CENERENTOLA

70 anni di...

Cenerentola

LA FIABA CHE FA SEMPRE SOGNARE

Anche la matrigna si rivelò spietata e la trattava molto male lasciandola vestita di stracci e affidandole i lavori di casa più pesanti: accendere il fuoco, cucinare, lavare, stirare e pulire i pavimenti.

C'era una volta, in un paese lontano, un gentiluomo vedovo che viveva con la sua unica figlia, Cenerentola. Egli si risposò, scegliendo una donna che aveva due figlie, le quali, invidiose della bellezza e del buon carattere di Cenerentola, la presero subito in antipatia. Sfortunatamente, il buon uomo morì poco tempo dopo, le sorellastre diventarono ancora più cattive con la povera Cenerentola...

"Prendi questa roba da stirare e riportala entro un'ora" ordinava Genoveffa.

Nonostante tutto questo, Cenerentola rimase gentile e cortese, sognando che un bel giorno la felicità sarebbe arrivata...

Quando la sera poteva finalmente riposarsi, si sedeva a leggere un buon libro in un angolo della soffitta dove aveva scoperto una tana di topolini che diventarono i suoi migliori amici.

Ed Ogni mattina, come sempre, Cenerentola portava al piano di sopra i vassoi della colazione per la matrigna e le sorellastre Anastasia e Genoveffa.

Ma...un bel giorno dal castello arrivò un paggio con un proclama e cominciò a leggere: "Il figlio del re annuncia che fra tre giorni si terrà un gran ballo. Per ordine del Re, ogni fanciulla dovrà partecipare!"

"Hmmm...il principe cerca moglie!" esclamò la matrigna. "Chi, se non una delle mie dolci figlie è più degna di diventare una principessa?"

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Arrivò così la sera del ballo...

La matrigna e le sorellastre, tutte agghindate nei loro vestiti nuovi come delle uova di Pasqua, salutarono altezzose la povera Cenerentola e si recarano al Gran Ballo.

Genoveffa e Anastasia

Quanto sarebbe piaciuto anche a lei indossare un bel vestito, salire su una carrozza e andare con loro! Ma con quegli stracci addosso… come poteva fare?

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Ma ecco che improvvisamente comparve una fatina piccola con un sorriso allegro, tutta avvolta in un mantello con cappuccio. "Sono Smemorina, la tua fata madrina e sono qui per esaudire i tuoi desideri. Ora mi serve una zucca..."

"Salagadula, mencica bula, bibbidi-bobbidi-bu...

"Salagadula, megicabula, bibbidi-bobbidi-bu...ecco la tua carrozza!"

"Ed ora tocca a te, mia cara" disse la fata Smemorina, toccando Cenerentola con la sua bacchetta.

Il vestito strappato diventò uno splendido abito di seta...

...e da sotto la gonna spuntarono delle deliziose scarpette di cristallo, le più belle del mondo.

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Cenerentola non riusciva a parlare per l'emozione.

La fata le raccomandò di non rimanere al ballo dopo la mezzanotte: se fosse rimasta un solo minuto di più, la carrozza sarebbe ridiventata una zucca, i cavalli topolini, il cocchiere un vecchio cavallo ed il valletto un cane, e lei stessa si sarebbe ritrovata vestita di stracci. Cenerentola promise e partì felice verso il palazzo reale.

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Quando arrivò al castello, il principe, alzò lo sguardo e scorse la più bella fanciulla che avesse mai visto, la prese per mano e l'accompagnò nella grande sala. Per tutta la serata iballarono insieme.

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Le sorellastre e la matrigna non riconobbero Cenerentola e si rodevano d'invidia chiedendosi chi potesse essere la bella sconosciuta.

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Passarono le ore. Quando l'orologio del palazzo cominciò a battere la mezzanotte, Cenerentola ricordò la promessa. "Devo andare" gridò spaventata e,

Ma...quando l'orologio del palazzo cominciò a battere la mezzanotte, Cenerentola ricordò la promessa... "Devo andare" gridò spaventata e, liberando la sua mano da quella del principe...

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...attraversò il palazzo e scese di corsa lo scalone. Una scarpetta di cristallo le si sfilò correndo, ma lei non si fermò...

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L'orologio stava ancora battendo l'ora quando Cenerentola con la carrozza lasciò il palazzo di gran corsa.

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il figlio del re comunicò al padre che avrebbe sposato solo la fanciulla che aveva perso la scarpetta al ballo.

L'indomani il figlio del re comunicò al padre che avrebbe sposato solo la fanciulla che aveva perso la scarpetta al ballo. Il granduca Monocolao fu incaricato di cercare la ragazza il cui piede entrasse perfettamente nella preziosa scarpetta...

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Arrivò finalmente a casa di Cenerentola, ma per un dispetto della malvagia matrigna la scarpetta cadde a terra frantumandosi in mille pezzi...il duca era disperato!

"Non preoccupatevi" disse Cenerentola "Ho io l'altra scarpetta".

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Il duca gliela calzò, ed il piede naturalmente entrò senza fatica.

Cenerentola fu accompagnata al palazzo reale del re.

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Là, fra grandi feste e al suono di tutte le campane del reame, Cenerentola sposò il suo principe...

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...e da quel giorno ...

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...vissero per sempre felici e contenti.