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DONATELLO

luciaferri04

Created on March 5, 2021

STORIA DELL'ARTE

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Transcript

DONATELLO

Di Francesco Ballo, Matilde Bernardi, Lucia Ferri, Emma Scarazzatti, Elena Ricci

Chi era Donatello?

  • Scultore, pittore, orafo, architetto, disegnatore
  • Padre del Rinascimento fiorentino
  • L' umanità e lo spessore psicologico nelle sue opere

La vita e le opere

La vita

1466Morte a Firenze

1402-1404A Roma con Brunelleschi

1425-1438Sodalizio con Michelozzo

1453Ritorno a Firenze

1443Partenza per Padova

1386Nascita a Firenze

Diede un contributo fondamentale al rinnovo dei metodi della scultura, facendo accantonare definitivamente le esperienze del tardo gotico e superò i modelli dell' arte romana classica.

Le Opere

1443Il David Mercurio

1425-1427Il Banchetto di Erode

1440Il David bronzeo

1406-1408Il Crocifisso di Santa Croce

1411-1417Il San Giorgio

1446-1453 Monumento equestre al Gattamelata

1438Cantoria

1455-1456La Madonna Penitente

La tecnica e le innovazioni

La tecnica dello stiacciato

  • Un rinnovo senza precedenti
  • Volume
  • Tridimensionalità

La prospettiva centrale

  • Un unico punto di fuga
  • Generazione del centro dell'azione
  • Le figure che creano spazio

Posizione del punto di fuga

Scultura del profeta Abacuc

L'arte di Donatello: una pratica rinascimentale ricca di realismo

Donatello rimane affascinato dalla scultura romana, tanto da dare il via alla fase di scultura umanistica, che prende il posto di quella gotica; sarebbe riduttivo pensare che Donatello abbia cercato di riprodurre l’arte classica: è stato un’artista di eccezionale realismo nelle fisionomie dei volti e nell’ intensità espressiva.

I materiali utilizzati: sempre pregiati e raffinati

Giuditta e Oloferne

La Maddalena Penitente

Marzocco

San Marco

Pietra serena

Marmo Apuano

Bronzo

Legno

Il David bronzeo

Il David

  • Fu realizzato probabilmente per il nuovo palazzo civico voluto da Cosimo de’ Medici
  • In bronzo
  • In piedi vittorioso con una espressione enigmatica
  • Poggia su di una corona d’alloro
  • Con la mano destra stringe saldamente la spada
  • Nella mano sinistra stringe un sasso

Il Polittico del Carmide di Pisa

Ventuno pannelli a doppio registro di cui solo pochi di essi sopravvivono

  • Un impianto medievale
  • Pannelli divisi con uno sfondo color oro (che dà unità)
  • Corpi massicci, voluminosi e realistici (grazie alla luce che giunge da una sola fonte)
  • Prospettiva con un unico punto di fuga che converge nella Madonna.

Particolari che fanno la differenza

1. I personaggi modellati da un forte chiaroscuro, ottenuto tramite vibranti campiture di colore e lumeggiature.2. Vi si può sicuramente leggere un'influenza di Donatello e delle sue sculture nella maestosa monumentalità di alcune figure.

3. Domina la ricerca di plasticismo definita più dall'illuminazione che dal contorno. 4. Colpisce la precisione della luce che taglia lo schienale del trono e lascia in ombra gran parte del volto della Madonna, forse per la prima volta nell'arte italiana

Il pannello centrale: la Madonna in trono

Trono a cui viene dato slancio sempre grazie alla prospettiva

L' aureola ha l'aspetto di un disco grazie alla prospettiva

Mantello azzurro con orlo dorato

Il grappolo d'uva è simbolo dell'Eucarestia

Si dispongono quattro angeli: due oranti ai lati, in parte nascosti dalla spalliera, e due musicanti in basso, seduti davanti all'alto zoccolo del trono.

La Madonna che tiene in braccio Gesù bambino

La crocifissione

Questa tavola mostra la scena della Crocifissione con tre "dolenti": la Vergine, san Giovanni e la Maddalena.

La Maddalena

la Maddalena, rappresentata in ginocchio di spalle al centro (riconoscibilissima dal tipico vestito rosso). Quest'ultima è caratterizzata dal suo gesto disperato, ed è ripresa nel momento in cui allarga le braccia piegando la schiena. La scena sembrerebbe immobile se non fosse per la sua presenza. La vediamo solo di spalle, i lunghi capelli biondi disciolti sul suo manto scarlatto.

Maria, S. Giovanni e l'albero della vita

La Madonna, immobile ai piedi della croce con le mani giunte che si stringono nel dolore nell'ampio mantello blu, è come impietrita dall'angoscia. San Giovanni ha il volto affranto e sembra sforzarsi per trattenere le lacrime. In alto sulla croce è posto l'albero della vita, simbolo della rinascita: quando Giuda si impiccò, l'albero rinacque.

Una prospettiva mal riuscita

Cristo, pare abbia il capo incassato nelle spalle, come arreso alla morte. In realtà la tavola va vista dal basso verso l'alto... Anche il corpo, con le gambe disarticolate, appare sfalsato dalla prospettiva.Masaccio tentò di scorciare in prospettiva il corpo del Cristo, ma l'effetto sperimentale ottenuto fu più maldestro che illusionistico.

San Paolo

  • San Paolo, è raffigurato dalla vita in su.
  • Il santo è un po' irsuto, con i capelli lunghi e la folta barba e si erge con sguardo fermo e rivolto lontano, vestito con un ampio mantello rosso, che è modellato da ampie campiture di colore lumeggiate sapientemente.
  • Secondo la sua usuale iconografia, Paolo tiene con la mano destra la spada e con la sinistra gli Atti degli Apostoli.

Sant'Andrea

  • Il santo è ritratto con in mano la croce e gli Atti degli Apostoli, avvolto in un ampio manto color verde, che è modellato da ampie campiture di colore lumeggiate sapientemente.
  • Il volto barbuto ricorda quello dei filosofi dell'antichità e si erge con sguardo fermo e rivolto lontano.
  • La testa è incassata nelle clavicole.

Pannelli laterali

Santo carmelitano Glabro

Santo Carmelitano barbuto

Sant'Agostino

San Girolamo

Martirio di Giovanni Battista e Pietro a Berlino

L'opera è un compiuto esempio di uno spazio dipinto illusionisticamente dove tutti gli elementi sono collocati razionalmente seguendo un principio razionale unitario, legato a una rigorosa costruzione matematica della prospettiva. Lo spazio è vivificato anche dalla luce, che dà concretezza e volume ad ogni singolo elemento, dal corpo del santo ai ciottoli del selciato.

Storie di san Giuliano e san Nicola a Berlino

Le due scene sono indistricabilmente congiunte, anzi il pittore usò un unico punto di fuga come se le due abitazioni, aperte su una parete per mostrare l'interno, fossero dirimpetto su una medesima via. Queste due scene sono dipinte con una gamma cromatica simile ad anche le scene che raccontano, immerse in ambienti domestici dominati dal sonno, sono analoghe e degne del disegno di un grande maestro.

Adorazione dei magi a Berlino

Lo stile della pittura è a tratti morbido e sfumato, come nello sfondo, a tratti forte e incisivo, come nei mantelli dei due committenti. In ogni caso la luce e la ricca cromia unificano tutta la rappresentazione, senza squilibri.

Masaccio

  • Nasce nel 1401
  • Solitamente nominato nella triade Masaccio, Brunelleschi e Donatello
  • Alla base della sua pittura: l'esperienza giottesca
  • Passa dall'essere allievo di Masolino a diventare l'ispirazione di Raffaello
  • Muore nel 1428 a Roma

Donatello e Brunelleschi come muse ispiratrici?

Masaccio prende spunto dalla razionalità di Brunelleschi e il realismo delle sculture di Donatello

Verso il Rinascimento e oltre

Abbandona completamente l'arte gotica. Grazie alla sua ampia conoscenza della prospettiva rivoluziona il concetto di spazio. Masaccio porterà la pittura verso gli ideali del rinascimento dove non solo la Fede in Dio è fondamentale ma anche l'intelligenza umana

La Trinità di Masaccio

Non solo un insegnante

Collabora con Masaccio dipingendo Sant'Anna e la Vergine col Bambino.Insieme dipingono anche la Cappella Brancacci.

Masolino da Panicale nasce in Umbria nel 1383

Dipinge il famoso dipinto: La Madonna col Bambino

Tributo di Masaccio

  • Anno di produzione: 1425
  • Dimensione: 255×598 cm
  • Dove si trova: Chiesa di Santa Maria del Carmine, Firenze

Cappella Brancacci

Cappella Brancacci

  • Firenze (1424-1427)
  • Chiesa Santa Maria del Carmine
  • Commissionata da Felice Brancacci
  • Collaborazione di Masolino e Filippino Lippi

cherubino

Cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso terrestre

  • ritrae l'espulsione di Adamo ed Eva dall' Eden, dal libro della Genesi, parte dell'antico testamento
  • si trova a sinistra, sullo spessore dell'arcone che delimita la cappella
  • coppia in preda dalla vergogna
  • differenze da come la scena è descritta nella Bibbia

Eva: urlo

Adamo: corpo ricurvo

Il peccato originale

  • Masolino
  • Sullo spessore dell’arcone d’ingresso della Cappella
  • Episodio della Genesi
  • ritrae Adamo ed Eva in modo armonioso
  • risultano privi di consistenza fisica
  • i corpi sembrano essere sospesi
  • Eva è priva di femminilità o sensualità

Il tributo

  • Masaccio mette insieme 3 diverse scene poichè la figura di San Pietro è rappresentata in 3 punti diversi dell’affresco: l'ordine da parte di Cristo nella scena centrale, pesca di Pietro e il pagamento del tributo
  • contrapposizione tra vesti dei personaggi e paesaggio

San Pietro risana gli infermi con la propria ombra

  • San Pietro è in primo piano
  • dietro di lui si trovano un giovane santo e due personaggi vestiti in costume contemporaneo
  • i corpi dei malati sono riprodotti a grandezza naturale e in modo realistico

Gattamelata

Descrizione

  • Prodotto tra il 1447 e il 1453
  • In bronzo
  • 340 x 390
  • Situato a Padova, Piazza del Santo

Che cosa vediamo

  1. Il Gattamelata siede in sella al suo cavallo. Il condottiero indossa un’armatura accuratamente decorata
  2. La fisionomia è quella di un uomo anziano. Con la mano sinistra stringe le redini. Con la mano destra tiene lo scettro simbolo di comando attribuito dalla Repubblica di Venezia nel 1438.
  3. Una lunga spada con ampia impugnatura pende poi dal fianco sinistro. L’armatura è elegante fornita di corazza per il busto, ginocchietti e lunghi speroni.
  4. Il cavallo è possente con gli arti aperti al passo. La zampa anteriore sinistra è sollevata e lo zoccolo poggia su di una sfera.

Interpretazione e simbologia

Il Gattamelata è probabilmente un omaggio al governo della Serenissima. Le maggiori dimensioni del cavallo potrebbero giustificare le capacità di controllo del condottiero. In più anche l’espressione dell’animale trasmette il suo carattere irrequieto. Il Gattamelata, quindi, rappresenta un uomo d’arme in grado di governare una potente cavalcatura.

Un condottiero moderno

Il condottiero è privo di elmo per mostrare l'intelligenza umana e non la forza distruttrice che la caratterizza

Viene rappresentato un protagonista e non più un'ideale

Donatello mostra la determinazione del condottiero tramite l'espressione del volto e la postura

La struttura

  • Il cavallo poggia con lo zoccolo anteriore su di una sfera scolpita che conferisce maggiore equilibrio alla scultura.
  • Lo scettro impugnato dal Gattamelata e il fodero della spada sono obliqui. Il cavallo, invece contribuisce alla composizione determinando una solida orizzontale. Il busto eretto del Gattamelata è verticale invece.
  • Il cavallo che sorregge il Gattamelata ha un aspetto molto potente. La massa muscolare dell’animale rappresentata trasmette quindi molta forza.
  • La luce definisce perfettamente i lineamenti del cavallo e del Gattamelata
  • Per definire la sua monumentalità si utilizza un piedistallo molto alto e spesso
  • Si può vedere la statua nella sua interezza dal lato sinistro del monumento

Grazie per l'attenzione