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letteratura
nniclavitale
Created on March 18, 2021
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Transcript
la novella di Chicibìo
introduzione:
si tratta della quarta novella della sesta giornata del Decameron, un compendio organico costituito da 1oo novelle, la regina della giornata è Ellissa la quale tratta il tema dell'efficacia dei motti di spirito con la novella di Chichibio e la gru nella quale il protagonista farà emergere la sua ingegniosità e metterà in risalto come la simpatia può avere l'utilità di arma vincente.
riassunto:
chichibio, cuoco di un signore fiorentito, è stato incaricato di preparare una grù e dopo aver seguito l'ordine viene raggiunto da un terzo personaggio, Brunetta donna per la quale il cuoco aveva un debole.la donna chiede a Chichibio una cosca della grù, inizialmente riufiuta ma a seguito di diverse provocazioni da parte di Brunetta, cede e le diede una cosca della grù. successivamente porta il piatto cucinato agli ospiti e a Currado il quale, notando la mancanza di una coscia, chiede spiegazioni al cuoco che afferma che le grù hanno una sola coscia. il nobile, avendo diversi invitati, decide di portare il giorno successivo Chichibio a lago per constatare quante gambe avessero realmente. Una volta giunti lì, i due uomini scorgono diverse gru su una zampa sola, cioè nella posizione in cui questi uccelli sono soliti dormire. Currado quindi, gridando “oh, oh”, corre verso gli uccelli, che spaventati volano via, tirando fuori anche la seconda zampa. sebbene avesse dato dimostrazione di aver ragione, Chichibio riesce a rispondere con grande prontezza dicendo:
Messer sì, ma voi non gridaste - ho ho - a quella di iersera; ché se così gridato aveste, ella avrebbe così l'altra coscia e l'altro piè fuor mandata, come hanno fatto queste.
l'astuta risposta data dal cuoco, fa ridere Currado il quale decide di non punirlo. per cui, in questi versi finali, possiamo trovare la massima utilitaristica. la fortuna e avere sempre una risposta pronta, ti aiuteranno a fronteggiare momenti di disagio.
Elisabetta da Messina
introduzione:
questa novella è una delle più rappresentati del Decameron, tratta il tema degli amori infelice appunto referibile allan quarta sezione con a capo la regina Filomena e il re Filostrato. narra di Elisabetta, la quale appartiene a una famiglia di ricchi mercanti e vive insieme ai suoi tre fratelli. essa compie l'errore di innamorarsi di un sottoposto, nonchè un garzone che lavora per la sua famiglia. i fratelli, che vennero a conoscenza di questa storia d'amore, si vergognavano del fatto che la sorella avesse una storia con un sottoposto, appartenente di un ceto inferiore di quello di Elisabetta. peggio ancora era la segretezza di questa storia. i fratelli decidono di portare fuori Messina il giovane, utilizzando una scusa, e lo uccisero occultandone il corpo. una volta tornati giustificarono la sua assenza dicendo che era fuori per motivi di affari. la povera Elisabetta, non concependo il motivo di questo suo abbandono, ricevette risposte soltando quando gli appare in sogno l'amante che racconterà tutto mostrandole anche il posto in cui è stato sepolto. la giovane si recherà in quello luogo, accompagnata da una domestica, con la scusa di fare una gita e dopo aver trovato il corpo, decide di portare con se la testa che inserirà, una volta tornata a casa, in un vaso di basilico che innaffierà ogni giorno con le sue lacrime. i fratelli, sospetti di questo vaso, capirono tutto e glielo tolsero portando Elisabetta al suicidio.
struttura:
dalla comprensione della novella possiamo notare che a livello sintattico, poichè la narrazione voglia farci riflettere sulla poca comunicazione tra i fratelli e la sorella LIsabetta, il dialogo è assente. bensì si tratta di una continua narrazione che, in questo caso, ci induce a pensare che a causa di interessi economici si recano forti sofferenze pure ai familiari e quindi si tratta di un infelicità amorosa causata egoisticamente da una rigida struttura sociale e questo è il messaggio della novella.
Calandrino e l'elitropia
introduzione e trama:
è una novella narrata da Elissa nell’ottava giornata del Decameron, quella dedicata a racconti di beffe.il protagonista in questione è comico, Calandrino è infatti un pittore noto per la sua goffagine. viene ingannato da Maso del Saggio che gli parlerà del paese di Bengodi e della magica pietra dell'elitropia la qualce consente di di essere invisibile a chi la possiede. così decide di andare alla ricerca di questa pietra in compagnia di altri due pittori, Bruno e Buffalmacco. i due lo accompagnano poichè intravedono l'opportunità di burlare l'amico. una volta giunti nel luogo, Calandrino si getta su tutte le pietre che vede, dato che Maso del Saggio, per meglio ingannare Calandrino, non gli ha fornito una descrizione precisa della pietra magica. nel momento in cui Calandrino ha le tasche piene di sassi, gli amici iniziano a fingere di non vederlo e ne approfittano prendendo a sassate Calandrino, con la scusa che ormai egli è invisibile e che loro quindi non possono capire dove stia quindi il protagonist, convinto di aver ricevuto l'invisibilità torna a casa dalla moglie la quale lo rimprovererà per il ritardo. per cui Calandrino darà ad essa la colpa di aver spezzato l'incantesimo e la picchierà.