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Storia - Il Monachesimo

Stefania Piccoli

Created on March 11, 2021

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Transcript

di Stefania Piccoli

come cambia la chiesa

Il Monachesimo

Indice

Video inseriti

monasteri

Crisi dell'occidente

LA VITA DEL MONACO

cos'è il monacheismo

scuole religiose

monachesimo in oriente

10

amanuensi

monachesimo in occidente

11

san benedetto da norcia

linea del tempo

12

Bibliografia e sitografia

la regola benedettina

Il monachesimo

Indice

Crisi dell'Occidente

Alto Medioevo

Guerre, carestie ed epidemie portarono a un forte calo della popolazione. Il calo demografico portò all'abbandono delle città. Questo originò una crisi dei commerci. Con la crisi dei commerci, l'agricoltura diventò la principale attività produttiva dell'economia dell'Alto Medioevo.

Cos'è il monachesismo

Indice

Complesso fenomeno religioso.

Nelle maggiori religioni, alcuni individui si allontanano dalla consueta vita sociale.

Si allontanano per realizzare nel modo più completo i principi della fede.

Si ritirano in vita solitaria (monaci anacoreti) o in vita di comunità (monaci cenobiti).

Enciclopedia Treccani - monachesimo

Indice

Monachesimo in Oriente

Fin dai primi secoli della diffusione del Cristianesimo, alcuni credenti si isolavano per dedicarsi a una vita di preghiere. Erano chiamati "monaci" dal greco "solitari". Vivevano come eremiti in luoghi isolati dal mondo e spesso inospitali come grotte, deserti o in cima a una colonna.

Monachesimo in Occidente

In Occidente il monachesimo da fenomeno individuale diventò una comunità. Attorno a un monaco di grande prestigio (Benedetto da norcia) se ne unirono altri. Nacquero così le prime comunità di monaci, che sceglievano di condurre una “vita in comune” nel monastero o cenobio (che significa appunto “vita in comune”).

San Benedetto da Norcia

Indice

Indice

Benedetto da Norcia (480 circa-547) scelse la via del monachesimo. Inizialmente, si era ritirato come eremita sul monte Subiaco, a poca distanza da Roma, ma ben presto un gran numero di seguaci si raccolse a vivere intorno a lui. Così Benedetto fondò un monastero a Montecassino, al confine tra Lazio e Campania.

monastero del sacro speco di subiaco

Incastonato nella parete rocciosa nei pressi di Subiaco, il Santuario del Sacro Speco da quasi mille anni custodisce uno dei luoghi più significativi della spiritualità benedettina: la grotta in cui all’inizio del VI secolo il giovanissimo San Benedetto da Norcia visse da eremita, seguendo l’esempio dei padri anacoreti.

abbazia di montecassino

In seguito al tradimento di un sacerdote, San Benedetto lasciò Subiaco e nel 529 arrivò a Cassino con alcuni suoi fedeli. Sulla montagna vi era un antico tempio dedicato a Giove, un altare di Apollo, una torre di guardia romana, idoli pagani, un boschetto sacro e le mura ciclopiche.San Benedetto convertì il Tempio di Giove in una piccola chiesa (7 x7 metri) che poteva contenere circa 30 monaci. Al posto dell'altare di Apollo costruirono un oratorio rettangolare (7,6 x 15,25 metri). Qui sono sepolti Santa Scolastica e San Benedetto. Le chiese che seguirono, compresa l'odierna Cattedrale di Montecassino, furono tutte costruite sopra l'umile oratorio. I monaci costruirono tutte le strutture originali, recuperando materiale dal sacro boschetto. Durante la costruzione della prima abbazia, San Benedetto scrisse la sua Regola.

Foto di montecassino

foto di montecassino

La regola benedettina

Indice

"Ora et labora"

L'ozio era considerato nemico dell'anima, perciò i monaci dovevano dedicarsi al lavoro in determinate ore e in altre, pure prestabilite, allo studio della parola di Dio. Capitolo XLVIII - Il lavoro quotidiano, dalla Regola di San Benedetto

la regola benedettina: contenuto

La Regola di Benedetto fu adottata in tutti i monasteri. Dal prologo fino all'ultimo capitolo, San Benedetto istruisce ed esorta i monaci ma, soprattutto, li ama. Lo stile, in cui è scritta la Regola, è calmo e sereno, come un discorso familiare fin dalle prime parole: "Ascolta, o figlio, gli insegnamenti del maestro e tendi l'orecchio del tuo cuore; accogli volentieri l'ammonimento del padre affettuoso ed eseguiscilo con impegno".

la regola benedettina: le attività

Per organizzare la vita dei suoi monaci, Benedetto scrisse una Regola basata su due attività essenziali:

  1. la preghiera, da effettuarsi sette volte al giorno;
  2. il lavoro, considerato una forma diversa di preghiera e di lode a Dio.

la regola benedettina: in breve

La Regola si compone di un prologo e di 73 capitoli.

Ore per il riposo ore per il lavoro.

La regola si diffonde.

in breve

in breve / 1

Libro regola benedettina

Tra i manoscritti dell’Archivio di Montecassino si trovano i Codici della Regola di San Benedetto. Il primo manoscritto della Regola con illustrazioni è il Codice 175, databile tra il 914 e il 934.

in breve

in breve / 2

Prima, terza, sesta, nona ora

Nella regola di san Benedetto si parla di ora prima, terza, sesta, nona. Già presso i Romani la divisione delle ore avveniva così:

  • ora prima (ore 6)
  • ora terza (ore 9)
  • ora sesta (ore 12)
  • ora nona (ore 15), intendendo anche le due ore successive.

in breve

il monachesimo in breve / 3

Indice

Monasteri femminili e diffusione della Regola

Benedetto aveva una sorella gemella, Scolastica.Scolastica seguì Benedetto nella sua esperienza e fondò un monastero femminile accanto a quello del fratello. I due fratelli morirono a distanza di quaranta giorni l’uno dall’altra nel 547. Nel X secolo, quattrocento anni dopo la loro fondazione, i monasteri benedettini erano diventati centinaia ed erano ormai sparsi in tutta l’Europa occidentale.

I monasteri

Indice

I monasteri benedettini furono centri di vita religiosa e centri di vita economica e culturale. Ogni monastero benedettino costituito da delle strutture principali per la vita monastica e collocate intorno al chiostro. Spesso erano presenti altri luoghi: la biblioteca, lo scriptorium, l'infermeria e il cimitero per i fratelli defunti, considerati sempre parte della comunità.

Gioco del monaco

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Trova le parti del monastero

Chiesa

Trova le parti del monastero

Dormitorio

Trova le parti del monastero

Chiostro

Trova le parti del monastero

Scriptorium

Trova le parti del monastero

Refettorio

Trova le parti del monastero

Campanile

Trova le parti del monastero

Mulino

Trova le parti del monastero

Campi

Trova le parti del monastero

Infermeria

Trova le parti del monastero

Orto

Trova le parti del monastero

Foresteria

La chiesa

Super!

LA CHIESADomina il resto dell'abbazia ed inoltre è sempre molto ricca, dimostrando la grande importanza che Dio deve avere nella vita del monaco. La sua dimensione e la ricchezza esprime anche la prosperità del monastero. La chiesa è l’edificio principale: qui i monaci si ritrovano a pregare insieme 7 volte al giorno , sempre negli stessi orari. Ogni mattino si celebra la messa.

Il chiostro

Super!

IL CHIOSTRO Il chiostro è un cortile quadrato circondato su tutti i lati da un portico . All’interno si trova un prato e spesso al centro c’è il pozzo per l’acqua. Qui i monaci possono passeggiare al riparo dal vento e dalla pioggia, pregando e meditando.

Il dormitorio

Super!

IL DORMITORIO Il dormitorio comune prescritto da S. Benedetto fu sostituito nel corso dei secoli dalle singole celle. Dapprima si praticarono delle divisioni di legno per proteggere il lavoro dei fratelli dalle distrazioni inevitabili in una sala comune ed incompatibili con le esigenze dell'attività intellettuale (studio).

Lo scriptorium e la biblioteca

Super!

LO SCRIPTORIUM E LA BIBLIOTECA I monasteri erano anche centri di studio e di produzione di cultura, perché i monaci imparavano a scrivere e a copiare i libri. In un'epoca i cui ancora non esisteva la stampa, era necessario scrivere a mano, parola per parola, ogni libro. Lo scriptorium è il locale più importante del monastero. L’unico che in inverno veniva riscaldato. È una sala spaziosa, illuminata da numerose finestre. Qui si trovano i banchi su cui lavorano i monaci incaricati di copiare su pergamena i codici antichi . Questi monaci erano chiamati amanuensi, cioé che “scrivono a mano”.

Il refettorio

Super!

REFETTORIO È la stanza dove i monaci si trovano per mangiare, tre volte al giorno. È arredato con lunghi tavoli di legno. Su una pedana si trova il tavolo del priore (il capo della comunità). Anche durante i pasti i monaci devono stare in silenzio. A turno, uno di loro legge a voce alta brani dei Vangeli o delle vite dei Santi.

Il campanile

Super!

IL CAMPANILE Accanto alla chiesa si trova il campanile: i rintocchi della campana segnano il passare del tempo e chiamano i monaci alla preghiera. La campana scandiva la liturgia delle ore, ossia la sequenza delle preghiere.

Il mulino

Super!

IL MULINO Ogni monastero era dotato di un mulino per macinare il grano.

I campi

Super!

I CAMPI I monasteri erano aziende agricole efficienti. Con il loro lavoro i monaci bonificarono e coltivarono terreni e crearono delle aziende agricole efficienti e molto produttive, capaci di sfamare e accogliere, soprattutto nei periodi di carestia, anche i contadini che abitavano nelle vicinanze del monastero.

L'infermeria

Super!

L'INFERMERIA San Benedetto aveva previsto che all'interno di ogni monastero ci fosse un monaco capace di curare gli altri, una sorta di medico-farmacista che, usando sapientemente le erbe, potesse fabbricare dei rimedi naturali. Era I'nizio della scienza erboristica e farmaceutica.

L'orto

Super!

L'ORTO Nell’orto coltivavano porri, cavoli, aglio, lattuga, carote, piselli, spinaci. Nel frutteto crescevano meli, peri, noci, mandorli, fichi e, nelle aree meridionali, ulivi per fare l’olio. I monaci lavoravano l’orto in ogni stagione, ma in presenza di pioggia o di neve si rifugiavano nel chiostro per la preghiera.

La foresteria

Super!

LA FORESTERIA I monasteri rappresentavano anche del luoghi di rifugio e di ospitalità per i viandanti, che vi trovavano riparo durante i loro spostamenti, così come per i giovani abbandonati dalle famiglie che non potevano mantenerli.

Trova le parti del monastero

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Indice

Indice

Diploma

La vita del monaco

Indice

I monaci benedettini dividevano il tempo fra preghiera e lavoro secondo la regola dell’Ora et Labora: • 8 ore di preghiera • 8 ore di lavoro • 8 ore di riposo

la vita del monaco: i compiti

Indice

Orari

Compiti

Cibo

La giornata era scandita da attività di lavoro e di preghiera.

I monaci avevano tre tipi di compiti.

Il cibo era frugale ma abbondante.

Vestiti

Camere

Il dormitorio era il luogo del riposo notturno.

Tuniche, cocolle, calze e sandali.

Scuole religiose

Indice

Nel mondo romano molti sapevano leggere e scrivere e nelle città le scuole erano diffuse.

Con la crisi dovuta alla caduta dell’Impero Romano d'Occidente, diminuì il numero delle persone che sapevano leggere e scrivere.

La Chiesa aveva bisogno di sacerdoti istruiti.

Quindi crearono delle scuole religiose all’interno dei monasteri e delle sedi dei Vescovi.

Chi desidera diventare sacerdote, studia le Sacre Scritture, il latino e gli autori classici (greci e latini).

scuole religiose

Per lungo tempo i monasteri, insieme alle chiese cattedrali, furono l'unico luogo in cui ci si preoccupava di istruire ed insegnare. Le scuole monastiche furono in primo luogo destinate alla formazione dei monaci. Alcuni monasteri però erano aperti anche agli studenti laici: monastero di san Gallo in Svizzera. Le materie di studio erano in genere 7 ed erano chiamate arti liberali. Il primo corso, chiamato trivio comprendeva tre materie: la grammatica, la dialettica o arte di ragionare e la retorica o arte del parlare. Si passava poi al quadrivio che comprendeva quattro materie: aritmetica, geometria, musica ed astronomia. Oltre a queste materie interessanti erano gli studi di teologia e di diritto.

Amanuensi

Indice

L'intero patrimonio culturale dell’antichità è arrivato fino a noi attraverso i monaci amanuensi. Le tecniche mediche e l'erboristeria ci sono pervenute attraverso i manoscritti e alla continua coltivazione delle erbe medicinali negli orti dei monasteri.

amanuensi: suddivisioni dei compiti

Info

Copisti

Scriptores

Amanuensi

Miniaturisti

Aiutanti comuni che lisciavano i fogli di pergamena e tracciavano le linee parallele che avrebbero guidato la mano del copista.

Monaci trascrivevano il testo, avendo cura della fedeltà dello scritto e della qualità del carattere.

Monaci che decoravano i testi con vere opere artistiche di forte impatto visivo che danno inizio ai paragrafi e ai capitoli.

Monaci che copiavano con bella grafia, le copie delle varie pagine che componevano il libro.

Linea del tempo

Indice

200

Nasce il fenomeno del Monachesimo in Oriente

400

Il Cristianesimo si diffonde nelle campagne

476

Caduta dell'Impero romano d'Occidente

529

San Benedetto fonda l'Abbazia di Montecassino

540

San Benedetto scrive la Regola benedettina

569

I Longobardi arrivano in Italia

bibliografia e sitografia

1/3

Abbazia di Montecassino

2/3

Cartone animato sulla vita di San Benedetto da Norcia.

Indice

3/3

La lettera miniata

Indice

et ora labora!