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VENERE

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Created on February 23, 2021

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Transcript

pianeta venere

Maria Paola SetteCristian Rattenni Classe Ia sportivo Anno scolastico 2020-2021

STRUTTURA

CARATTERISTICHE

ACQUA PRESENTE

SATELLITI

MISSIONI SPAZIALI

CURIOSITA'

Le Caratteristiche

Nel nostro sistema solare, Venere è uno dei pianeti terrestri o rocciosi, in particolare il secondo più vicino al Sole. E' il più luminoso dopo la Luna e ha densità, dimensioni e distanza dal sole simili alla Terra. E'possibile vedere questo corpo celste facilmente ad occhio nudo.

Venere è un pianeta "caldo" poichè è avvolto da un'atmosfera molto densa formata in gran parte da anidrite carbonica. Questa è difatti un gas che ha la capacità di trattenere il calore emesso dalla superfice del pianeta, una volta che viene riscaldato. Si tratta del fenomeno "effetto serra" che in misura irrilevante interessa anche la Terra.

Come ogni pianeta, anche Venere compie un moto di rotazione intorno al proprio asse e un moto di rivoluzione intorno al sole. Il processo è molto lento: nel primo caso impiega infatti 243 giorni, mentre nel secondo 224,7 giorni. I moti sono per di più retogradi, da est a ovest, contrario al senso di moto della Terra e a quello della maggior parte dei pianeti del sistema solare. Il periodo di rotazione e l'orbita di Venere sono sincronizzati, infatti, quando i due pianeti si trovano alla distanza minima, Venere mostra sempre la stessa faccia.

La Temperatura superficiale di Venere, arriva addirittura alla soglia dei 460 C° ,sia durante durante il giorno che di notte. Venere dista in media 108.200.000 km dal sole, possiede un raggio equatoriale di 6052 km, una massa di 4,869 × 10 alla 24 kg e un diametro di 12.103 km.

La Struttura

La struttura interna del pianeta Venere è comparabile a quella del nostro pianeta.

  • Nucleo metallico centrale: è lo strato più interno, spesso circa 3200 km. Questo è formato, per lo più, da sostanze ferrose (principalmete nichel e ferro) allo stato liquido a causa della mancanza di campo magnetico all'interno del pianeta.
  • Mantello di silicati: è lo strato intermedio, spesso circa 2800 km. Questo è composto da rocce "plastiche", che si muovono continuamente grazie a lentissime correnti convettive.
  • Crosta basaltica: è lo strato più esterno, spessa circa 20 km. Questa, data l'elevata temperatura superficiale, è molto flessibile.

i satelliti

I modelli matematici del Sistema Solare primordiale ipotizzano che Venere avesse inizialmente una luna creata da un enorme evento da impatto. Il satellite così originato si sarebbe allontanato per via delle interazioni mareali. Un secondo gigantesco impatto su Venere, avvenuto 10 milioni di anni più tardi , avrebbe rallentato se non invertito la rotazione del pianeta portando la luna venusiana a riavvicinarsi e infine a schiantarsi sulla sua superficie.

Attorno al pianeta Venere ruota un quasi-satellite, il 2002 VE68, la cui scoperta è stata fatta l'11 novembre 2002 dal Lowell Observatory Near Earth Object Search (LONEOS).

A caratterizzare il 2002 VE68 è la sua orbita, dal diametro circa di 200 m, che si è trasformata quasi 7000 anni fa in seguito ad un incontro ravvicinato con il pianeta Terra. Al momento occupa l'orbita intorno al Sole ed incrocia quella di Mercurio. Il quasi-satellite e il pianeta hanno la stessa durata orbitale intorno al Sole, quindi una risonanza 1:1, considerata però dagli scienziati instabile. Questa si ha nel momento in cui due corpi orbitanti esercitano un'influenza gravitazionale regolare e periodica l'uno sull'altro. In seguito a questa definizione, il 2002 VE68 è anche una quasi-luna di Venere. Si suppone che questo rimarrà tale per altri 500 anni.

ACQUA PRESENTE SU VENERE

Il lavoro di un gruppo di ricercatori della Université Paris-Saclay suggerisce che sul pianeta, dopo poche centinaia di milioni di anni dalla sua nascita, forse c'era persino un oceano di acqua liquida di discreta profondità.

A consentire la presenza di un oceano era la densa copertura di nubi, infatti, questa manteneva una temperatura sufficientemente fredda per l'estensione delle superfici delle acque. E' addirittura ipotizzabile che le condizioni abbiano favorito lo sviluppo di alcune primordiali forme di vita. Ovviamente, a causa del clima sempre più rigido, qualsiasi siano stati gli esseri presenti, sono scomparsi in breve tempo.

Si pensa che tutta l'acqua presente sia evaporata con l'aumentare della temperatura. L'ultima porzione è sparita 715 milioni di anni fa. La superficie di Venere è tuttora oscurata da dense nubi di acido solforico sospese in una atmosfera composta quasi totalmente da anidride carbonica e l'acqua presente si trova sottoforma di vapore atmosferico in microscopiche quantità.

le missioni spaziali

Missione kamikaze

Le prime immagini panoramiche in bianco e nero del suolo di Venere furono inviate nel 1975 dalla sonda Venera 9. I dettagli aumetarono con le missioni Venera 11 e 12 che individuarono una grande quantità di fulmini diretti verso la superficie, mentre le sonde Venera 13 e 14 restituirono le prime immagini a colori del suolo e registrarono i suoni della loro discesa. Nel 1985, le sonde gemelle Vega riuscirono a raggiungere la superficie del pianeta.

II sovietici, tra il 1961 e il 1984, spedirono in direzione del pianeta almeno 18 sonde. Dopo la distruzione di queste, i russi concepirono un lander dal peso di diverse tonnellate, ideato per schiantarsi al suolo e raccogliere dati prima di soccombere. Nel 1967, il "Venera 4" divenne il primo veicolo spaziale ad analizzare l'atmosfera di un altro pianeta ma, si distintegrò prima di toccare il suolo, riuscì però a misurare le concentrazioni di anidride carbonica che causano il micidiale effetto serra del pianeta; la sonda registrò inoltre le altissime temperature venusiane e la densità della sua atmosfera, 90 volte più elevata di quella terrestre.

Immagini del Venera 13

La versione americana

Tutte le attuali informazioni riguardanti il pianeta Venere, le abbiamo grazie alla sonda Venus Express dell'ESA, rimasta nell'orbita del pianeta dal 2005 al 2013. Ad oggi, l'unica sonda nelle sue vicinanze è la Akatsuki, che ha scoperto la presenza di alcune increspature nell'atmosfera note come onde di gravità.

Anche la Nasa, con le missioni Mariner e Pioneer, ha tentato l'esplorazione di Venere. Nel 1962 la sonda Mariner 2 effettuò un sorvolo di Venere dove determinò che le temperature erano più fredde nello strato di nubi e più elevate vicino alla superficie. A partire dal 1978 una serie di sonde Pioneer portarono avanti uno studio continuativo e puntuale dell'atmosfera di Venere, delle caratteristiche della sua superficie e del suo campo magnetico. Nel 1990, nell'ultima missione della NASA indirizzata all'esaminazione di Venere, la sonda Magellano si inserì nell'orbita del pianeta dove avrebbe trascorso 4 anni e scoprì che quasi l'85% della superficie di Venere è ricoperto di depositi di lava.

Curiosità

  • I vulcani venusiani.Su Venere si conta il maggiorn numero di vulcani tra i pianeti del sistema solare. Raggiungono la ragguardevole cifra di 1.600 formazioni, sebbene sia un numero approssimativo dato che gli astronomi sostengono che possano esservi anche crateri troppo piccoli per essere rilevati. Si tratta di vulcani dormienti e solo alcuni sono attivi.
  • Giorni più lunghi degli anni. Un giorno dura 243 giorni terrestri, mentre un'anno ne dura solo 224,7.
  • Vento: Venere è un pianeta colpito contiunamente da venti fortissimi, che raggiungono i 724 km/h.
  • Le fasi venusiane. Galileo Galilei, nel 1610, scopri che Venere se si trova sul lato opposto al sole, è nella sua fase piena, invece se si trova tra la Terra e il Sole, è nella sua fase nuova.
  • Venere e il Sole. Il pianeta orbita davanti al Sole molto raramente e l'ultima volta è avvenuto tra il 5 e il 6 giugno 2002. Per la settima volta dall'invenzione del telescopio, l'uomo ha avuto la possibilità di vedere questo evento.
  • Un mistero per gli antichi. Fin dall'inizio dei tempi, Venere è stato oggetto di osservazione. A iniziare furono i babilonesi, i quali ne tracciarono le peregrinazioni nel cielo., ma a scoprire che Venere è l'oggetto più luminoso del cielo, è stato il famosissimo Pitagora.

“Un occhio allenato può vedere Venere ogni giorno. Le stelle davvero luminose non hanno bisogno dell'aiuto della notte per brillare”

Fonti consultate

https://www.focus.it/scienza/spazio/venere-sonde-storia-e-futuro-delle-missionihttps://www.nextme.it/scienza/universo/sistema-solare/7996-venere-10-cose-da-saperehttps://www.treccani.it/enciclopedia/pianeta-venere_%28Enciclopedia-dei-ragazzi%29/ http://www.bo.astro.it/~universo/letture/webcorso/webuniverso/battistini/battistinia2.html https://www.focus.it/scienza/spazio/oceani-su-venere-come-sulla-terra https://silvanodonofrio.wordpress.com/2014/04/23/il-quasi-satellite-di-venere-perche-venere-non-ha-satelliti/ https://www.youmath.it/lezioni/fisica/astronomia/2844-venere-pianeta.html#:~:text=La%20struttura%20interna%20di%20Venere,presenta%20un%20campo%20magnetico%20intrinseco. https://www.studenti.it/pianeta-venere-caratteristiche-curiosita-temperatura.html https://www.treccani.it/enciclopedia/venere/ http://stelle.bo.astro.it/archivio/2004.06.08-transito-venere/Sole-Pianeti/planets/venstr.htm

FINE.

GRAZIE PER L'ATTENZIONE