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associazioni sindacali

Rachele Carapia

Created on March 12, 2021

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Transcript

Associazionisindacali

Perchè sono nate

In Italia

Le prime organizzazioni di tipo sindacale furono le Società di Mutuo Soccorso nell'800. Queste erano in gran parte dominate dai Repubblicani mazziniani, i quali rifiutavano il concetto di lotta di classe. Al massimo lo sciopero poteva essere considerato per fare qualche pressione sui padroni, ma in generale essi puntavano sulla collaborazione tra le parti. Tuttavia, man mano che si sviluppava l'industria e con essa la classe operaia, diventava sempre più palese il limite di questo tipo di organizzazione. Con lo sviluppo del Partito socialista nacque una coscienza sindacale più avanzata, e così cominciarono a svilupparsi le Federazioni di categoria. Alcune sorsero negli anni '90 dell'ultimo secolo, ma la gran parte nacque nel periodo 1900-1904; la più importante, la Fiom (metallurgici), fu fondata nel 1901. Inizialmente queste "federazioni" organizzavano una piccola minoranza dei lavoratori, non più del 5-10 per cento, con qualche eccezione come i ferrovieri, che raggiungevano il 56 per cento di sindacalizzati.

L’origine dei sindacati risale a metà dell’Ottocento, quando la rivoluzione industriale aveva ormai convogliato migliaia di operai nelle fabbriche, dove le condizioni di lavoro, spesso molto dure, erano sempre decise dal datore di lavoro, che stabiliva unilateralmente orari e salari. I sindacati nacquero anche per superare questa situazione Con le prime associazioni sindacali ebbe così inizio il confronto fra le diverse parti sociali che ancora oggi ha per protagonisti, in tutti i paesi socialmente avanzati, i lavoratori e i loro rappresentanti, le forze di governo e i datori di lavoro.

Cosa sono

I sindacati sono delle organizzazioni il cui ruolo principale è quello di rappresentare e difendere i diritti dei lavoratori.È la stessa Costituzione che riconosce il diritto alla libertà sindacale, lo fa nell’articolo 39: L'organizzazione sindacale è libera. Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali. È condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica. I sindacati registrati hanno personalità giuridica, possono quindi stipulare contratti.

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I contratti collettivi

Per tutelare gli interessi dei lavoratori i sindacati si avvalgono dei contratti collettivi, che sono degli accordi vincolanti, attraverso i quali si regolamenta il trattamento economico (salario, ferie, orario di lavoro) e normativo dei lavoratori (sicurezza sul lavoro, possibilità di effettuare assemblee). Esistono due tipi di contratti collettivi, ovvero quelli:

Di secondo livello, validi in riferimento ad un territorio circoscritto o per determinate realtà aziendali, tra cui; -i contratti collettivi territoriali -I contratti collettivi aziendali

Di primo livello, validi per tutto il territorio nazionale (contratti collettivi nazionali), che regolamentano il rapporto di lavoro per tutte le aziende che appartengono ad uno specifico settore.

Gli altri compiti delle associazioni sindacali

Oltre a stipulare i contratti le associazioni sindacali si occupano di altro:

  • verificano che le aziende rispettino le normative dettate per lo svolgimento delle proprie attività e i diritti dei lavoratori;
  • raccolgono le richieste dei lavoratori e ne tutelano gli interessi collettivi;
  • forniscono assistenza nelle controversie di lavoro, supportando i lavoratori nelle cause di licenziamento e nel caso di procedimenti disciplinari;
  • controllano i documenti relativi al rapporto di lavoro e le buste paga;
  • assistono e tutelano i diritti dei lavoratori nei confronti degli enti previdenziali e assicurativi (Inps e Inail);
  • offrono consulenza ed assistenza per il disbrigo di pratiche burocratiche e fiscali;
  • organizzano corsi di formazione e di qualificazione professionale per i lavoratori disoccupati;
  • organizzano manifestazioni e scioperi a livello nazionale e territoriale.

Come si finanziano

I sindacati godono dei finanziamenti pubblici:

  • finanziamenti diretti, tramite le ritenute salariali
  • finanziamenti indiretti, tramite l’attività degli enti parasindacali (patronati, Caf ed enti bilaterali)
  • finanziamenti percepiti tramite la retribuzione percepita dai lavoratori per lo svolgimento di attività di natura sindacale durante l’orario di lavoro, in forza dei diritti sindacali sanciti dallo statuto dei lavoratori e dalla contrattazione collettiva.

E di quelli privati:

  • quota iniziale di tesseramento
  • pagamento del compenso richiesto per la compilazione della denuncia dei redditi da parte del Caf
  • contributo sindacale che il lavoratore versa in caso di esito positivo della vertenza intentata

La struttura organizzativa

L'attuale struttura organizzativa delle organizzazioni sindacali si basa su quattro livelli:

  1. strutture presenti nei luoghi di lavoro
  2. provinciale
  3. regionale
  4. livello nazionale

La struttura verticale e quella orizzontale confluiscono nella confederazione. Attualmente, le confederazioni italiane più importanti sono: la Cgil, di ispirazione comunista e socialista; la Cisl, di ispirazione cattolica; la Uil, di ispirazione socialdemocratica.

Come ci si disiscrive

Come ci si iscrive

Il lavoratore può scegliere liberamente il sindacato al quale iscriversi così come può decidere di non iscriversi ad alcuno di essi. Di solito per l’iscrizione, occorre compilare dei moduli online, che si trovano sui siti dei diversi sindacati, e successivamente recarsi nella sede territoriale per perfezionare la procedura. In alternativa è possibile recarsi direttamente presso la sede territoriale. L’iscrizione si rinnova automaticamente di anno in anno senza bisogno di doverne sottoscrivere una nuova.

Per disdire la propria tessera sindacale e quindi, per avere una revoca delle trattenute sindacali, è necessario inviare una lettera per la disdetta del sindacato, da spedire tramite raccomandata con ricevuta di ritorno all’Ufficio Amministrativo per cui si lavora e non al sindacato a cui si è iscritti. Unica eccezione è per i dipendenti scolastici che, dovranno mandare il modulo alla Ragioneria Territoriale della Provincia. Tale lettera dovrà contenere il modulo per il recesso sindacale.

I diritti sindacali

  • diritto di assemblea
  • diritto al referendum
  • diritto di affissione
  • diritto all'utilizzo dei locali
  • contributi e proselitismo
  • divieto di discriminazione agli iscritti ai sindacati
  • diritto allo sciopero

Sitografia

Studio Cataldi https://www.studiocataldi.it/articoli/33927-i-diritti-sindacali.asp

01

La legge per tutti https://www.laleggepertutti.it/201052_diritti-e-liberta-sindacali-dei-lavoratori-quali-sono

02

Brocardihttps://www.brocardi.it/costituzione/parte-i/titolo-iii/art39.html

03

Ministero del lavoro e delle politiche socialihttps://www.lavoro.gov.it

04

05

Lavoro e dirittihttps://www.lavoroediritti.com/abclavoro/sindacati-lavoratori