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Carlo II

Frank Minunni

Created on March 9, 2021

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Transcript

Carlo II di Spagna

IL RE STREGATO

Indice

Carlo II di Spagna

I problemi Genetici

Sindrome di Klinefelter

Sindrome dell' X fragile

L'Ermafroditismo Vero

Carlo II di Spagna

Ma chi era mai Carlo II, questo Re così sfortunato? Ultimo degli Asburgo sovrani di Spagna, egli accentrava tragicamente nella sua persona i difetti, le disgrazie e le turbe mentali dei suoi predecessori. Più di tutti i re europei, sul piano genetico pagava il prezzo dei tanti pregressi matrimoni tra parenti. Era figlio di Filippo IV e della di lui nipote Marianna d’Austria. In effetti, ai nostri giorni i genetisti hanno potuto determinare un altissimo indice di consanguineità. I suoi malanni erano così numerosi e gravi da valergli il titolo di hechizado, ovvero “stregato”. Egli stesso era convinto di essere vittima di un sortilegio. Nel nostro superstizioso vernacolo si potrebbe tradurre quel termine anche, e in modo più suggestivo, con “malocchiato”.

I PROBLEMI GENETICI

Carlo II aveva vari problemi genetici dovuti alla consanguineità dei genitori: Filippo IV e Marianna d'Austria, erano rispettivamente zio e nipote. Aveva sofferto di un forte ritardo nella crescita, nel camminare e nel parlare. Era basso di statura, sgraziato, zoppo, precocemente calvo, epilettico, soggetto a frequenti malattie infettive e alle più varie affezioni dermatologiche e intestinali. Essendo anch'egli un Asburgo, risentiva del prognatismo di famiglia. A causa di tale problema, anche la masticazione costituiva un problema. Sorprende invece che, pur così malato e sottoposto alle più strampalate e rivoltanti terapie mediche del tempo, Carlo II sia vissuto per quasi quarant’anni.

Studi recenti ipotizzano che la situazione medica di Carlo possa derivare da una di queste 3 sindromi:

ERMAFRODITISMO VERO

SINDROME DI KLINEFELTER

SINDROME DELL' X FRAGILE

Sindrome di Klinefelter: caratterizzata da ipotrofia testicolare, deformazioni ai genitali, cariotipo 47-XY / 47-XXY.

Presenza in contemporanea di tessuto sia ovarico e testicolare con cariotipo 46-XX / 46-XY / 47-XXY e mosaicismo caratterizzato dalla presenza di un ovaio intra-addominale, criptorchidismo testicolare, ipospadia.

Caratterizzata da ritardo mentale, viso allungato, orecchie prominenti, lassità articolare ipotonia muscolare.

LA SINDROME DI KLINEFELTER

La sindrome di Klinefelter è determinata dalla presenza di un cromosoma X in più nel patrimonio genetico di una persona di sesso maschile. È la più comune causa di ipogonadismo, condizione clinica in cui viene prodotta una quantità insufficiente di testosterone ed è descritta in circa 1 uomo ogni 600. Di regola, l’alterazione cromosomica è presente in tutte le cellule dell’organismo oppure, meno frequentemente, solo in una percentuale (mosaicismo). Le manifestazioni cliniche differiscono a seconda dell’assetto del corredo cromosomico e dell’età del paziente, oltre alle normali variazioni interindividuali. Di solito, I sinotmi sono più lievi in caso di mosaicismo. Questa anomalia cromosomica è dovuta a un errore naturale, non ereditario, che si realizza durante la meiosi. Si determinerà quindi un concepimento maschile con un cromosoma X soprannumerario, per un totale di 47 cromosomi.

La sindrome di Klinefelter colpisce circa 1 su 1000 neonati maschi. Attualmente non esiste una cura ma si stanno svolgendo ricerche per trovarne una. Esistono delle terapie per alleviare o aggirare i disturbi, come la T.R.T. (terapia sostitutiva con testosterone), la logopedia durante l'infanzia, la terapia occupazionale, molta fisoterapia per lo sviluppo dei muscoli, (trattamento dell'infertilità) e interventi chirugici per l'aspetto esteriore.

prevalenza stimata 1/1000 NEONATI MASCHI

SINDROME DEL CROMOSOMA X FRAGILE

L'incidenza della patologia è di circa 1 su 1250 soggetti di sesso maschile, 1 su 2500 di sesso femminile.. Si manifesta durante l'infanzia e provoca un ritardo nello sviluppo cognitivo. Colpisce sia maschi che femmine, ma nelle ultime risulta più lieve. La sindrome si caratterizza generalmente per una disabilità intellettiva che può essere di grado variabile. Si manifesta con difficoltà di linguaggio e dal punto di vista fisico, questi bambini presentano dei padiglioni piuttosto ampi e un viso allungato. In alcuni ragazzi può presentarsi un prolasso della valvola mitrale. Possono avere anche una certa disabilità emotiva e dei disturbi nelle relazioni sociali e nonché difficoltà scolastiche.

La FXS è dovuta al silenziamento trascrizionale del gene FMR1, da espansione progressiva e conseguente metilazione delle ripetizioni trinucleoitidiche polimeriche (CGG)n all'interno della regione non tradotta al 5' del gene. Queste mutazioni complete originano da alleli instabili o premutazioni (ripetizioni CGG da 55 a 200), che si associano ad altri fenotipi. Nel 20 per cento circa delle donne portatrici di questa pre-mutazione, può manifestarsi una menopausa precoce; nei maschi dopo i 70/80 anni può causare la sindrome da tremore atassia. Ci sono numerosi studi recenti che stanno mettendo appunto delle molecole che agiscono dal punto di vista neurologico comportamentale. Non c'è ancora una terapia genetica che ci permette effettivamente di modificare la mutazione genetica.

SI MANIFESTANO IN %:

ERMAFRODITISMO VERO (DSD)

Circa il 20% dei soggetti affetti viene diagnosticato prima dei 5 anni di vita. La diagnosi viene posta spesso nel periodo neonatale per la presenza di anomalie dei genitali. La causa esatta della DSD ovotesticolare 46,XX non è stata ancora chiarita nella maggior parte dei casi, anche se sembra associarsi ad un mosaicismo o a mutazioni geniche. Occasionalmente, i pazienti presentano una copia del gene SRY, una duplicazione del gene SOX9 o mutazioni dei geni RSPO1 o WNT4. La prevalenza stimata è pari a circa 1/20.000 nati. La malattia potrebbe rappresentare meno del 3-10% di tutti i casi di DSD. Alcuni soggetti mostrano successivamente anomalie dello sviluppo puberale. La sintomatologia clinica comprende il dolore al basso ventre, la ginecomastia, le ernie inguinali, la presenza di una massa inguinoscrotale, a seconda del sesso assegnato. L'infertilità è comune nei maschi, mentre le femmine sono potenzialmente fertili. Come per le altre sindromi, non esiste una cura definitiva. Al paziente e ai suoi familiari deve essere fornito un supporto psicologico. Gli altri trattamenti prevedono essenzialmente la terapia ormonale sostitutiva.

prevalenza stimata 1/20.000 nati

Fonti:

  • Telethon;
  • Orphanet;
  • 'YouTube';
  • Medicitalia.

by: Francesco Minunni & Carl Gomez