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mammiferi
alessandrabarbarino
Created on February 26, 2021
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Transcript
Mammiferi
I mammiferi sono una classe di vertebrati omeotermi, animali a sangue caldo, cioè che sono in grado di mantenere costante la loro temperatura corporea.
La caratteristica principale dei vertebrati è la presenza nelle femmine delle ghiandole mammarie che consentono di nutrire i piccoli con il latte materno
Il corpo dei mammiferi è rivestito di peli , in alcuni casi formano una folta pellicia in altri casi sono molto ridotti o raccolti, mentre i mammiferi marini ne sono completamente privi .
La dentatura si è modificata a seconda del tipo di alimentazione: i carnivori hanno grossi canini; gli erbivori grossi molari, i roditori grossi incisivi e gli onnivori tutti i diversi tipi di tenti.
La classe dei mammiferi, inoltre, varia anche nelle dimensioni: tra i più grandi c'è la balenottera azzurra che supera i 30 m di lunghezza, mentre la specie più piccola, come topi e pipistrelli, sono lunghei meno di 5 cm, coda esclusa
I felini sono i predatori più agili , essi possiedono gli artigli e i denti, due efficacissime armi. Le zampe anteriori terminano con cinque dita e quelle posteriori con quattro; esse sono munite di artigli falcati tanto robusti che possono addirittura arrivare a scalfire i metalli.
La dentatura dei felini comprende 4 canini, molto grossi, lunghi ed appuntiti, 14 molari, molto sviluppati e taglienti ed infine 12 incisivi piuttosto piccoli.
I felini più noti sono:
leone
tigre ocellotto
leopardo gheopardo
giaguaro gatto selvatico Europeo
puma lince
I leoni abitano soprattutto nelle savane e nelle steppe ricche di animali erbivori dell’Africa meridionale anche se alcuni vivono in una ristretta zona dell’India. Il loro peso può raggiungere 250 kg e come la maggior parte dei felini cacciano all’agguato, sono veloci nella corsa, ma non sono molto resistenti.I leoni sono animali sociali che vivono in gruppi anche di 40 individui composti da pochi maschi adulti, svariate femmine, giovani di eLe madri partoriscono solitamente tre cuccioli ogni due anni e se ne prendono cura almeno per il primo anno e mezzo. Non sono rari i casi di infanticidio da parte di maschi che spodestano il capobranco e uccidono la prole del rivale per assicurarsi che le femmine siano nuovamente disponibili all’accoppiamento. Le madri difendono i loro cuccioli con aggressività, talvolta fino alla morte.ntrambi i sessi e cuccioli.Il cibo è consumato prima dai maschi dominanti, poi dalle femmine e, infine, dai giovani. Le madri partoriscono
La tigre può raggiungere i 300 kg ed è un po’ più lunga rispetto al leone. Vive nell’Asia centrale e meridionale, in ambienti molto diversi che vanno dalla foresta tropicale, alla giungla, dalla savana al deserto, dalla pianura alla montagna. Dispone di un’enorme potenza aggressiva e di una muscolatura molto scattante. I suoi movimenti sono molto sciolti ed agili. E’ capace di appiattirsi al suolo e sgusciare in stretti passaggi come se avesse le ossa elastiche. Può compiere salti di una lunghezza di 5/6 metri ed arrivare ad una velocità di 80 chilometri orari.Ogni settimana due tigri vengono uccise dal commercio illegale di pelle e ossa. Ancora oggi nel mondo asiatico parti di tigri come ossa, pelle, vibrisse, coda, cistifellea e tanti organi delle tigri vengono usati nella cosiddetta "medicina tradizionale".
Il leopardo è il felino più diffuso sulla terra e vive in quasi tutta l’Africa e l’Asia. E’ il felino più feroce perché all’eleganza e alla forza della tigre, egli aggiunge più astuzia e ferocia. Arriva a sgozzare un grande numero di animali per il solo piacere di uccidere, è molto agile, riesce ad arrampicarsi sugli alberi e a spostarsi in equuilibrio o a nuotare in mezzo alle acque impetuose dei torrenti.I leopardi cacciano prevalentemente al crepuscolo o di notte, ben mimetizzati nell'oscurità. Le loro prede variano notevolmente a seconda dall'habitat. Spesso questi animali vi si avvicinano furtivamente girandovi attorno per ore. Terminata la battuta di caccia, i grandi felini trascinano solitamente la preda su un albero, dove possono divorarla indisturbati dagli altri predatori.La perdita dell'habitat, la caccia eccessiva delle loro prede e la loro scomparsa a causa dell'allevamento minacciano questi eleganti predatori. Il WWF è attivo nel Caucaso, in Cambogia e nell'Africa meridionale per collegare gli habitat del leopardo e creare aree protette.
Il giaguaro vive nell’America meridionale e nell’estremità sud dell’America settentrionale. Ha una corporatura più piccola dei felini precedenti, è meno agile, ma molto potente e feroce. Sa arrampicarsi con sicurezza sugli alberi e compiere lunghissimi saltiÈ un animale solitario e caccia prevalentemente col favore dell'oscurità. Spesso il giaguaro uccide le sue prede con un morso al cranio: una tecnica di uccisione sconosciuta agli altri felini. Con la sua possente mandibola e i denti affilati, il giaguaro riesce a perforare la pelle del coccodrillo o il carapace delle tartarughe d'acqua dolce.
Il puma vive in America, sia settentrionale che meridionale. Si nutre soprattutto di uccelli e di scimmie perché sa arrampicarsi sugli alberi con destrezza. Il puma è noto per essere poco coraggioso perché di fronte ad un animale più forte, preferisce darsi alla fuga. Non assale mai l’uomo e per questo è facilmente addomesticabile. Nonostante le sue dimensioni il puma viene classificato tra i piccoli felini, di cui è la specie più grande. La parola puma deriva dalla lingua quechua ed era considerato animale sacro per gli Aztechi e i Maya.
L’ocellotto, chiamato anche gattopardo americano, ha un comportamento simile al puma ed è cacciato per la sua pelliccia. L'ocelot è simile nell'aspetto a un gatto domestico. La sua pelliccia ricorda quella di un leopardo nebuloso o di un giaguaro e in passato era considerata di particolare pregio. Di conseguenza, centinaia di migliaia di ocelot vennero uccisi per questo motivo. Tra il 1972 e il 1996 la specie venne classificata sulla Lista Rossa della IUCn tra le specie in pericolo vulnerabili; successivamente è stata inclusa tra quelle a rischio minimi.
Il ghepardo è presente in 25 paesi del continente africano e nella Penisola Arabica dove occupa gli ambienti desertici, di savana e di prateria. La lunghezza varia da 112 a 150 cm (la coda è 60-80 cm), per un’altezza al garrese di 67-94 cm e un peso di 40-72 kg, con il maschio che è mediamente più grande della femmina I ghepardi sono generalmente solitari ma non di rado si uniscono in coppie o piccoli gruppi familiari. Le femmine e i maschi si incontrano solo durante il periodo degli accoppiamenti, con le prime che possono unirsi con più partner durante la stessa stagione riproduttiva. La cucciolata è composta solitamente da due piccoli, che rimangono con la madre per un anno e mezzo. Questi sfoggiano una folta criniera grigia sulla nuca, sulle spalle e sulla schiena che ha lo scopo di camuffarli con l'ambiente e renderli invisibili ai predatori; infatti, la pelliccia scompare al terzo mese di vita, quando la madre non nasconde più i figli nella vegetazione. I ghepardi, che in natura vivono massimo 8 anni, sono animali diurni che all’alba e al tramonto cacciano piccole prede come lepri, cuccioli di gazzelle o impala, ma anche uccelli. L’attacco è fulmineo e, se non ha subito buon esito, l’animale abbandona la caccia e risparmia le energie per nuovi agguati e battute di caccia.
Il gatto selvatico europeo (Felis silvestris) è stato eletto ambasciatore 2020 dei boschi naturali, dei paesaggi rurali ricchi di nascondigli e di una protezione efficace della natura. Questo elegante cacciatore sfuggito di poco allo sterminio si sta oggi di nuovo diffondendo, rivelando alcuni suoi tratti sorprendenti. Il suo nome latino significa «gatto dei boschi», infatti i boschi naturali ricchi di strutture sono da sempre il suo habitat, dove va a caccia di topi e altri piccoli animali, si concede lunghi sonnellini al riparo da occhi indiscreti e cerca angolini asciutti e protetti in cui mettere al mondo i piccoli. Il gatto selvatico è stato scelto per simboleggiare l’impegno in favore di più natura. Lasciare maggiore libertà alla natura farebbe bene a molti luoghi dell’ordinatissima Svizzera. Ci sono alcune caratteristiche tipiche del gatto selvatico:
- corporatura all’apparenza massiccia per via della folta pelliccia a pelo lungo;
- pelo grigio-marrone «sbiadito» sui fianchi, spesso con macchie bianche su gola, petto e ventre; sempre con una striscia nera lungo il dorso;
- coda folta con estremità arrotondata nera, spesso con 2-3 anelli neri chiaramente visibili;
- punta del naso sempre rosa.
Il gatto selvatico è territoriale e solitario. Le dimensioni del territorio– marcato con urina, feci, secrezioni odorose o graffi sugli alberi – sono di diversi chilometri quadrati per individuo, ma variano secondo il paesaggio e la disponibilità di risorse alimentari. Il territorio di un maschio si sovrappone a quello di più femmine. Da gennaio a marzo, nei boschi risuona il poco armonico richiamo del maschio in cerca di una compagna. Dopo due mesi abbondanti vengono al mondo i piccoli, in media tra due e cinque, poi allattati per tre mesi. A partire dalla quinta settimana incominciano ad assaporare anche i primi bocconcini di carne. Con il sopraggiungere dell’inverno, la vita di famiglia termina e i giovani partono alla ricerca di un loro territorio. L’anno successivo, le femmine hanno già raggiunto la maturità sessuale. La vita dei cuccioli è sempre appesa a un filo dato che i nemici naturali sono molti: la lince, la volpe, la martora, il gufo e persino l’ermellino. Sino a pochi anni fa, era molto difficile svolgere studi scientifici sul gatto selvatico. La svolta è giunta nel 2006, quando gli scienziati hanno iniziato a «prendere i gatti per il naso» piantando nel bosco paletti di legno impregnati di valeriana, il cui profumo è irresistibile per molti gatti. I felini vi si strofinano contro e vi lasciano attaccati i loro peli, dai quali grazie ai moderni metodi di analisi è possibile risalire alle caratteristiche genetiche dell’animale.
La lince conosciuta anche con il nome di Gattopardo e lupo del cerviere. E’ un animale molto schivo e solitario e gravemente minacciato di estinzione. Sono caratterizzati dalla presenza di ciuffi di peli sulle punte delle orecchie e la coda corta, Il manto è caratterizzato da macchie più scure e assume varie gradazioni di tono a seconda del territorio in cui vivono per consentire alla lince di mimetizzarsi con l’ambiente circostante. Sarà quindi più chiaro al nord e più scuro al sud. Sono alti circa mezzo metro e arrivano a pesare fino a 30 chili. Si nutrono principalmente di caprioli e selvaggina che catturano con la tecnica dell’agguato: restano nascoste e al momento opportuno saltano fuori e azzannano la preda.Hanno l’olfatto molto sviluppato. La lince è un animale solitario che fa vita sociale solo nel periodo degli accoppiamenti. E’ attivo prevalentemente nelle ore serali.
FINE