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Augusto
Sara Aschelter
Created on February 28, 2021
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Transcript
Prof.ssa Sara Aschelter
START
età augustea (27 a.C.- 14 a.c.)
L'Impero d'Augusto
Prof.ssa Sara Aschelter
12. morte e successione
11. propaganda
10. teutoburgo
09. politica estera
06. province
05. i prefetti
08. la riforma dell'esercito
07. riassunto map
04. principato
03. video
02. titoli e cariche
01. ottaviano
Indice
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Ottaviano, rientrato a Roma dopo aver eliminato Antonio e Cleopatra, viene accolto in trionfo (29 a.C.). Roma, però, è reduce da anni di crisi, iniziata addirittura con Silla. Ogni famiglia aveva perso qualcuno o qualcosa. Nonostante il desiderio dei Romani di trovare equilibrio, non volevano però un sovrano. Non avrebbero mai accettato di tornare alla monarchia. L'abilità di Ottaviano, dunque, si rivelerà nella sua lenta opera di convincimento: piegherà le istituzioni della Repubblica romana al suo volere, comandando da solo senza mai definirsi "re". Si mosse con saggezza e cautela, come aveva previsto Cesare.
Ottaviano al potere
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Titoli e poteri di Ottaviano
Il passaggio dalla Repubblica all'Impero non fu immediato. Ottaviano si mosse con saggezza per riuscire ad assumere tutte le cariche politiche di Roma divenendo piano, piano l'unico uomo al comando. Il primo passaggio, dunque, fu quello: Repubblica > Principato (princeps senatus, il primo del Senato). Con la nomina di Tiberio, suo figlio adottivo, come succussore alla guida di Roma, avverrà il vero e proprio passaggio: Principato > Impero ereditario.
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Video riassunto e linea del tempo sulle cariche e sui titoli di Ottaviano Augusto, a cura della casa editrice La Scuola.
Linea del tempo: video
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PRINCIPATO: viene così definita la nuova forma di governo inaugurata da Ottaviano, princeps senatus (=primo, migliore del Senato). Augusto dichiarava così che il suo era il governo del migliore, che agiva col consenso dei Romani, incaricato dal Senato, garante della tradizione romana di cui ricopriva tutte le cariche anche se non sovrano. Augusto esercita tutti i poteri.
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Il primo problema che si presentava ad Augusto era quello di riorganizzare l'amministrazione dello Stato, corrotta e inefficiente. Pur accentrando tutto il potere nelle sue mani, lascia che siano altri a svolgere per suo conto alcune funzioni amministrative. Per questo motivo, inventa nuove cariche: i praefecti (prefetti), ognuno con un compito specifico.
- PRAEFECTUS URBIS (prefetto urbano);
- PRAEFECTUS ANNONAE (prefetto dell'annona);
- PRAEFECTUS VIGILUM (prefetto dei vigili);
- PRAEFECTUS PRETORIO (prefetto del pretorio)
La prefettura
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...e il senato?
Prefetto del pretorio
PRAEFECTUS PRAETORIO
PRAEFECTUS VIGILUM
Prefetto dei vigili
PRAEFECTUS ANNONAE
Prefetto dell'annona
PRAEFECTUS URBIS
Prefetto urbano
PRAEFECTI
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province senatorie e province imperiali
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Ottaviano, divenuto princeps augustus, assume anche la carica di tribuno e l'imperium proconsulare. Al Senato rimangono pochi poteri e l'amministrazione di alcune province pacificate (senatorie). Ad Augusto spetta il controllo dei territori ancora non pacificati e il possesso personale dell'Egitto. Ottaviano introduce anche nuove magistrature: le prefetture.
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Augusto aveva compreso l'estrema importanza che nel corso dei secoli aveva acquisito l'esercito: Mario, Pompeo, Cesare prima e Ottaviano poi erano riusciti nelle loro imprese grazie alla fedeltà dei soldati. Sebbene Augusto puntasse a una pace duratura (pax augustea), fu sempre attento all'organizzazione dell'esercito di Roma.
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La riforma dell'esercito
politica estera
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La disfatta di teutoburgo (9 d.C.)
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Durante il governo di Augusto, Roma subì una vera e propria trasformazione urbanistica e architettonica: nuovi edifici e templi in marmo vennero innalzati per volere del princeps, che fece costruire anche un nuovo foro e potenziò acquedotti e rive del Tevere. Questo, insieme ad altri provvedimenti, costituirà la propaganda augustea: azioni volte a influenzare l'opinione pubblica, così che i romani ritenessero di vivere una AUREA AETAS (età dell'oro). Per questo, si servì dell'arte, mezzo preferenziale per la diffusione delle ideologie in epoca antica: 80 statue di Augusto vennero sparse per Roma e il suo volto fu impresso sulle monete.
La propaganda augustea
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La propaganda augustea
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L'Ara Pacis Augustae (altare della pace di Augusto) fu costruita tra il 13 a.C. e il 9 a.C. nel luogo dove si esercitavano i soldati (Campo Marzio) per celebrare il suo ritorno in patria e la fine delle guerre civili e l'inizio di un lungo periodo di pace.
Augusto affida al poeta Virgilio un'opera encomiastica: l'Eneide, che narra le origini mitiche di Roma. Virgilio vi si dedicherà dal 29 a.C. al 19 a.C.
La propaganda augustea
IL FORO ROMANO
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10
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Video approfondimento della statua rinominata "Augusto di Prima Porta" e sulla statuaria d'epoca augustea.
L'Augusto di Prima Porta
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- Migliorano i commerci e le comunicazioni: Augusto crea il primo sistema postale statale e le riorganizza le strade principali, fornendole di tabernae lungo il percorso;
- Venne dato forte impulso alle arti e alle lettere, soprattutto grazie al lavoro di Mecenate, intimo amico di Augusto.
- Migliorano le condizioni di vita: meno guerre, più ricchezze;
- Vengono costruite nuove opere pubbliche (lavoro disoccupati);
- C'è un deciso ritorno all'agricoltura, vista come il recupero della buona vita d'un tempo, quando Roma era cresciuta grazie ai suoi valori e alle sue virtù (mos maiorum);
Cambiamenti d'età augustea
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Secondo Augusto, dunque, Roma era recentemente caduta in disgrazia perché i Romani avevano abbandonato le antiche virtù e la famiglia: pochi matrimoni, poche nascite e molti adulteri. Per questo, tra il 19 a.C. e il 9 a.C. Augusto fece votare le Leges Iuliae: - obbligo di sposarsi se si è tra i 25 e i 65 anni con persone negli stessi limiti d'età; - premi in denaro per le famiglie più numerose e restrizioni per chi non aveva prole; - le donne che avevano figli ricevevano maggiori libertà delle non madri; - l'adulterio veniva ritenuto un crimine e come tale punito (esilio, esproprio dei beni, morte). Clicca sull'immagine per ulteriori informazioni.
Le Leges Iuliae
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Augusto stava invecchiando e lo Stato romano era ancora formalmente una repubblica: sarebbe dunque spettato al Senato scegliere il nuovo capo di governo. Augusto, invece, voleva una successione ereditaria, anche per evitare il rischio di una nuova guerra civile. Poiché non aveva figli maschi da nessuna delle sue tre mogli, l’imperatore risolse il problema con l’adozione di Tiberio, figlio della terza moglie Livia. Di fatto si trattava di una successione dinastica: Augusto agiva come il sovrano di una monarchia ereditaria. Tuttavia fu accettata dal Senato che ormai era consapevole dell’impossibilità di un ritorno alla repubblica, anche se molti senatori ne rimpiangevano i tempi. Ormai è evidente la perdita del potere del Senato.
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La morte d'Augusto (14 d.C.)
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(La commedia è finita, applaudite!) SVETONIO, Vita di Augusto.
ACTA EST FABULA, PLAUDITE!
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