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TOTALITARISMO

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Transcript

analisi sul

Totalitarismo

Comunismo, fascismo e nazismo, i regimi totalitari del XX secolo

START

INDice

la metropolitana

l'unione sovietica

nascita del termine

1984 di Orwell

i caratteri comuni

l'italia

pink floydThe wall

tutti insieme appassionatamente

la germania

i DITTATORI E IL CINEMA

il grande dittatore

TOTALITARISMO

IL TERMINE

Il termine "totalitarismo" ha avuto un grande successo, fino a rasformarsi in sinonimo di regime dittatoriale e termine per descrivere situazioni spesso eterogenee, creando così intensi dibattiti tra gli storiografi.Alcuni ritengono che il termine generalizzi troppo, tralasciando le differenze tra questi regimi; altri ritengono il termine funzionale a descrivere realtà con tratti comuni evidenti.

+ info

I tratti comuni dei regimi totalitari

TOTALITARISMO

02.

04.

05.

01.

La presenza di un partito unico. II potere è detenuto dal capo del regime.

Le masse sono condizionate nel gestire il tempo, scandito attraverso celebrazioni, ritualitä e segni di identificazione.

la costruzione di un'ideologia organica e coerente con una rilettura del mondo attraverso i propri criteri. Il cittadino del regime totalitario è obbligato ad aderire a tale ideologia.

la manipolazione delle informazioniattraverso l'uso dei mezzi propagandistici di massa, di cui il regime detiene il monopolio.

03.

Un dittatore carismatico, con potere assoluto, crea il culto di sè.

06.

L'economia é sottoposta al controllo delloStato.

07.

La contestazione del regime resa impossibile da un sistema organizzato di repressione degli oppositori, esercitata grazie all'azione della polizia segreta.

"La manipolazione consapevole e intelligente delle abitudini e delle opinioni organizzate delle masse è un elemento fondamentale. Coloro che manovrano quest'impercettibile meccanismo della società costituiscono il governo invisibile - l'autentico potere dominante del nostro Paese."

Edward Bernays - Propaganda

PROPAGANDA FASCISTA

PROPAGANDA NAZISTA

PROPAGANDA COMUNISTA

totalitarismo

I tre regimi totalitari

Nonostante gli elementi comuni, stalinismo, fascismo e nazismo hanno differenze non trascurabili, a partire dalla distanza ideologica tra il comunismo e gli altri due.

totalitarismo

L'Unione Sovietica

La Rivoluzione russa perse la sua guida alla morte di Lenin, ma era iniziata già da tempo tra i suoi collaboratori la lotta per la successione alla guida del partito

TROCKIJ E STALIN

l'unione sovietica

I bolscevichi erano al loro interno divisi tra due linee politiche con a capo due leader con idee diverse:

TROCKIJ

STALIN

Il compito dell'Urss è fomentare, finanziare e armare la rivoluzione permanente diffondendola nel resto del mondo. Necessità di distruggere il capitalismo in Europa al fine di salvaguardare le conquiste russe. Rivoluzione proletaria in Europa.

Il governo deve concentrarsi sul consolidamento del comunismo russo, valutando eventualmente in seguito la sua espansione nel mondo.Russia come modello di una nuova civiltà.Rafforzamento del comunismo russo.

Uomo della burocrazia di partito e segretario del Pcus, a capo dell'amministrazione, si trovava al cuore del sistema di potere bolscevico.

STALIN

Uomo con grande prestigio popolare, comandante dell'Armata rossa, con una sensibilità cosmopolita e carisma. La rivoluzione comunista deve condurre all'emancipazione dei popoli.

TROCKIJ

LA FIGURA DI STALIN

l'unione sovietica

Stalin dopo la morte di Lenin intraprese una rapida ascesa al potere, esercitando il controllo sulla burocrazia del partito. Violento e spregiudicato, si sbarazzò degli avversari politici instaurando una dittatura personale e terroristica (le "grandi purghe"). Convinto dell'importanza dell'industrializzazione, realizzö con durezza la collettivizzazione dell'agricoltura, lo sterminio dei kulaki, e la costruzione dell'economia sovietica. La sua dittatura conobbe un'ulteriore fase di estrema violenza nel dopoguerra.

LA CONQUISTA DEL POTERE

l'unione sovietica

Facendo leva sul consenso e sul fatto che i tentativi di rivoluzione bolscevica in Occidente avevano fallito, Stalin riesce ad avere la meglio sull'avversario. Estromettendo pian piano tutti i suoi rivali dalla corsa al potere e allontanando chi non condivideva le sue decisioni, riuscì a consolidare il suo ruolo di capo assoluto, anche grazie al consenso dei nuovi iscritti al partito (spesso analfabeti). Trockij fu infatti denigrato, allontanato dal partito, mandato in esilio e infine assassinato.

l'unione sovietica

1927

A partire da questo anno possiamo considerare ormai impostato il regime staliniano, volto al consolidamento del potere personale di Stalin stesso, esercitando il controllo sull'apparato burocratico, politico e militare e diventando il leader del movimento comunista.

PIANIFICAZIONE ECONOMICA

Per affrontare la crisi cerealicola in atto Stalin decise di stravolgere la Nep, adottando una politica economica con un maggiore intervento statale, forzando il sistema industriale in modo da modernizzarlo e creando imprese collettive nelle campagne.

+ Nep

l'unione sovietica

LA GOSPLAN

eliminare arretra-tezza

Al fine di limitare la collaborazione con i nepmen, Stalin ricorse alla Gosplan (commissione statale per la pianificazione) che progettò un piano quinquennale per industrializzare l'economia sovietica.Il progetto implicava un massiccio trasferimento di manodopera e capitali verso le città e, viste le resistenze, Stalin procedette con l'industrializzazione per tappe forzate.

trasfor-mazione economia sovietica

superarei paesi capitalisti

aziende agricole collettive

produzione agricola serve le fabbriche

PIANI QUINQUENNALI

l'unione sovietica

Il raggiungimento dell'obiettivo staliniano, si componeva di tre piani quinquennali che avrebbero portato alla centralizzazione dell'economia.

La Gosplan iniziò a decidere quali beni, in quali quantità e da quali fabbriche dovevano essere prodotti, sulla base di valutazioni preventive degli interessi collettivi.

1928-32

Il secondo piano quinquennale rese la Russia il secondo stato per la produzione industriale.

1933-37

Il terzo piano quinquennale venne interrotto dalla guerra nel 1940.

1938-40

1928-1932

l'UNIONE SOVIETICA

Il piano di industrializzazione fu un successo già dopo i primi cinque anni.Il primo piano, tuttavia, generò un rapido processo di inurbamento che, oltre a creare disagi nei servizi, risultava un problema industriale: la manodopera non era adeguatamente formata, nonostante gli investimenti nell'istruzione di massa.

Per giunta, l'industria era incentrata sul settore pesante, quindi non in grado di produrre sufficienti beni di consumo per gli operai i quali, a causa del loro scarso potere d'acquisto avevano un tenore di vita molto basso. L'industrializzazione ebbe quindi costi sociali molto alti.

x3

8 milioni

+ info

+ info

1933-1937

L'UNIONE SOVIETICA

Alla fine degli anni 30, a conclusione del secondo piano quinquennale, migliaia di nuove fabbriche e stabilimenti erano stati costruiti, rendendo l'Unione Sovietica la seconda potenza industriale del mondo in particolare grazie allo stachanovismo dei lavoratori russi.

32%

25%

18%

11%

9%

5%

+ stachanovismo

LOREM IPSUM

L'UNIONE SOVIETICA

DIFETTI DI PIANIFICAZIONE

Gli svantaggi della pianificazione apparvero tuttavia evidenti:

  • L'agricoltura tecnicamente arretrata, produceva meno del necessario
  • Aziende poco innovative per la mancanza di competizione e incentivi
  • La centralizzazione si era rivelata controproducente a causa degli obiettivi mal stabiliti
  • Gli sprechi e la corruzione del-l'apparato burocratico aggravavano la situazione

La propaganda convinceva l'opinione pubblica dell'efficacia del comunismo in Russia, e nel frattempo il resto del mondo pativa la crisi economica dovuta al crollo della borsa di Wall Street del 1929.

LOREM IPSUM

L'UNIONE SOVIETICA

I grandi sacrifici e i salari bassi ben presto ridussero i consensi al governo, che dovette ricorrere ai più brutali strumenti dittaturali.

La collettivizzazione forzata dal '29

La rivoluzione di ottobre aveva lasciato spazio a piccoli e medi proprietari (i kulaki), contro cui il governo si scagliò per costruire aziende agricole collettive.

I kulaki

La popolazione rurale oppose una forte resistenza alla collettivizzazione, che la privava di autonomia. Stalin dispiegò l'esercito, eliminando o deportando almeno 2 milioni di kulaki.

La carestia

L'opposizione contadina generò un crollo della produzione agricola, lo Stato non ridusse le quote di raccolto trattenute, ottenendo come risultato una grave carestia senza alcun intervento dal governo.

6 milioni di morti per fame

LA METROPOLITANA

LOREM IPSUM

L'UNIONE SOVIETICA

LOREM IPSUM

Era volontà di Stalin elevare le più importanti città russe (creando nel contempo occupazione) realizzando progetti ambiziosi, come la metropolitana e i grattacieli denominati “le Sette Sorelle”. La metropolitana di Mosca è un capolavoro artistico in cui le stazioni, tutte diverse l'una dall'altra, sono talmente decorate da sembrare più le stanze di un palazzo nobiliare che le stazioni della metro.I lavori per la costruzione iniziarono durante il regime di stalinista e, nel 1935, venne inaugurato il primo tratto; Le numerose stazioni divennero così una grande opportunità per numerosi architetti di realizzare suntuosi ingressi, gallerie in marmo, colonnati e numerosi elementi di arredo e decoro come lampadari sfavillanti, vetrate colorate, mosaici e statue.

+ galleria

Galleria

LOREM IPSUM

L'UNIONE SOVIETICA

LOREM IPSUM

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PROPAGANDA

LOREM IPSUM

L'UNIONE SOVIETICA

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Il progresso industriale sovietico rafforzò il potere di Stalin, che emarginò e allontanò tutti gli esponenti del partito che non avevano appoggiato le sue decisioni.Gli oppositori venivano presentati all'opinione pubbica, attraverso campagne di stampa, come nemici del socialismo e del popolo. Stalin invece era esaltato come difensore dell'eredità di Lenin e depositario dei valori della rivoluzione.

I MEZZI DELLA PROPAGANDA

LOREM IPSUM

L'UNIONE SOVIETICA

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Cultura e scienza furono adattate e alle ideologie socialiste, le espressioni artistiche conformate allo stalinismo: cinema, letteratura, arte erano potenti mezzi di propaganda.

+ info

POLITICA SOCIALE

LOREM IPSUM

L'UNIONE SOVIETICA

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Assunto il controllo dei mezzi di comunicazione, Stalin si prese il merito delle politiche sociali (avanzate rispetto a quelle occidentali) che davano particolare attenzione al ruolo della donna, all'istruzione, all'assistenza sociale, alla ricerca scientifica e alla diffusione della stampa.

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LOREM IPSUM

L'UNIONE SOVIETICA

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Il conformismo ideologico e l'adeguamento totale al marxismo-leninismo erano virtù indispensabili per i cittadini sovietici, ormai privi di qualsiasi libertà di scelta

Stalin si ispirò a modelli dittaturali vicini all'autoritarismo zarista, basato più sulla celebrazione del capo che sulla condivisione del potere e il dittatore si innalzò al di sopra del partito.

REPRESSIONE POLITICA

LOREM IPSUM

L'UNIONE SOVIETICA

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  • Stalin aprì la strada a un'ondata repressiva senza precedenti, che investì negli anni Trenta l'intera società dell'Urss, anche il partito stesso.
  • Nel 1934 il potere di Stalin assunse forme autocratiche, a cui si riferisce l’espressione «Grande terrore».
  • Fino al 1940, oppositori veri o presunti del dittatore furono uccisi dalla polizia politica o spediti nei campi di lavoro forzato.
  • Milioni di cittadini sovietici, in particolare appartenenti alle minoranze polacca, tedesca, estone, lettone e lituana, furono accusati di tradimento della rivoluzione e dello Stato, per essere poi condannati a morte.

LOREM IPSUM

L'UNIONE SOVIETICA

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Subirono questo trattamento esponenti di primo piano e due terzi dei membri del comitato centrale del Pcus, funzionari e amministratori pubblici.

Durante questa fase, il termine "purga", fu utilizzato per indicare i processi-farsa in cui gli imputati, costretti a confessare immaginarie cospirazioni, venivano giustiziati.

L'ARMATA ROSSA

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L'UNIONE SOVIETICA

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Al processo di epurazione non sfuggirono neanche gli ufficiali, molti furono accusati di sostenere la Germania e altre potenze imperialiste.L'Armata rossa si trovò privata dei suoi migliori elementi, subendo, anni dopo, durante il secondo conflitto mondiale, pesanti sconfitte.

LOREM IPSUM

L'UNIONE SOVIETICA

Lo strumento di repressione per eccellenza fu la polizia politica: agiva in segreto con arresti deportazioni e fucilazioni.L'altro mezzo fu l'istituzione di centinaia di campi di lavoro forzato: i Gulag.

STALIN E LA RELIGIONE

LOREM IPSUM

L'UNIONE SOVIETICA

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Anche la religione fu duramente repressa: rappresentava l'alienzione dell'individuo e un ostacolo al comunismo, doveva essere sradicata per imporre un nuovo credo, che vedesse in Stalin il mentore più affidabile.

  • Attuò una forte repressione contro la chiesa ortodossa
  • Proseguì la campagna antireligiosa
  • Impedì l'elezione del patriarca
  • Inasprì le persecuzioni nei confronti di ebrei, cattolici e islamici
  • Intensificò la propaganda dell'ateismo

INFLUENZE SULLA CULTURA

LOREM IPSUM

L'UNIONE SOVIETICA

LOREM IPSUM

In 1984, Orwell delinea una società governata dal Partito, unica entità politica ammissibile nel Continente e rappresentato dal “Grande Fratello”, onnipresente e invisibile. Per mezzo di telecamere e microfoni, ogni individuo viene ascoltato e osservato ininterrottamente. Il Partito adotta un sistema di propaganda per indottrinare il popolo e gestisce i mezzi d’informazione, modificando gli eventi del passato attraverso il Ministero della Verità. Il popolo viene educato a negare l’evidenza e a seguire l'“ortodossia” del Partito. Il governo gestisce la vita del popolo. Tutti gli abitanti dell’Oceania sono tenuti a partecipare agli eventi collettivi come «i due minuti d’odio».

LOREM IPSUM

L'UNIONE SOVIETICA

LOREM IPSUM

In 1984, l’autore desiderava muovere una critica nei confronti dello stalinismo.Come Stalin mise in atto le Grandi purghe, il Grande Fratello, per mezzo della psicopolizia, arrestava e torturava anche coloro che avevano semplicemente pensato a qualcosa non in linea con le idee del governo. L’autore ha descritto una mostruosa macchina per il controllo dei cittadini, simile ai sofisticati sistemi di spionaggio sovietici.

"La guerra è pace La libertà è schiavitù L'ignoranza è forza"

Slogan del "Socing", 1984-Orwell

TOTALITARISMO

L'Italiafascista

Dalla metà degli anni Venti il regime fascista aveva iniziato a svuotare le istituzioni rappresentative a favore del partito unico, del Gran consiglio del fascismo e di Vittorio Emanuele III

"Ed ecco i treni popolari, i «telefoni bianchi », la Balilla, la Littorina, il Dopolavoro, Ia radio, la bicicletta, « Faccetta nera», le madri con 14 figli, gli spazzacamini che scendono dalle valli e le sartine che rinfrescano i vestiti. Su tutto e su tutti l'ombra lunga del Duce, l'uomo che molto ha creato e che tutto distruggerà."

Parlami d'amore Mariù - Marco Innocenti

L'APPOGGIO POPOLARE

L'ITALIA FASCISTA

Nel 1929 le elezioni, che prevedevano solo una lista unica, confermarono l'appoggio della popolazione al fascismo e posero la premessa per il passaggio dal regime autoritario già in atto, al regime totalitario che doveva costruire uno stato integralmente fascista: lo "Stato nuovo".

LE LEGGI FASCISTISSIME

L'ITALIA FASCISTA

LOREM IPSUM

Le leggi fascistissime sono provvedimenti del 1925-26 che liquidavano il modello liberal-parlamentare e instauravano un regime autoritario. L’adozione di queste leggi, portò alla sovrapposizione tra regime fascista e Stato italiano. Seguì il rapimento e l’uccisione del socialista Matteotti. Il governo sciolse il Partito Socialista Unitario adottando misure repressive severe.

LE CORPORAZIONI

L'ITALIA FASCISTA

LOREM IPSUM

II progetto di totalitarismo mussoliniano utilizzò l'ordinamento corporativo per far collaborare le categorie produttive. II corporativismo era un'alternativa al capitalismo e al socialismo. Nel 1934 furono istituite le 22 corporazioni, formate da padroni e salariati.

L'ITALIA FASCISTA

LOREM IPSUM

Le corporazioni non tutelarono mai gli interessi delle classi: prevalsero sempre quelli dei gruppi economici dominanti. Non ebbero mai poteri decisionali, furono sempre subordinate al potere politico. Tuttavia ricoprirono un ruolo importante nell'ideologia di regime e nella costruzione dello Stato fascista.

POLITICA ECONOMICA

Istituti di credito

Alla crisi del '29, Mussolini rispose con un forte intervento dello stato in economia che fece anche venir meno il quadro democratico.Il regime fascista istituì l''Istituto mobiliare italiano (Imi) e l'Istituto per la ricostruzione industriale (Iri) diventando uno "stato-banchiere".

Stataliz-zazione economia

Bonifica integrale

Interven-to dello stato

Pianifi-cazione agricola

+ info

L'ITALIA FASCISTA

900.000

LOREM IPSUM

persone

Fallita la "battaglia del grano" (promozione del rinnovamento delle tecniche agricole e ostacolazione delle importazioni di grano), Mussolini ripropose l'obettivo dell'autosufficienza alimentare italiana.

Il programma di Bonifica integrale fece guadagnare alle coltivazioni grande parte del territorio nazionale inutilizzato.

IL RISPARMIO

L'ITALIA FASCISTA

LOREM IPSUM

Oltre all'opera economica nazionale era altrettanto importante promuovere il risparmio domestico.A tale proposito non era raro che venissero stampati manuali con consigli sul tema.

ASSISTENZIALISMO

L'ITALIA FASCISTA

LOREM IPSUM

Nella creazione dello stato totalitario, Mussolini si concentrò sulla creazione di una rete assistenziale, che occupava ogni ambito della vita dei cittadini. Vennero istituiti nuovi enti addirittura sovrabbondanti.

  • Opera nazionale per la maternità e l'infanzia
  • Opera nazionale dopolavoro
  • Istituto nazionale fascista della previdenza sociale
  • Istituto nazionale fascista per l'assicurazione infortuni sul lavoro
  • Centralizzazione della gestione di assicurazioni e congedi per maternità

L'ITALIA FASCISTA

LOREM IPSUM

Il fascismo investì in uno stato sociale centralizato, capace di coordinare i servizi e ampliarne l'utenza.Tuttavia i privilegi assistenziali passavano più come una benevola concessione che come una conquista di un diritto.

Il regime promosse una politica demografica per rendere l'Italia una potenza agricola, industriale e militare.

Istruzione

L'ITALIA FASCISTA

LOREM IPSUM

Per plasmare il "perfetto fascista" il regime intervenne nel mondo dell'istruzione e della ricerca.Gli insegnanti erano tesserati presso il Pnf, i programmi furono uniformati all'ideologia e fu adottato un libro di testo unico.

+ info

"Bisogna che la scuola, non soltanto nella forma, ma soprattutto nello spirito, che è il motore dell’universo e la forza primordiale dell’umanità, sia profondamente fascista in tutte le sue manifestazioni"

5 settembre 1935, Benito Mussolini

L'ITALIA FASCISTA

ORGANIZZAZIONI GIOVANILI

LOREM IPSUM

L'opera d'indottrinamento era attuata anche grazie a organizzazioni come l'Opera nazionale Balilla e la Gioventù italiana del Littorio. La Gil dipendeva dal partito e aveva a capo il segretario del Pnf. Essa si occupava di attività sportive, promuoveva la vita di gruppo con modello paramilitare e inculcava il culto del capo e dell'obbedienza.

L'ITALIA FASCISTA

LOREM IPSUM

12

+ info

INTELLETTUALI

D'annunzio

II giuramento di fedeltà al fascismo fu reso obbligatorio anche per i docenti universitari. Importanti esponenti dell'antifascismo, come Croce e Togliatti, invitarono i professori a farlo, per poter continuare a far sentire voci dissonanti rispetto al regime.

+ info

ricerca

+ info

cultura

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SCHIERAMENTO DEGLI INTELLETTUALI

L'ITALIA FASCISTA

LOREM IPSUM

Croce e Gentile, insieme, avevano fondato la rivista "La Critica". La loro collaborazione terminò quando Gentile aderì al fascismo.

Manifesto degli intellettuali fascisti

Benedetto Croce

Luigi Pirandello

Giovanni Gentile

Manifesto degli intellettuali antifascisti

Eugenio Montale

Giuseppe Ungaretti

Luigi Einaudi

Gaetano Salvemini

L'ITALIA FASCISTA

LOREM IPSUM

LA PROPAGANDA

STAMPA

RADIO

Il giornalismo, veicolato dai nascenti mezzi di comunicazione di massa fu usato da Mussolini come strumento per l'indottrinamento degli adulti e come mezzo per parlare alle masse.

CINEMA

SLOGAN

I MITI DEL FASCISMO

L'ITALIA FASCISTA

LOREM IPSUM

I simboli e le strategie attuate dlla propaganda fascista entrarono nella vita quotidiana dei cittadini.Vennero introdotte nuove abitudini e usi:

  • l'uso di fiocchi sulle porte alle nuove nascite
  • l'obbligo di saluto fascista
  • il "voi" al posto del "lei"
  • il fascio del littorio onnipresente

L'ITALIA FASCISTA

LOREM IPSUM

Il mito di Roma che, rievocando la mitologia della romanità e collegandosi ai fasti romani, legittimava le proprie azioni come necessarie per il ritorno alla gloria antica e auspicava un'identità italiana dominante.

L'ITALIA FASCISTA

La figura di Mussolini assunse il ruolo di «duce», rivendicando l'ascendenza romana e presentandosi come “novello Cesare”.

Nacque la concezione del fascismo come «fede» politica. Mussolini divenne oggetto di un culto della personalità che rendeva le sue idee indiscutibili.

L'ITALIA FASCISTA

LOREM IPSUM

POLITICA ESTERA

L'ITALIA FASCISTA

LOREM IPSUM

Negli anni Venti il fascismo non aveva destato preoccupazione nei paesi stranieri

Anche la politica estera prese spunto dal mito romano, auspicando la costruzione di un impero italiano con colonie che risolvessero il problema di sovraffollamento.

L'ITALIA FASCISTA

LOREM IPSUM

Mussolini decise di dare alla politica estera italiana un svolta aggressiva, intervenendo in Africa.

L'Etiopia

L'Impero dell'Africa orientale italiana

Per evitare una guerra lunga gli itliani ricorsero a gas e bombardamenti aerei anche sui civili.

La campagna d'Africa mirava a rafforzare il consenso, indebolitosi a causa della crisi.

RISPOSTA INTERNAZIONALE

L'ITALIA FASCISTA

LOREM IPSUM

  • Il colonialismo italiano contrastava con le tendenze di riduzione degli imperi europei.
  • Francia e Regno Unito si dimostrarono accomodanti.
  • L'Italia potè affermrsi come grande potenza.
  • La Società delle Nazioni espresse il suo dissenso tentando di punire Roma con sanzioni economiche.
  • L'esito negativo sottolineò l'impotenza di Ginevra e la sua incapacità di governare.

L'ITALIA FASCISTA

LOREM IPSUM

Approfittando dell'ostilità delle Nazioni Unite, Mussolini rinforzò la propaganda autarchica, rivendicando l'autosufficienza economica italiana.

L'ALLEANZA CON HITLER

L'ITALIA FASCISTA

LOREM IPSUM

Nonostante la Germania avesse aiutato l'Etiopia contro l'Italia, abbandonata la diffidenza per il tentato colpo di stato in Austria, Mussolini cercò l'alleanza con Hitler.

Il 24 ottobre 1936 Mussolini sottoscrisse l'Asse Roma-Berlino, intesa ideologica e politica tra le dittature di Destra, con conseguenze immediate in Spagna.

FASCISMO E NAZISMO

L'ITALIA FASCISTA

LOREM IPSUM

  • Il processo di unificazione simile, affrontato dai due paesi
  • L'anticomunismo marcato
  • L'esaltazione del lavoro, della disciplina del coraggio e dell'amore per la patria.
  • L'autarchia economica
  • La proposta di una via alternativa al capitalismo e al comunismo

Nel 1937, a Berlino, Mussolini tenne un discorso, evidenziando le affinità tra fascismo e nazismo.

L'ITALIA FASCISTA

LOREM IPSUM

Sono vietati i matrimoni misti tra italiani e etiopi

1937

LEGGI RAZZIALI

Dal razzismo di domi-nio a quello di eliminazione

L'ideologia fascista fu influenzata e assunse tendenze discriminatorie e razziste, emerse anche a seguito della conquista dell'Etiopia che poneva il "problema" di figli tra italiani ed Etiopi.

Politica razziale e Manifesto degli scienziati razzisti

1938

Provvedimenti legislativi discrimina-tori verso gli ebrei

1938-1945

L'ITALIA FASCISTA

LOREM IPSUM

29

CONDANNE A MORTE

OVRA

L'ANTIFASCISMO

Tra gli anni Venti e Trenta il regime raccoglieva il larghissimo consenso degli italiani, per cui la propaganda contraria, oltre che pericolosa per l'azione dell'Ovra, era vana.Il movimento di opposizione riuscì ad agire solo dopo lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

4500

CONDANNE ALLA PRIGIONE

10 000

CONDANNE AL CONFINO

liberali e cattolici

DEMOCRATICI E SOCIALISTI

antifascismo comunista

Tra i liberali Benedetto Croce, filosofo, storico e critico, al sicuro dalla persecuzione del regime per la sua notorietà.Tra i cattolici, don Luigi Sturzo e Alcide de Gasperi, che furono costretti a lasciare l'Italia.

Più attivi furono democratici e socialisti. La Concentrazione antifascista raccoglieva numerosi fuoriusciti, tra cui Filippo Turati, Carlo Rosselli ed Emilio Lussu, fiduciosi nella possibilità di scatenare il popolo contro il fascismo.

L'opposizione più forte era quella comunista che creò in Italia una fitta rete di cellule clandestine senza però guadagnare l'appoggio della popolazione. A capo del movimento c'era Antonio Gramsci, fiducioso in una rivolta nazionale.

TOTALITARISMO

La Germania nazista

L'ideologia nazista fu formulata da Hitler ed espressa nel Mein Kampf durante i mesi di carcerazione per il tentato colpo di stato del 1923

L'IDEOLOGIA NAZISTA

la germania nazista

L'ideologia nazista si basava su:

  • concetto di Volk "popolo" e di Stato concepito come comunità di popolo fondata sulla purezza biologica
  • l'omogeneità razziale tedesca per riportare la grandezza tedesca
  • i tedeschi come "razza ariana" superiore

Nel Mein Kampf Hitler espose il suo progetto di governo autoritario che restituisse grandeza alla Germania.

LA RAZZA PURA

la germania nazista

Nonostante non ci fossero prove scientifiche a sostegno dell'esistenza di una razza superiore il nazionalismo e il razzismo alimentarono questa credenza.Si diffuse l'immagine stereotipata dell'uomo ariano destinato a dominare le razze inferiori e con il dovere di preservare la purezza della razza.

+ info

LA MINACCIA DEGLI EBREI

la germania nazista

LOREM IPSUM

Al fine di preservare la razza ariana Hitler riteneva che il contatto con tutti coloro che non avevano discendenza ariana dovesse essere eliminato.Per questo motivo la presenza ebrea in Germania era considerata responsabile della "morale da servi" che danneggiava la purezza dei tedeschi e la loro forza.

+ info

la germania nazista

LOREM IPSUM

Il progetto di purificazione prevedeva di ricongiungere alla Germania le altre popolazioni di lingua tedesca.

L'altro punto saliente era la volontà di conquistare uno "spazio vitale" in oriente con duplice fine di rafforzare i confini e limitare i socialisti.

la germania nazista

LOREM IPSUM

Per attuare questo piano, che avrebbe rafforzato i confini orientali tedeschi e protetto dal comunismo bolscevico, era necessario trasferire o eliminare gli ebrei e gli slavi.

UNA POLITICA VIOLENTA

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  • I nazisti approfittarono per eliminare gli oppositori.
  • Alle elezioni il Nsdap prese il 44%.
  • Hitler rifiutò una maggioranza di coalizione.

I deputati furono minacciati e Hitler ottenne l'appoggio dei cattolici per una legge che gli conferì pieni poteri per 4 anni.

L'ALLINEAMENTO

la germania nazista

LOREM IPSUM

Iniziò l'opera nazista di "allineamento" delle istituzioni agli obiettivi del partito.

  • Sospensione della Costituzione
  • Scioglimento partiti e sindacati
  • Eliminazione dei governi locali in favore dell'accentramento amministrativo
  • Asservimento della magistratura
  • Eliminazione di personale non nazista

ACCENTRAMENTO DEL POTERE

la germania nazista

LOREM IPSUM

Alle successive elezioni non poterono partecipare gli oppositori e il partito prese il 92% dei voti.Alla morte di Hindemburg, Hitler assunse la carica di presidente, diventando capo del paese, del governo e delle forze armate, dandosi il nome di Fuhrer (guida) e inaugurando il Terzo Reich.

+ info

la germania nazista

A questo punto Hitler aveva imposto una forma di autorità non Costituzionale, svuotando il parlamento di ogni potere.Lo stato totalitario era ormai basato sulla sua figura.

"L'autorità del Fuhrer è totale e onnicomprensiva, in essa confluiscono tutte le risorse disponibili della nazione, essa include ogni aspetto della vita del popolo"

Ernst Rudolf Huber

la germania nazista

NOTTE DEI LUNGHI COLTELLI

LOREM IPSUM

Nella "notte dei lunghi coltelli" (30 giugno 1934) Hitler si liberò delle SA e di tutti coloro che avevano ostacolato la sua ascesa al potere.

Questo grazie alle SS, nate come guardie personali di Hitler e divenute una milizia vera e propria.

GESTAPO E LAGER

la germania nazista

LOREM IPSUM

Le SS diressero la Gestapo, polizia segreta che terrorizzava la popolazione, gestiva i campi di concentramento già nati nel '33, dove venivano radunati oppositori, zingari, omosessuali, delinquenti, vagabondi, testimoni di Geova e tutti coloro che minaciavano l'uniformità nazionale.

ANTISEMITISMO

la germania nazista

LOREM IPSUM

L'argomento fondamentale del Mein Kampf era la lotta agli ebrei, iniziata con le Leggi di Norimberga del 1935.

  • l'inferiorità biologica e sociologica degli ebrei "Untermenschen"
  • privazione della cittadinanza e del diritto di voto agli ebrei
  • divieto di pratica professionale
  • divieto di accesso alla magistratura e amministrazione di scuole statali
  • espropriazione dei beni e limitazione di movimento
  • divieto di matrimoni misti

VIOLENZA E DEPORTAZIONE

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Nella "Notte dei cristalli" la violenza antisemita raggiunse un picco con la distruzione di migliaia di esercizi commerciali di proprietà ebraica e l'uccisione e deportazione di migliaia di ebrei.

LO STERMINIO

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L'idea iniziale nazista era di allontanare gli ebrei dalla Germania, tuttavia la questione degenerò e i più radicali suggerirono lo sterminio biologico-razziale.Eliminata l'opposizione anche tramite la censura, allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale il nazismo intraprese questo processo.

1933

Licenziamento non ariani

1935

leggi di Norimberga

1938

notte dei cristalli

1940

sterminio

CONTROLLO TOTALE

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Il controllo del nazismo sulle vite dei tedeschi fu imponente:

  • In ambito lavorativo venne creato il Fronte del lavoro, a unire padroni e salariati.

  • La "gioventù hitleriana" formava, addestrava e indottrinava.
  • I programmi di studio furono adattati all'ideologia.
  • Anche la gestione del tempo libero era gestita dallo Stato e contribuiva all'indottrinamento.

PROPAGANDA E MASS MEDIA

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Come gli altri regimi totaalitari anche il nazismo ha ampiamente utilizzato radio, giornali e cinema, soprattutto per incitare all'odio. Le notizie erano filtrate e censurate grazie a una ricostruzione dei fatti, i cui artefici principali erano Goebbels e il Ministero della Propaganda.

CONTROLO DELLE MASSE

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I Nazisti compresero bene il potere che avevano le tecnologie emergenti, come il cinema, gli altoparlanti, la radio e la televisione, posti al servizio della propaganda, per la loro capacità di attrarre le masse. Queste furono un mezzo senza precedenti per la diffusione di massa dell'ideologia, e veicolo per rafforzare il mito di una Comunita' Nazionale attraverso la fruizione condivisa dei programmi.

CENSURA

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Il regime nazista mise in atto misure rigide per evitare che la popolazione ricevesse notizie dall'esterno. Il governo tedesco proibì di ascoltare le trasmissioni straniere, rendendo tale atto un crimine: i tribunali tedeschi potevano condannare coloro che avevano diffuso storie prese dalle radio nemiche.

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ALTRI ELEMENTI DI PROPAGANDA

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Erano sotto il controllo di Goebbels anche arte e cultura, nonchè l'esaltazione nazista nelle Olimpiadi del '36.Adunate, parate e raduni simili erano un altro elemento fondamentale per il consenso. Spesso Hitler sfilava tra folle di entusiasti, bandiere e soldati dando grande dimostrazione di forza.

THE WALL E LO SPUNTO NAZISTA

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The Wall è il concept album dei Pink Floyd tra i più famosi nella storia del rock.L'album narra la storia della vita di Pink, una rockstar che, a causa di diversi traumi psicologici, costruisce intorno a sè un muro, isolandosi dagli altri. La storia di Pink prende spunto dalla vita di Roger Waters ma anche degli altri embri del gruppo (incluso Syd Barret)

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  • 05Another Brick in the Wall (part II) brano più celebre dell'album, tratta il tema della scuola come mezzo di oppressione e omologazione.
  • 06Mother uno dei "mattoni" più importanti, il soffocante amore egoista della madre
  • 07Goodbye Blue Sky a dispetto dell'atmosfera tranquilla il brano tratta il tema della guerra e della copertura ideologica della stessa (promessa di un mondo migliore)
  • 01In the Flesh? (Part I) viene introdotto Pink, tra i rumori tipici della guerra.
  • 02The Thin ice il titolo è esplicativo e presagisce la rottura finale del protagonista,
  • 03Another Brick in the Wall (part I) il primo riferimento al muro: si parla del padre di Pink, strappato al bimbo dalla guerra.
  • 04The Happiest Days of our Lives il titolo ironico introduce il tema della scuola

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  • 08Empty Spaces Pink tira le somme dei suoi traumi e si ritrova con uno "spazio vuoto"
  • 09Young Lust sulla lussuria e le sofferenze amorose, un altro mattone nel muro
  • 10One of my Turns a metà brano Pink ha una crisi e distrugge la camera d'hotel
  • 11Don’t Leave me now dopo la crisi e la fase autodistruttiva Pink, isolato chiede di non essere abbandonato (dalla moglie in particolare)
  • 12Another Brick in the Wall (Part III)

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  • 13Goodbye Cruel World il suicidio metaforico di Pink
  • 14Hey you e 15Is There Anybody out There? sono richeste di aiuto da parte di pink al mondo esterno ma "il muro è troppo alto"
  • 16Nobody Home
  • 17Vera
  • 18Bring the Boys Back Home il componimento, brevissimo è importantissimo per il riferimento al mondo ampolloso militare e consiste nella richiesta di far tornare i soldati a casa

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  • 19Comfortably Numb, uno dei capolavori assoluti del disco: pink affetto da dolori fortissimi assume farmaci che gli causano una piacevole insensibilità e gli causeranno allucinazioni.
  • 20The Show Must go on la metafora dello spettacolo che Pink mette in scena sul palco nonostante la sua situazione fisica riflette lo "show" della sua vita in cui nasconde le sue emozioni.

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21 In the flesh Pink subisce una metamorfosi e si trasforma in un dittatore (chiaramente ispirato a Hitler) in una scenografia che rimanda propio a quella del regime.Il brano è proprio parodia del nazismo, Pink condanna persone a caso dal pubblico con fare di dittatore.

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  • 22Run Like Hell
  • 23Waiting for the Worms le allucinazioni svaniscono e Pink torna consapevole della sua situazione. I vermi rappresentano la corruzione interiore della star.
  • 24Stop
  • 25The Trial Pink subisce il processo per aver "ostentato sentimenti umani". Il giudice, la moglie e il maestro lo condannano.

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L'album si conclude con Otside the Wall, appello a fare riferimento agli altri per superare l'isolamento. L'album è una denuncia sociale, l'invito a non rimanere inermi e non farsi schiacciare dagli eventi della vita, lottando per abbattere il muro.

IL CULTO DI HITLER

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Il culto personale di Hitler fu costruito artificialmente: i discorsi erano scritti e revisionati dal partito, provati e imparati a memoria dal Fuhrer, che assunse il ruolo di messia inquadrato in un sistema ideologico con simbologia religiosa.

INTELLETTUALI

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Anche la cultura perse completamente libertà, furono censurati e bruciati libri e pellicole "antitedeschi". Fu organizzata una mostra di opere degenerate che vennero poi bruciate. Artisti, scienziati e intellettuali lasciarono il paese e l'architetto Albert Speer fu incaricato della costruzione dell'architettura magniloquente della Germania.

LA CHIESA

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La chiesa cattolica iniziamente si accordò con i nazisti, ma l'arrivo di Pio XI denunciò le violenze naziste come minaccia all'integrità morale cattolica.Alcuni cattolici si ribellarono al nazismo anche prima e pagarono con la vita.

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Lavori pubblici

L'ECONOMIA NAZISTA

L'economia era gestita dallo Stato, che favoriva le grandi proprietà agricole e industriali, con una politica indirizzata alla ripresa e allo sfruttamento dei territori.

sfrutta-mento territori

Riduzione disoccupazione

Economia

rinuncia lotte sindacali

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POLITICA ESTERA

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  • Molti uomini di governi esteri dubitarono che il Fuhrer avrebbe messo in pratica ciö che professava.
  • Hitler attuò il proprio programma, ricercando le alleanze possibili e approfittando dell'inerzia degli Stati democratici.
  • Il suo primo Obiettivo era restituire alla Germania il suo status di grande potenza.
  • Nel 1933, annunciö l'uscita della Germania dalla Societå delle Nazioni.

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  • Il Führer intendeva procedere sulla strada dell'unificazione dei popoli tedeschi.
  • Nel 1935, dopo un plebiscito popolare, il territorio della Saar tornö entro i confini tedeschi.
  • Hitler reintrodusse in Germania la coscrizione obbligatoria.
  • In aperta violazione del trattato di Versailles iniziò un programma di riarmo dell'esercito.
  • Nel 1936, si giunse alla firma dell'Asse Roma-Berlino

DITTATURA E CINEMA

CINEMA: IL GRANDE DITTATORE

TRAMA

CHAPLIN

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Il grande dittatore (The Great Dictator) è un film statunitense del 1940 scritto, diretto, musicato, prodotto e interpretato da Charlie Chaplin. Rappresenta una forte parodia satirica del nazismo e prende di mira direttamente Adolf Hitler e il suo movimento, contemporanei al film.

IL DISCORSO

SUCCESSO

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I grandi dittatori e il loro cinema

DITTATURA E CINEMA

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Articolo di Enno Patas, allegato al film 'Il grande dittatore'

Chaplin e Hitler nacquero nello stesso anno, nella stessa settimana dello stesso, mese, la terza settimana di aprile del 1889. Non è necessario credere all’astrologia per interpretarlo come un segno. Le loro carriere, le loro vite, i personaggi che hanno incarnato coincidono sotto molti aspetti, e il fatto che Chaplin abbia realizzato un film su Hitler non è affatto casuale.[...]

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DITTATURA E CINEMA

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Mai come negli anni che videro la fioritura delle dittature e delle figure dei leader totalitari, cinema e politica sono stati così intimamente legati. La storia del cinema (teorica e pratica), ma anche la storia con la S maiuscola, hanno piuttosto tralasciato questa relazione: si è discusso ampiamente di come i dittatori manipolassero il cinema, ma ben poco di come i dittatori fossero manipolati dal cinema.

DITTATURA E CINEMA

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Stalin, Hitler e Mussolini appartenevano alla generazione di politici cresciuti con il cinema[...]. Amavano l’arte[...] ma era il cinema, quella più triviale, ad accompagnare le loro esistenze in maniera diretta. Si tratta di un fenomeno senza precedenti: i politici a loro coevi si interessavano al cinema solo quando dovevano censurare un film.

DITTATURA E CINEMA

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[...]L’arte oratoria di Hitler fu indubbiamente ispirata dalla visione di immagini in movimento di oratori politici e del loro pubblico. Più che nelle parole, Hitler credeva nelle immagini, nei simboli, nello spettacolo. [...]

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  • Chaplin e Hitler furono visibilmente accomunati dai baffi. [...]
  • A differenza di Hitler, Chaplin portò i baffi solo sullo schermo, e se ne liberò dopo aver interpretato Hitler. [...]
  • A dire il vero, le biografie del Piccolo Charlie e del Grande Adolf offrono numerose affinità.
  • Entrambi personalità asociali, incapaci di integrarsi, provenienti da famiglie proletarie disagiate, vissero in orfanotrofio e conobbero la fame. Entrambi coltivarono ambizioni artistiche che rimasero inespresse.

DITTATURA E CINEMA

Vignette sulla vita di chaplin e hitler a confronto

SECTION 1

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  • Hitler conquistò lo schermo con la parola, in veste di oratore.
  • Mussolini era molto più portato per la recitazione, in grado di passare da un ruolo all’altro, ma meno efficace alla radio.
  • Stalin, sicuramente fotogenico, nonché molto convincente come oratore radiofonico diede disposizione affinché tutte le sue apparizioni pubbliche, fossero riprese da due macchine da presa. [...]

DITTATURA E CINEMA

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Sono state scritte migliaia di pagine su Hitler e Stalin, ma la stragrande maggioranza degli autori non ha ritenuto importante menzionare il fatto che fossero entrambi dei cinefili ‘cinemaniaci’, che durante alcuni periodi della loro vita trascorrevano serate intere nelle loro sale di proiezione private.

nazismo e cinema

TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE

Tra le migliaia di film ambientati in periodo nazista, Tutti insieme appassionatamente (The sound of music) è un musical ambientato in Austria, nel 1938. Il film diretto da Robert Wise e tratto da una storia vera.

nazismo e cinema

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La suora novizia Maria (Julie Andrews) lascia l'abbazia di Salisburgo per diventare governante dei sette bambini bisognosi di amore del capitano di Marina von Trapp (Christopher Plummer) vedovo e genitore militarmente severo. Diventa amica dei figli cui insegna a cantare e s'innamora del padre. Il capitano si rifiuta di combattere al fianco dei nazisti in Austria e, quando l’esercito lo cerca per imporgli l’obbligo, la famiglia tenta la fuga in Svizzera.

Maria Vittoria Minerba 5C