti è significativamente diminuito (fino a 9,5 milioni nel 2013) e le entrate fino a 5.9 miliardi di valuta pregiata straniera, grazie alle sempre più frequenti minacce alla sicurezza e ai disordini civili[2].
Le minacce maggiormente di rilievo alla sicurezza hanno avuto un continuo effetto sul settore nel corso degli ultimi venti anni. Cinquantotto turisti stranieri sono stati uccisi nel 1997 col massacro di Luxor. L'industria ha risentito anche degli attentati dell'11 settembre 2001 con gli attacchi nella parte orientale degli Stati Uniti, dei bombardamenti nella penisola del Sinai del 2004, degli attacchi terroristici a Il Cairo dell'aprile 2005, degli attentati del 23 luglio 2005 a Sharm el-Sheikh e degli attentati di Dahab del 2006. I militanti sono stati in genere motivati da una combinazione di Qutbiyya e dall'opposizione al governo del presidente Hosni Mubarak, quindi attaccare gli stranieri che sono generalmente non musulmani e nel contempo far diminuire il reddito dell'industria turistica è stato visto come servire ad entrambi gli scopi. google earth
https://earth.google.com/earth/d/1h1q19PSU4ng-UzYKcKtrp9EN8tw1tB_i?usp=sharing
CIBI
CIBI
La cucina egiziana è l'espressione culinaria sviluppata in Egitto. Ha molte caratteristiche in comune con quella mediterranea, turca, greca, libanese e palestinese soprattutto, nonostante una grossa influenza della gastronomia mediorientale. Nelle regioni meridionali varie sono le influenze della cucina tipica africana.Gli antipasti più tradizionali sono la baba ganush, composta principalmente da polpa di melanzane amalgamata con olio, aceto, sale, aglio tritato e pepe a volontà; diffusa in Egitto è anche l'hummus, una crema di ceci che si consuma con un po' di limone, olio e peperoncino in polvere, diversa dall'hummus libanese nel quale si trova anche il sesamo. La salsa più diffusa in Egitto è la tahina, una crema a base di sesamo che viene diluita con acqua, e a cui si può aggiungere a piacere aglio tritato, aceto (o limone), olio e, se si desidera, anche del coriandolo o pisellini. Non è possibile dimenticare i sottaceti, comunemente serviti come aperitivo. Altre salse comuni egiziane sono:
dukkah Notevole è la varietà di frutti freschi: in inverno banane (in arabo mòz), datteri (in arabo balah) e arance (in arabo burtuqàl) sono quelli più diffusi; in estate abbondano pesche (in arabo khukh), prugne (in arabo barkuq), angurie (in arabo battikh), uva (in arabo enab), e il locale tin shawki derivato da una cactacea.
Anche la frutta secca è molto popolare ed è spesso venduta da ambulanti: semi secchi (in arabo mohammasat o leb), noci (in arabo goz), mandorle (in arabo fuzdo), nocciole (in arabo bondoq), arachidi (in arabo ful sudani), uvette (zebib) sono tra i preferiti degli egiziani.I dolci egiziani appartengono alla cultura dei dolci "orientali" come vengono definiti dai locali. Con essi condividono l'uso di nocciole, arachidi, sesamo, burro e soprattutto l'uso del miele, apprezzatissimo, accanto alla melassa. I più diffusi sono a partire dalla basbousa il dolce in assoluto più consumato, la baklawa, foglie di finissima pasta filo, con un ripieno di pistacchi, il tutto bagnato da uno sciroppo zuccherino; l'Om Alì a base di pasta filo e crema di panna e latte; la halawa, i cui ingredienti principali sono semi di sesamo o pasta di tehina, con zucchero o miele. Altri ingredienti secondari sono il pistacchio (o altri frutti secchi), pasta di cocco, succo di arancia (o limone), mandorla, vaniglia e cioccolato. Una sezione a sé stante hanno i cosiddetti halawyiat almuled (letteralmente "dolci di natale", che festeggiano la nascita del profeta Maometto) dolci croccanti per lo più a base di semi oleaginosi, ed in particolare il sesamo. In più è importante ricordare i biscotti e gli impasti egiziani, preparati durante le festività.
Tra gli altri dolci, sono da citare:
kunafa
lokum
Umm Ali (dolce a base di riso e latte) google earth https://earth.google.com/earth/d/1nznFjI3HSXDd0j3an1MsnqgR1wbDzOeV?usp=sharing
BASIC PRESENTATION
SCARAFILE ILENIA
Created on March 18, 2021
Start designing with a free template
Discover more than 1500 professional designs like these:
View
Visual Presentation
View
Terrazzo Presentation
View
Colorful Presentation
View
Modular Structure Presentation
View
Chromatic Presentation
View
City Presentation
View
News Presentation
Explore all templates
Transcript
egitto
africa settentrionale
il nilo
il nilo
fonte di vita
nell'Africa nord orientale scorre il fiume più lungo dell'Africa è il secondo del mondo: il Nilo, in gran parte navigabile , che corre da sud a nord sfociando poi nel Mediterraneo con un ampio delta. A partire dal suo principale ramo sorgentifero, il fiume Kagera , il Nilo attraversa oltre la metà dell' Africa. E' formato da due corsi principali, il Nilo bianco e il Nilo azzurro. il suo delta si estende lungo la costa per cisrca 240 km e va dal Cairo fino ad Alessandria e a porto Said. Il Nilo ha sempre costitutito per migliaia di anni la spina dorsale dell'economica e politica dell'Egitto. da sud a nord. qui sono sorte le principali città e qui vive la maggior parte della popolazione , poichè i terreni che in egitto francheggiano il suo coso sono sempre stati fra i più fertili di tutta l'area mediterranea e oggi sono ancora più produttivi, grazie ai moderni impianti di irrigazione google earth earth.google.com/web/@26.77790347,31.48244375,57.85522706a,1000d,30y,0h,0t,0r/data=MicKJQojCiExdW01Z1FyTUIwdkdSVkFzRFpSaktvS2dQbW01T1V3UzU6AwoBMA?authuser=0
deserti
l'egitto
un paese di deserti
il territorio dell'Egitto è desertico: a ovest del Nilo si estende il Deserto Libico ampio 18.000 km2. Tra il Nilo e Mar Rosso si estende il Deserto Arabico, un altopiano roccioso con vette che raggiungono i 2000 m. A sud- est, tra Egitto e Sudan, si trova il deserto della nubia costituito da dune e pianure sabbiose. In territorio asiatico sporge la pensola del Sinai in gran parte desertica. nel sud della penisola si trovano i Monti Sinai con la vetta Katharina che con i suoi 2637 m è il monte più alto del paese
google earth https://earth.google.com/web/@22.25691995,30.074805,253.74623086a,1615747.88194297d,30y,0h,0t,0r/data=MicKJQojCiExUDNLMWo3dmZHTDdua3ptRC05NDhmeHY1UFZnYlFlUVo6AwoBMA?authuser=0
piramidi
piramidi
egizie
Le piramidi egizie sono costruzioni architettoniche di forma piramidale con base perlopiù quadrata o, talvolta, rettangolare. Si ritiene, benché in nessuna di quelle note siano state trovate tracce comprovanti tale utilizzo (corpi o corredi funebri), si trattasse di costruzioni facenti parte di un più ampio complesso funerario per sovrani dell'antico Egitto.Per giungere all'elemento fisico-architettonico della piramide egizia, non si può prescindere dall'elemento immateriale che ne è, molto verosimilmente, alla base: una vera contesa, forse non solo dottrinale, di ordine teologico-religioso facilmente giustificabile là dove si consideri che l'unificazione dell'Alto e Basso Egitto sotto la I e II dinastia comportava, necessariamente, la creazione di un sistema amministrativo centralizzato, con un apparato burocratico gerarchizzato e distribuito capillarmente sul territorio. Ad una tale opera di amalgama non poté sottrarsi l'ambito religioso in cui si cercò di contemperare le esigenze di unificazione con quelle teologiche proprie dei due regni e delle molteplici divinità esistenti per addivenire, peraltro, ad un pantheon riconosciuto e accettato. Le origini dell'opera architettonica vanno perciò ricercate anche in ambito religioso e nell'operazione dottrinaria che, nella fase unificatoria del Paese, tese a inglobare miti arcaici e leggende, senza tuttavia far venir meno le relative indipendenze religiose dei regni coinvolti, concentrando l'attenzione su pochi centri di culto sotto l'egida di grandi divinità che già potevano contare su un clero preparato e su scuole teologiche consolidate.Le piramidi non hanno cavità interne; le camere sono quasi sempre sotterranee o costruite a livello della base, e solo il corridoio d'ingresso attraversa il corpo dell'edificio. http://www.icgaribaldifondi.edu.it/wordpress/giornalino/numero_6/documenti/approfondimenti2.pdf google earth https://earth.google.com/web/@29.98038852,31.13298254,60.59952088a,1000.40396149d,30y,0h,0t,0r/data=MicKJQojCiExSTJQa2JfQlpfend2UXdWQzRSRDhVQmlacVoyWWZoeGM6AwoBMA?authuser=0
il Cairo
LA CAPITALE
IL CAIRO
Territorio Il Cairo si trova sulla riva e sulle isole del Nilo, nel nord dell'Egitto, immediatamente a sud del punto in cui il fiume abbandona il corso del deserto e si rompe in tre rami che formano la regione del delta del Nilo. Complessivamente la città ricopre un'area di 214 chilometri quadri ed è situata a un'altezza media di 68 metri sopra il livello del mare. Il territorio cittadino comprende anche le due isole di Gezīra (الجزيرة) con il quartiere di Zamalek e Roda (الروضة) e si estende fino a Giza. La parte più antica della città è sorta a est del Nilo, successivamente si è sviluppata verso ovest, incorporando i terreni agricoli vicino al fiume. Questa parte occidentale della città è stata costruita sul modello di Parigi dal Chedivè Ismāʿīl a metà del XIX secolo, ed è caratterizzata da ampi viali, giardini pubblici e spazi aperti. La zona orientale più antica è invece molto differente: è cresciuta in maniera disordinata nei secoli e presenta piccole viuzze affollate. Mentre la parte occidentale del Cairo ospita palazzi governativi ed è contraddistinta da architetture moderne, quella orientale è disseminata di centinaia di antiche moschee di maggiore o minor grandezza. Alcuni ponti collegano le isole sul Nilo di Gezīra e Roda, dove vi sono molti uffici e palazzi governativi. Altri ponti attraversano completamente il Nilo collegando la periferia di Giza (al-Jīza) con il resto della città. La città con il suo agglomerato urbano comprende inoltre tre centri minori: Imbaba, Eliopoli e Giza. La zona ovest di Giza, oltre il deserto, è parte dell'antica necropoli di Menfi dove sono situate le piramidi egizie più famose, tra cui la grande Piramide di Cheope (l'unica sopravvissuta delle antiche sette meraviglie del mondo). Circa 18 km a sud della città moderna, si trova la città di Menfi e, poco distante, la necropoli di Saqqāra. Queste ultime due sono le città predecessori dell'antico Cairo. La città ospita anche il più importante Museo Egizio del mondo. Secondo la Organizzazione Mondiale della Sanità, il livello di inquinamento atmosferico al Cairo è quasi 12 volte superiore al livello di sicurezza raccomandato. Clima Tempesta di sabbia in aprile 2020 Il clima del Cairo è sostanzialmente di tipo subtropicale arido, con scarse precipitazioni concentrate nel semestre fresco e lunghissimi periodi di siccità. Già nei mesi primaverili i venti caldi del deserto possono far schizzare il termometro oltre i 35-37 gradi, mentre l'estate si protrae fino all'inizio di novembre, con temperature medie vicine ai 30 °C nei mesi più caldi e UR relativamente bassa nelle ore centrali. L'inverno è mite e non sono noti casi di valori termici sotto lo zero (il valore più basso mai registrato è pari a 0,8 °C) e comunque anche sotto i 5 °C si scende molto raramente. D'estate i 35 gradi si superano di frequente, con minime quasi mai sotto i 20-22 gradi (come peraltro accade anche in varie città mediterranee). google earth https://earth.google.com/earth/d/1AKkae8c_e9rEmOKK3CbgPk9ujerMfqZy?usp=sharing
Alessandria d'egitto
ALESSANDRIA
D'EGITTO
Alessandria è la seconda più grande città d'Egitto, con una popolazione di 5,2 milioni di abitanti, si estende per 32 km lungo la costa del Mediterraneo nella parte settentrionale del paese. È capoluogo del governatorato omonimo. Si trova sulla costa del Mediterraneo, ed è il principale porto egiziano e la seconda città più estesa del paese. Si trova a 208 km a nord-ovest del Cairo, a ovest del delta del Nilo, il cui braccio canopico, ora asciutto, si trova a 19 km dalla città. Alessandria d'Egitto fu la prima delle città omonime fondate da Alessandro Magno, che ne pose le fondazioni tra il 332 e il 331 a.C. Già sede di un'antica e mitica biblioteca - andata distrutta in un incendio durante l'antichità - ospita dal 2002 la Bibliotheca Alexandrina. La città è sede dell'antico Patriarcato di Alessandria. Alessandria ha un clima arido (classificazione dei climi di Köppen BWh)[1], ma il prevalente vento da nord, soffiando attraverso il Mediterraneo, dà alla città un clima diverso dall'hinterland desertico[2]. Il clima cittadino mostra caratteristiche mediterranee (Csa), cioè mite, con inverni variabili e piovosi ed estati calde che, talvolta, possono essere molto umide; gennaio e febbraio sono i mesi più freschi, con temperature massime giornaliere che vanno dai 12 °C ai 18 °C e minime che possono raggiungere (in rari casi) i 5 °C. Ad Alessandria si sono avuti anche temporali, piogge e addirittura grandine durante i mesi più freschi. Luglio e agosto sono i mesi più caldi e più secchi dell'anno con una temperatura massima giornaliera mediamente intorno ai 30 °C. google earth https://earth.google.com/earth/d/1XPLHcDm4cdm2i0aYtfo7DbaSzMfTl2XC?usp=sharing
turismo
il turismo
Il turismo in Egitto risulta essere una delle parti più importanti dell'economia nazionale; al suo apice nel 2010 il settore ha impiegato circa il 12% della forza lavoro dell'intero paese, al servizio di 14,7 milioni di visitatori e fornendo un fatturato di 12,5 miliardi di dollari oltre a contribuire a più dell'11% del prodotto interno lordo ed al 14,4% di tutti i ricavi in valuta straniera.Il numero dei turisti in Egitto si attestava a 100.000 nel 1951. Il turismo come uno dei settori portanti dell'economia ha preso ritmo dal 1975 in poi, dopo che il paese ha facilitato la politica dei visti togliendo le restrizioni presenti fino ad allora per quasi tutti i paesi europei e nord-americani ed aprendo nuove ambasciate con sede in stati come l'Austria, i Paesi Bassi, la Danimarca e la Finlandia. Nel 1976, il turismo è stato un punto focale del piano quinquennale del governo, dove il 12% del bilancio è stato assegnato all'aggiornamento degli alberghi di proprietà statale, ed istituendo un fondo di prestito per gli alberghi privati, oltre ad operare un potenziamento delle infrastrutture (tra cui quella stradale, lo snodo ferroviario e la connettività aereo-portuale) per i principali centri turistici lungo le zone costiere. Nel 1979, esperti di turismo e consulenti sono stati portati dalla Turchia e diversi nuovi collegamenti sono stati stabiliti con l'aiuto turco tra il 1979 e il 1981, per insegnare corsi di diploma di ospitalità e gestione del turismo. L'afflusso turistico è aumentato a 1,8 milioni nel 1981 e poi a 5,5 milioni nel 2000. Il turismo ha raggiunto un apice nel 2010, raggiungendo 14,7 milioni di visitatori[2][4] con i ricavi da turismo che hanno raggiunto il loro punto più alto a 12.5 miliardi di dollari sempre nel corso del 2010[2]; da allora il numero dei turisti è significativamente diminuito (fino a 9,5 milioni nel 2013) e le entrate fino a 5.9 miliardi di valuta pregiata straniera, grazie alle sempre più frequenti minacce alla sicurezza e ai disordini civili[2]. Le minacce maggiormente di rilievo alla sicurezza hanno avuto un continuo effetto sul settore nel corso degli ultimi venti anni. Cinquantotto turisti stranieri sono stati uccisi nel 1997 col massacro di Luxor. L'industria ha risentito anche degli attentati dell'11 settembre 2001 con gli attacchi nella parte orientale degli Stati Uniti, dei bombardamenti nella penisola del Sinai del 2004, degli attacchi terroristici a Il Cairo dell'aprile 2005, degli attentati del 23 luglio 2005 a Sharm el-Sheikh e degli attentati di Dahab del 2006. I militanti sono stati in genere motivati da una combinazione di Qutbiyya e dall'opposizione al governo del presidente Hosni Mubarak, quindi attaccare gli stranieri che sono generalmente non musulmani e nel contempo far diminuire il reddito dell'industria turistica è stato visto come servire ad entrambi gli scopi. google earth
https://earth.google.com/earth/d/1h1q19PSU4ng-UzYKcKtrp9EN8tw1tB_i?usp=sharing
CIBI
CIBI
La cucina egiziana è l'espressione culinaria sviluppata in Egitto. Ha molte caratteristiche in comune con quella mediterranea, turca, greca, libanese e palestinese soprattutto, nonostante una grossa influenza della gastronomia mediorientale. Nelle regioni meridionali varie sono le influenze della cucina tipica africana.Gli antipasti più tradizionali sono la baba ganush, composta principalmente da polpa di melanzane amalgamata con olio, aceto, sale, aglio tritato e pepe a volontà; diffusa in Egitto è anche l'hummus, una crema di ceci che si consuma con un po' di limone, olio e peperoncino in polvere, diversa dall'hummus libanese nel quale si trova anche il sesamo. La salsa più diffusa in Egitto è la tahina, una crema a base di sesamo che viene diluita con acqua, e a cui si può aggiungere a piacere aglio tritato, aceto (o limone), olio e, se si desidera, anche del coriandolo o pisellini. Non è possibile dimenticare i sottaceti, comunemente serviti come aperitivo. Altre salse comuni egiziane sono: dukkah Notevole è la varietà di frutti freschi: in inverno banane (in arabo mòz), datteri (in arabo balah) e arance (in arabo burtuqàl) sono quelli più diffusi; in estate abbondano pesche (in arabo khukh), prugne (in arabo barkuq), angurie (in arabo battikh), uva (in arabo enab), e il locale tin shawki derivato da una cactacea. Anche la frutta secca è molto popolare ed è spesso venduta da ambulanti: semi secchi (in arabo mohammasat o leb), noci (in arabo goz), mandorle (in arabo fuzdo), nocciole (in arabo bondoq), arachidi (in arabo ful sudani), uvette (zebib) sono tra i preferiti degli egiziani.I dolci egiziani appartengono alla cultura dei dolci "orientali" come vengono definiti dai locali. Con essi condividono l'uso di nocciole, arachidi, sesamo, burro e soprattutto l'uso del miele, apprezzatissimo, accanto alla melassa. I più diffusi sono a partire dalla basbousa il dolce in assoluto più consumato, la baklawa, foglie di finissima pasta filo, con un ripieno di pistacchi, il tutto bagnato da uno sciroppo zuccherino; l'Om Alì a base di pasta filo e crema di panna e latte; la halawa, i cui ingredienti principali sono semi di sesamo o pasta di tehina, con zucchero o miele. Altri ingredienti secondari sono il pistacchio (o altri frutti secchi), pasta di cocco, succo di arancia (o limone), mandorla, vaniglia e cioccolato. Una sezione a sé stante hanno i cosiddetti halawyiat almuled (letteralmente "dolci di natale", che festeggiano la nascita del profeta Maometto) dolci croccanti per lo più a base di semi oleaginosi, ed in particolare il sesamo. In più è importante ricordare i biscotti e gli impasti egiziani, preparati durante le festività. Tra gli altri dolci, sono da citare: kunafa lokum Umm Ali (dolce a base di riso e latte) google earth https://earth.google.com/earth/d/1nznFjI3HSXDd0j3an1MsnqgR1wbDzOeV?usp=sharing