Fuga da Storyville
alessandrafalzarano
Created on March 8, 2021
Attività sulla musica jazz
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Transcript
fuga da
STORYVILLE
In uno di questi locali suonava il pianoforte un giovane Jelly Roll Morton quando, nel 1917, la Marina degli USA fece chiudere il quartiere per i continui furti e risse con omicidi legati al giro delle bische clandestine.
In una serata come tante un informatore arriva di corsa:la polizia sta per fare una retata.Jelly Roll Morton prova a scappare ma la porta è chiusa a chiave e la chiave è nella cassaforte
Si dice che il jazz e la musica swing siano nati nei saloni e nelle sale da ballo di Storyville nei primi anni del Novecento, con musicisti come Tony Jackson e Jelly Roll Mortonche si esibivano nella zona.Per 20 anni le strade di North Basin, North Robertson, Iberville e St. Louis ai margini del quartiere francese di Storyville furono piene di bordelli, saloni e altre attività commerciali.
START
Completa le missioni
Prendi la chiave
Prendi nota delle cifre del codice
Apri la cassaforte
....e scappa con Jelly Roll Morton
Aiuta Jelly a scappare
MISSIONI
1
2
3
4
MissioneFINALE
Scelta multipla
Rifletti e rispondi
Gioco degli indizi
Guarda e rispondi
dal regime fascista italiano
dagli schiavi afro-americani
dal regime nazista tedesco
dalla comunità afro-americana dopo l'abolizione della schiavitù
Musica degenerata è il titolo di una mostra organizzata:
"bianca" dello stile New Orleans
di Chicago dello stile New Orleans
europea dello stile New Orleans
di New York dello stile New Orleans
Lo stile Dixieland è la variante:
1970
1917
1937
1870
Il primo disco jazz fu inciso nel:
CONGRATULAZIONE!
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5
RISPOSTA SBAGLIATA
*Riprova di nuovo
OSSERVA ATTENTAMENTE PRIMA DI CLICCARE SUL PUNTO INTERROGATIVO
RIFLETTI PRIMA DI RISPONDERE
La vignetta della diapositiva precedente rappresenta una formazione jazz chesi esibisce nelle strade di New Orleans negli ultimianni del XIX secolo. La scena però contiene un errore: quale?
Non può essere presente la tromba
Non può essere presente il pianoforte
Non può essere presente una donna
RIFLETTI PRIMA DI RISPONDERE
Vuoi assistere a un concerto jazz interamente dedicato allo stile New Orleans. Nella locandina che lo annuncia c'è però un errore: quale?
Non può essere presente il violino
Non può essere presente il banjo
Non può essere presente il basso tuba
Scegli la frase corretta
Il bebopseguelo swing
Il bebopcoincide conlo swing
Il bebopprecedelo swing
RIFLETTI PRIMA DI RISPONDERE
CONGRATULATIONE!
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7
RISPOSTA SBAGLIATA
*Riprova di nuovo!
START
GIOCO degli INDIZI
Trova gli indizi segreti con la lente d'ingrandimento prima che scada il tempo e risolvi la domanda finale
INDIZIO 1
PRIMO INDIZIO Non è un musicista di colore
3
2
1
PRIMO INDIZIO
TROVA L'INDIZIO E CLICCA SU DI ESSO
Trascina la lente d'ingrandimento!
You've lost the clue...
INDIZIO 2
SECONDO INDIZIO I suoi brani presentano ritmi marcati e regolari che favoriscono il ballo
Trascina la lente d'ingrandimento!
SECONDO INDIZIO
3
2
1
You've lost the clue...
INDIZIO 3
TERZO INDIZIO La sua formazione preferita è la big band
TERZO INDIZIO
Trascina la lente d'ingrandimento!
3
2
1
You've lost the clue...
INDIZIO 4
QUARTO INDIZIO Suona il clarinetto
QUARTO INDIZIO
Trascina la lente d'ingrandimento!
3
2
1
You've lost the clue...
INDIZIO 5
INDIZIO FINALE E' figlio di un sarto ebreo di origine polacca
INDIZIO FINALE
Trascina la lente d'ingrandimento!
3
2
1
You've lost the clue...
DOMANDA
Sulla base delle indicazioni fornite di quale musicista jazz sto parlando?
Benny Goodman
Louis Armstrong
Dizzy Gillespie
OTTIMO LAVORO
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1
PROVA DI NUOVO
HAI SBAGLIATO!
Non hai risolto il mistero...
ACCENDI IL PROIETTORE
Guarda il video e rispondi correttamente
Dove nasce la musica jazz?
New Orleans
New York
Chicago
Domanda 1 di3
Il ritmo dello swing è:
lento e triste
irregolare e incomprensibile
frenetico e travolgente
Domanda 2 di 3
La voglia di divertirsi propria della musica swing, nasce come reazione:
alla crisi economica del '29
alla rivoluzione industriale
a una lotta politica
Domanda 3 di 3
CONGRATULATIONE!
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6
RISPOSTA SBAGLIATA
*Riprova di nuovo!
INSERISCI IL CODICE CORRETTO
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CONGRATULATIONE!
"Finalmente fuori... Sarà meglio che mi allontani daquesto quartiere...Andrò a suonare sulle navi..."
leggere
il testo
per
e per finire ...
ascolta la storia diJ.R.Morton e Novecento
Fu d'estate, nell'estate del 1931, che sul Virginian salì Jelly Roll Morton. Tutto vestito di bianco, anche il cappello. E un diamante così al dito. Lui era uno che quando faceva i concerti scriveva sui manifesti: stasera Jelly Roll Morton, l'inventore del jazz. Non lo scriveva così per dire: ne era convinto: l'inventore del jazz. Suonava il pianoforte. Qualcuno, da qualche parte, un giorno, gli disse di Novecento. Dovettero dirgli una cosa tipo: quello è il più grande. Il più grande pianista del mondo. Può sembrare assurdo, ma era una cosa che poteva succedere. Non aveva mai suonato una sola nota fuori dal Virginian, Novecento, eppure era un personaggio a suo modo celebre, ai tempi, una piccola leggenda. Quelli che scendevano dalla nave raccontavano di una musica strana e di un pianista che sembrava avesse quattro mani, tante note faceva. Insomma, qualcuno andò da Jelly Roll Morton e gli disse: su quella nave c'è uno che col pianoforte fa quel che vuole. E quando ha voglia suona il jazz, ma quando non ha voglia suona qualcosa che è come dieci jazz messi insieme. Jelly Roll Morton aveva un caratterino, lo sapevano tutti. Disse: "Come fa a suonare bene uno che non ha nemmeno le palle per scendere da una stupida nave?". E giù a ridere, come un matto, lui, l'inventore del jazz. Quel che aveva in mente era un duello. Si usava, allora. Si sfidavano a colpi di pezzi di bravura e alla fine uno vinceva. Cose da musicisti. Niente sangue, ma un bel po' di odio, di odio vero, sotto la pelle. Note e alcol. Poteva anche durare una notte intera. Era quella cosa lì che aveva in mente Jelly Roll, per farla finita con 'sta storia del pianista sull'Oceano, e tutte quelle balle. Per farla finita. Novecento, lui, non è che si interessasse molto alla cosa. Non la capiva neanche bene. Un duello? E perché? Però era curioso. Voleva sentire come diavolo suonava l'inventore del jazz. Non lo diceva per scherzo, ci credeva: che fosse davvero l'inventore del jazz. C redo che avesse in m ente di imparare qualcosa. Qualcosa di nuovo. Era fatto così, lui. Alle 21 e 37 del secondo giorno di navigazione, col Virginian spedito a 20 nodi sulla rotta per l'Europa, Jelly Roll Morton si presentò nella sala da ballo di prima classe, elegantissimo, in nero. Tutti sapevano benissimo cosa fare. I ballerini si fermarono, noi della band posammo gli strumenti, il barman versò un whisky, la gente ammutolì. Jelly Roll prese il whisky, si avvicinò al pianoforte e guardò negli occhi Novecento. Non disse nulla, ma quello che si sentì nell'aria fu: "Alzati da lì".