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le tre grandi religioni
mariavittoria giulianelli
Created on January 26, 2021
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Transcript
Le tre grandi religioni
Il cristianesimo, l’ebraismo e l’islam sono religioni monoteiste dunque credono in un solo Dio.
la nascita in comune delle tre religioni
SECTION 1
Queste 3 religioni nascono come risposta allo stupore che l’uomo prova dinnanzi alla realtà e per rispondere alle domande esistenziali. Ad esempio l’Ebraismo, l’Islam e il Cristianesimo usano come risposta “DIO”. Un’altra cosa in comune che hanno queste 3 religioni riguardo la loro nascita è Abramo, cioè il padre dell’islam, dell’ebraismo e del cristianesimo.
Un'unico Dio in comune
- Secondo gli ebrei il Dio si chiama “Yhwh”.Gli ebrei tradizionalmente non possono pronunciarlo e si riferiscono al Dio con “Hashem” che letteralmente vuol dire “Il nome”. Mentre durante le preghiere gli ebrei si riferiscono a lui con Adonai che significa “Il mio signore”. Nella religione ebraica Dio viene visto come L’essere supremo, colui che ha creato il mondo e gli uomini. Dio comunica la sua volontà tramite dei profeti.
- Mentre per gli islamici il Dio da loro venerato è chiamato Allah. Nella tradizione islamica Allah è il nome con cui Dio si definisce nel corano. Secondo i musulmani Allah ha mandato nella terra il profeta Maometto colui che ha diffuso la religione islamica in tutto il mondo. L’islam con circa 1,8 miliardi di fedeli è al secondo posto sulla classifica delle religioni più praticate, in questo momento è però in forte crescita.
- Invece il nome del fondatore dei fedeli cristiani è Gesù Cristo figlio di Dio. Secondo i fedeli cristiani Dio è l’essere eterno che ha creato il mondo, i profeti insegnano l’amore e la bontà di Dio verso l’umanità. Gesù nel corso della sua vita ha insegnato l’amore che Dio prova nei confronti dell’umanità tramite miracoli e sacrificando la sua stessa vita per salvare l’intero mondo, al momento della sua morte manda i suoi 12 apostoli a portare la religione cristiana in tutto il mondo.
LOREM IPSUM
- Gesù e Jhavè
- Allah
Il concetto del sacro e il pensiero degli uomini
In genere la parola sacro indica un insieme di cose separato dall’ ordinario perché riservato a ciò che sta oltre la realtà concreta che ci appare sotto gli occhi di tutti i giorni e supera l'uomo. Il sacro è dunque segnato dalla presenza del soprannaturale e rappresenta una realtà inviolabile. E una categoria estremamente complessa e ricca di sfumature e accanto ad elementi razionali, si affiamcano elementi irrazionali, che riguardano il vissuto concreto di ogni individuo. Infattiil sacro è qualcosa di soggettivo; tuttavia possiede anche una dimensione oggettiva. A quello di sacro si oppone il concetto di profano. La manifestazione del sacro si chiama ierofania.
Pur essendo un elemento comune nella storia dell’umanità, la ierofania assume forme diverse a seconda del modo o del luogo in cui il sacro si manifesta. Sono molte le cause che hanno portato l’essere umano a sacralizzare ogni aspetto del vivere: la paura di forze oscure, il desiderio di impossessarsi di esse o di ottenerne il favore, o anche il bisogno di proiettare i propri ideali in un’altra realtà. Una domanda che ci si può porre riguardo al sacro è: ma come si può esprimere esso? Se analizziamo alcune esperienze riguardanti la sacralità ci accorgiamo che lo studioso Gerardus Van der Leeuw constatò che da ciò che viene ritenuto sacro si sprigiona una potenza che non è fisica, ed è in un certo senso soprannaturale, ma che si manifesta nella forza fisica della natura in tutte le capacità possedute dall'uomo. Alcuni fenomeni legati alle manifestazioni della potenza del sacro nelle cose, variando da etnia a etnia, sono: il manismo, il totemismo, il feticismo, l’animismo e le religioni tribali. Un altro studioso puntualizzò il concetto di ierofania, ossia gli elementi attraverso cui il sacro si manifesta: rito, simbolo e mito. Il rito sarebbe l’insieme di gesti del corpo o parole che conferiscono valore sacrale a persone, elementi e luoghi. Ciò che partecipa al rito di consacrazione riceve dal soprannaturale forza, efficacia e una dimensione di realtà. Il simbolo rappresenta il linguaggio del sacro, poiché è la forma attraverso cui esso si rende visibile. Il mito è un racconto sacro mediante il quale l’uomo cerca di spiegare l’origine di fenomeni che esso non si spiega.
I vari riti nelle diverse religioni
Ogni credente prega Dio tre volte al giorno: al mattino, al pomeriggio, alla sera. Gli Ebrei durante la preghiera indossano un copricapo (kippah) e lo scialle della preghiera (tallith). Lo Shabbat (sabato) è il giorno in cui cessa ogni lavoro: si fa memoria del riposo di Dio dalla creazione. E’ un tempo dedicato alla preghiera e alla vita familiare. Nella Mishna sono elencate trentanove attività lavorative proibite durante lo Shabbat. Fra i riti principali, ricordiamo: -Berit Milah o Brit Milah, conosciuto in lingua Yiddish come Bris (dall'ebraico berit, "patto"): una circoncisione rituale; -Bar mitzvah, cerimonia di iniziazione nella quale il ragazzo, dopo aver letto la Torah in Sinagoga, entra ufficialmente a far parte della comunità
I vari culti nella religione cristiana
LOREM IPSUM
Il giorno sacro dei Cristiani è la Domenica. L'atto di culto più importante è la Messa: nella celebrazione dell'Eucarestia si fa Memoriale dell'Ultima Cena di Gesù. I Sacramenti, segno visibile della presenza di Gesù tra gli uomini, determinano l’appartenenza alla comunità cristiana. Battesimo, Confessione o Penitenza, Eucarestia o Comunione, Cresima o Confermazione sono detti Sacramenti della iniziazione Cristiana. Gli altri Sacramenti sono: Matrimonio, Ordine, Unzione degli infermi, se data al punto di morte prende il nome di Estrema Funzione. I riti vengono celebrati secondo un calendario liturgico che viene stabilito ogni anno in base alla data della Pasqua.
I 5 pilastri dell'Islam
1) Shahada o professione di fede in Allah, in Muhammad e nelle Verità contenute nel Corano 2) Salat o preghiera rituale 5 volte al giorno, rivolti verso La Mecca; 3)Zakat o elemosina rituale, detratta mensilmente in proporzione, dagli stipendi; 4) Sawm o Siyan, cioè il digiuno dall'alba al tramonto durante il mese di Ramadan; 5)Hajj, cioè il pellegrinaggio alla Mecca almeno una volta nella vita. Di rilevanza particolare il concetto di Jihad, che indica in primo luogo uno sforzo morale interiore, diretto a combattere il male che c'è in noi, ma indica anche la guerra santa per l'espansione dell'Islam, unica vera religione universale secondo il credente musulmano
Luoghi sacri dell’ebraismo:
Il Muro occidentale, chiamato dagli europei: muro del pianto, è l’unico resto del tempio di Gerusalemme, il monumento più sacro per l’ebraismo. Tutta l’area attorno al muro è considerata dagli ebrei un luogo sacro. La sinagoga, invece, è il luogo di culto della religione ebraica.
il muro occidentale
Luoghi sacri dell’islamismo:
Nell’ Islamismo la Kaaba alla Mecca è considerata il luogo più sacro, seguita dalla Moschea del Profeta a Medina e la Moschea Al-Aqsa a Gerusalemme. Ci sono luoghi sacri situati alla Mecca ; Mina, Arafat e Muzdalifah.
la kaaba
Luoghi sacri del cristianesimo:
La grotta di betlemme
Sono considerati dei cristiani quelle località della Palestina dove si svolsero la vita terrena e la predicazione di Gesù Cristo, soprattutto il luogo dell’Annunciazione a Nazareth, la grotta di Betlemme, la casa di Pietro a Cafarnao e, a Gerusalemme, il cenacolo, il Getsemani, il Golgota con il Santo Sepolcro e il luogo dell’Assunzione sul Monte degli Ulivi. Essi furono oggetto di venerazione e meta di pellegrinaggi fin dall’antichità cristiana.