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DESIGN ITALIANO

Alessandro zuin

Created on January 18, 2021

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ITALIANO

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Storia del design italiano

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DEFINIZIONE

MACKINTOSH

STORIA

PROGETTAZIONE

TIPI DI DESIGN

DEFINIZIONE

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Oggetti di uso comune come una sedia, una lampada, un frigorifero sono spesso frutto di un lungo lavoro di progettazione da parte di un designer ("progettista") che cerca una soluzione che garantisca non solo l'efficienza ma anche la piacevolezza all'occhio. Il termine design indica la fase progettuale ma anche il risultato del progetto stesso, ovvero il prodotto finito, ed è oggi per lo più associato a criteri di produzione industriale, capaci di garantire una larga diffusione dell'oggetto. Il termine inglese design, che letteralmente significa "progetto" o "disegno", si riferisce al processo di progettazione di un oggetto qualsiasi: un mobile, una macchina, una caffettiera, un apparecchio elettronico. Il designer, molto spesso un architetto, è infatti colui il quale si occupa di pianificare la realizzazione di un prodotto, studiandone attentamente, attraverso disegni su carta o al computer, attraverso simulazioni e analisi dei materiali, l'efficienza e l'utilità ma anche la gradevolezza delle forme. Il concetto di design è oggi strettamente legato alla produzione industriale, poiché si riferisce il più delle volte a oggetti prodotti in serie grazie a procedimenti meccanici. Quando diciamo che un pezzo d'arredo o un elettrodomestico sono oggetti di design significa che vi abbiamo riconosciuto alcune caratteristiche: che non sono eseguiti a mano ma industrialmente, che sono funzionali, cioè adatti alla finalità per cui sono stati concepiti, e che hanno una forma originale, talvolta fantasiosa, talvolta semplice e priva di decorazioni superflue.

Design è una parola inglese, volendo semplificare si può tradurre con la parola italiana progetto. Progettare deriva dal latino, e significa gettare avanti, quindi potremmo dire che il design è avere consapevolezza del presente e immaginare un futuro in cui realizzare le proprie idee. Il Design è una disciplina in parte tecnica e scientifica, in parte sociologica e umanistica, è anello di congiunzione tra ingegneria e arte, tra invenzione e stile, tra produzione e mercato.

DIVERSI TIPI DI DESIGN

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Negli anni il concetto di design si è molto ampliato. Oggi, infatti, il design si è diffuso in diversi campi come:-graphic design (mondo della grafica)Il graphic designer è colui che crea, manualmente o tramite dei software, il concept visivo necessario per comunicare idee che stimolino, informino o attraggano i consumatori.-car design (mondo dell'automobile)Il design automobilistico è il processo di sviluppo dell'aspetto e, in una certa misura , dell'ergonomia dei veicoli a motore, comprese automobili , motociclette , camion , autobus , pullman e furgoni .-fashion design (mondo dell'abbigliamento)Il fashion design è l' arte di applicare il design , l' estetica , la costruzione di abiti e la bellezza naturale all'abbigliamento e ai suoi accessori . È influenzato da atteggiamenti culturali e sociali ed è variato nel tempo e nel luogo.-furniture design (mondo dell'arredo)Per furniture design si intende un tipo di progettazione dell'arredamento, prevalentemente domestico. ... Il settore ha cominciato a progettare così mobili e complementi d'arredo in materiali riciclabili o comunque rinnovabili inserendoli nel processo di fabbricazione.-exhibition design (mondo dell'allestimento)L'Exhibition Design è quella pratica progettuale che, coinvolgendo luoghi, spazi e architetture, predispone apparati concettuali e apparati fisici (allestimenti e installazioni) volti alla comunicazione intesa nelle sue accezioni più ampie.-color design (mondo del colore)I principi del CMF (acronimo di Colori, Materiali, Finiture) design derivavano da un precedente progetto del 1979 per il marchio automobilistico Lancia, della Fiat, sviluppato dalla Castelli Design. Da subito il CMF design si è affermato sui precedenti modelli di progettazione delle gamme cromatiche, definiti genericamente come Color design, Material design, etc.-web design (mondo del web)Il web designer è colui che progetta e crea le singole pagine web: in generale è il responsabile del funzionamento tecnico del sito, della comunicazione in esso presente, dell'aspetto grafico e del coinvolgimento degli utenti che visitano il sito (user experience)Esistono tre principali tipi di design o progettazione:-il design innovativo che indica la progettazione di un nuovo prodotto. -Il design di adattamento che identifica la revisione di un prodotto esistente. -Design variante che richiama la realizzazione di una combinazione diversa di un prodotto esistente.

INIZIO DEL DESIGN ITALIANO

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La Rivoluzione Industriale in Italia ha inizio con notevole ritardo; è , infatti, solo nell’età Giolittiana (1899-1915) che nella nostra nazione si ha un importante sviluppo dell’industria pesante e in particolare modo dei campi siderurgico e metallurgico. Sono quindi i primi anni del ‘900 che vedono la nascita delle prime grandi aziende come: Pirelli, Ansaldo, Fiat, AlfaRomeo, Olivetti. Il primo incontro con il design nella nostra nazione avviene, grazie al determinante apporto dell’industria pesante, nel campo dei trasporti: ferroviari,aerei e navali. Il passaggio dal legno all’acciaio è stato lungo, ma proprio in questi anni nascono le prime linee ferroviarie e i primi cantieri navali che fanno uso dell’acciaio. Una scossa nell’ambito della ricerca e della sperimentazione è dato dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Prodotti caratteristici della Grande Guerra sono stati gli aerei, di ricognizione o bombardieri Inizialmente il materiale impiegato per la loro costruzione era il legno ed erano concepiti come “barche con le ali” poiché si credeva agli idrovolanti piuttosto che agli aerei. Da ricordare sono i progetti di Caproni (prodotti dalla Piaggio) che si basano su una costruzione modulare per la quale all’aggiunta di ogni cellula (una doppia ala e la relativa carlinga) doveva corrispondere l’aggiunta di un motore. Finita la guerra ci si troverà davanti al problema di convertire la produzione degli aerei da bellica a civile e in questo avrà molta importanza la comunicazione, la pubblicità che ne verrà fatta, molto spesso legata a manifestazioni sportive. L’aereo non più in legno ma in metallo nasce in Italia nel 1933 per merito dell’ingegner Gabrielli che aveva avuto contatti con l’industria tedesca. Ci si inizia a rendere conto del fatto che per poter viaggiare più a lungo c’è bisogno di avere più spazio e più leggerezza e queste richieste possono essere soddisfatte dall’impiego dei metalli anziché del legno. Nel 1933 viene bandito un concorso per la realizzazione del modello Savoia Marchetti S55 in versione metallica. Sarà la Piaggio con Gabrielli a produrlo giungendo ad una grande svolta in campo aeronautico: da quel momento verrà abbandonato l’impiego del legno nella produzione aerea.

STORIA DEL DESIGN E PROTAGONISTI

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Nel 1922 nacque il movimento artistico Novecento, formatosi intorno al salotto di Margherita Sarfatti. Questo movimento artistico riguardava principalmente la pittura, ma ben presto andò ad influenzare la progettazione d'interni e di pezzi d'arredo. Tra gli esponenti di questa corrente troviamo gli architetti Giò Ponti, Giovanni Muzio, Giuseppe De Finetti, Alberto Alpago Novello, i pittori Mario Sironi, Achille Funi, Leonardo Dudreville, Anselmo Bucci, Gian Emilio Malerba, Pietro Marussing e Ubaldo Oppi e lo scrittore Massimo Bontempelli. Nel breve romanzo di Bontempelli 522. Racconto di una giornata del 1926, l'automobile (la Fiat 522) diventa soggetto letterario e, oltre che simbolo della nuova moderntà industriale. Ad uno degli architetti qui sopra citati, Giò Ponti, in collaborazione con Emilio Lancia, si deve il progetto di arredi Domus Nova (1928-29) pensato per il grande magazzino La Rinascente di Milano, con l'intento mi rinnovare l'immagine dell'arredo e dei complementi per la casa medio-borghese. Nel 1929 la produzione industriale registrò un incremento del 50% rispetto ai dati del 1922. In questo contesto nascono iniziative per promuovere il disegno del mobile della casa, tra le quali la Biennale delle arti decorative promossa da Guido Marangoni del 1923 presso la Villa Reale di Monza. Fino alla fine degli anni venti, la FIAT riesce a produrre 36000 unità all'anno, utilizzando come modello di produzione quello americano del taylorismo. Questo modello di ispirazione si concretizzò con la Fiat 500 Zero A (1934), meglio conosciuta come Topolino, di Dante Giacosa. È invece di due anni prima la Fiat 508 Balilla, auto di media cilindrata che contribuì alla diffusione di massa dell'automobile in Italia. Tra i principali esempi di disegno industriale fu l'addizionatrice Summa del pittore Marcello Nizzoli. FIAT e Olivetti rappresentano dunque due riferimenti fondamentali nella storia del nascente design industriale italiano. Nel 1946 la Triennale di Milano organizzò la mostra RIMA (Riunione italiana per le mostre di arredamento), dove giovani architetti impegnati nella progettazione di singoli arredi o alloggi tipo furono invitati a partecipare: si trattava del BBPR, e degli architetti Ignazio Gardella, Carlo De Carli, Vico Magistretti e Gabriele Mucchi, che proposero un repertorio di arredi producibili in serie e pensati per case minime con spazi sfruttati in modo razionale. Il 1947 è la consacrazione internazionale del design italiano con la VIII Triennale di Milano.

STORIA DEL DESIGN ITALIANO

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Il made in Italy comincia a conoscere il suo successo a livello internazionale. Viene però brevettata due anni prima, nel 1946, la Vespa V98 farobasso della Piaggio, dell'ingegnere elicotterista Corradino D'Ascanio, che sancisce l'inizio del successo dello scooter, un nuovo mezzo di trasporto per gli spostamenti di breve/media distanza. È invece del 1947 la sua eterna rivale, ovvero la Lambretta della Innocenti, disegnata da Cesare Pallavicino e Pierluigi Torre. Restando nel mondo dei mezzi di trasporto per il corto raggio, vanno necessariamente citati il Garelli Mosquito, un piccolo propulsore da applicare alla bicicletta, e la microvettura a tre ruote Isetta di Ermenegildo Preti, prodotta dalla Iso Rivolta nel 1953. Rimanendo nel campo del design ferroviario, l’ETR 300, meglio noto come Settebello (di Giulio Minoletti e prodotto dalla Breda a partire dal 1949), diventa il modello di punta delle Ferrovie dello Stato. Si arriva quindi ai veicoli per i viaggi aerei. Nel 1960 Ignazio Gardella progetta la prima classe dei nuovi DC10 Alitalia, pensata come accogliente salotto per la classe borghese, con tavolino centrale e poltrone in pelle e boiserie in legno con quadri e litografie alternate alla grafica di servizio. Per quanto riguarda, invece, il trasporto navale, Salvatore Fiume disegna, nel 1953, le prospettive rinascimentali della sala soggiorno del transatlantico Andrea Doria (affondato il 26 luglio 1956), caratterizzato anche dal banco bar di Lucio Fontana. Invece, Vincenzo Monaco e Amedeo Luccichenti lavorano in chiave contemporanea sui grandi spazi della Leonardo da Vinci (1958-59). Gli anni cinquanta segnano anche la crescita del numero degli elettrodomestici nelle case italiane: le lavatrici passano da 72000 unità nel 1957 a 262000 nel 1961, i frigoriferi passano dai 18500 del 1951 ai 370000 del 1957, fino ad arrivare ai 1529000 pezzi negli anni sessanta. Visti questi incrementi di produzione, diventa emblematico il problema della forma anche nei settori tecnologici, e non più solo nell'arredo. Questo è documentato, per esempio, dalla produzione Olivetti per macchine da scrivere e calcolo, strettamente legata al nome di Marcello Nizzoli, che già dal 1935 aveva iniziato una collaborazione con questa azienda. È infatti di Nizzoli la macchina da calcolo elettrica Divisumma.

STORIA DEL DESIGN ITALIANO

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La stagione del design del televisore è inaugurata da Pierluigi Spadolini con il suo Movision disegnato nel 1954 per RadioMarelli. Spadolini è poi seguito da Franco Albini e Franca Helg che nel modello Orion a 23 pollici per Brionvega del 1961 progettano uno schermo su basamento metallico in grado di trasformare l'immagine in soluzione sospesa, come un oggetto levitante a forte caratteristica espressiva. Sempre per la Brionvega, Marco Zanuso disegna il modello potatile Doney con plastica trasparente che avvolge la parte tecnologica dell'apparecchio (soluzione che verrà ripresa nel 1998 dal britannico Jonathan Ive per l’iMac della Apple. In seguito aspirapolveri e nuovi modelli di macchine per il caffé che ha enfatizzato il rito del caffè nei bar italiani. Gli anni sessanta sono, tra le altre cose, gli anni che vedono la realizzazione di importanti opere architettoniche nel nord Italia: la Torre Velasca a Milano Ernesto Nathan Rogers e Enrico Peressutti, la casa alle Zattere a Venezia di Ignazio Gardella, il Museo del tesoro della cattedrale di San Lorenzo a Genova di Franco Albini, la Bottega di Erasmo a Torino di Roberto Gabetti e Amaro Isola sono solo alcuni esempi. Nel 1968 Piero Gatti, Cesare Paolini, Franco Teodoro disegnano Sacco, esposto nelle collezioni permanenti dei più importanti musei di arte contemporanea nel mondo. Nel 1972 Emilio Ambasz organizza al MoMA di New York la mostra Italy: The New Domestic Landscape. Achievements and Problems of Italian Design, dove vengono esposti arredi, televisori, radio, giradischi e lampade. Ma la mostra del MoMA segna la fine del design italiano policentrico, che andrà invece ad affermare il suo primato nell'arredo andando ad identificarsi, negli anni successivi, con il forniture italian design. Parlando del design italiano, è impossibile non parlare di Milano e della Brianza (storica culla della produzione del furnishing design made in Italy). In questa zona nascono importanti fondi private equity come Charme (fondato da Luca Cordero di Montezemolo, con il quale ha potuto acquisire l'azienda di arredamento Poltrona Frau) e Opera del gruppo Bulgari.Parlando di design a Milano, non si può evitare di parlare del campo della moda, che vede per l'appunto Milano (seguita da Roma e, in minor misura, Firenze) come una delle sue capitali. E sono proprio alcuni stilisti che hanno scelto il capoluogo lombardo come sede delle loro aziende ad essersi lanciati anche nel settore del design dell'arredo. Per esempio, Nino Cerruti ha acquisito e gestito un'azienda di primo piano nel furniture design made in Italy e Giorgio Armani ha dedicato un'intera collezione di arredi e accessori al settore della casa, mentre sono disegnati dallo stesso stilista anche gli interni del Burj Khalifa, grattacielo costruito tra il 2008 e il 2010 a Dubai.

COME SI PROGETTA?

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Esistono tre tipi di progettazione: -Progettazione innovativa. Consiste nello sviluppo di un prodotto nuovo; -Progettazione di adattamento. È l'adattamento o la revisione di un prodotto già esistente; -Progettazione variante. Prevede di realizzare le più diverse combinazioni di uno stesso prodotto, già esistente. Riassumendo quindi le fasi di progettazione sono: -analisi delle specifiche; -studio di fattibilità; -progettazione logico-funzionale; -dimensionamento; -testing o collaudo. In altri casi si individua la sequenza di: -progettazione preliminare; -progettazione definitiva; -progettazione esecutiva.

Parametri della progettazione: -specifiche tecniche, cioè il tipo di sistema da realizzare; -efficienza; -costi; -affidabilità; -sicurezza; -tempi di realizzazione; -tempo di vita operativa previsto.

CHARLES RENNIE MACKINTOSH

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Charles Rennie Mackintosh nacque a Glasgow nel 1868 e morì a Londra il 10 dicembre 1928. La sua personalità è tra quelle che caratterizzano l’epoca immediatamente precedente il Movimento Moderno. Al suo nome è legato principalmente il progetto della Scuola d’Arte di Glasgow. Egli fu l’animatore e l’esponente più autorevole del gruppo conosciuto come “La Scuola di Glasgow” e si distinse soprattutto per aver recuperato i valori più autentici del vernacolo scozzese e del gusto neogotico. Il gruppo, denominato anche la “Scuola degli Spettri”, ebbe risonanza in tutta Europa: a Liegi nel 1895, a Londra nel 1896, a Vienna nel 1900, a Torino nel 1902, a Mosca nel 1903, a Budapest e in altre importanti città europee. Tra le opere di maggior interesse, oltre alla Scuola d’Arte di Glasgow, sono da ricordare: la casa “Windyhill” a Kilmacolm (1900), la “Hill House” a Helensburgh (1902-3), la sistemazione della casa di Derngate, Northampton (1916-20), e allestimenti delle Case da Tè a Glasgow per conto di Miss Cranston. Tra gli arredi delle sue decorazioni d’interni è soprattutto la sedia, oggetto di attenzione nel programma produttivo della collezione “Cassina I Maestri”, a rappresentare il nodo dove maggiormente si coordina l’azione spaziale. In essa si conclude sempre il governo della composizione, talvolta articolata mediante forme fluenti e delicate, talaltra con forme rigorosamente geometriche.

OPERE DI MACKINTOSH

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Questa poltrona-tronetto è una riedizione del modello che l’architetto scozzese donò nel 1904 al locale “Willow Tea Room”di Glasgow, sua città natale. La spalliera alta e semicircolare aveva la funzione di divisorio tra l’anticamera e la sala posteriore. Lo schienale avvolge il sedile raffigurando perfettamente lo stile geometrico e floreale di Mackintosh. La realizzazione di questa seduta coniuga la tecnologia avanzata e l’alta ebanisteria di Cassina, particolarmente riconoscibile nella precisione artigianale con cui vengono assemblati i componenti per creare la struttura leggera e raffinata.

Una sedia iconica che riflette appieno lo stile del maestro e la sua inclinazione ad abbracciare le più complesse sfide produttive. Il pezzo nasce come complemento d’arredo per uno dei maggiori progetti realizzati da Mackintosh, la Hill House in Scozia, da cui prende il nome. La forma lineare e geometrica rievoca i tratti minimali e il grafismo astratto del design giapponese, integrando valori simbolici e figurativi nella personalità scenica dell’oggetto. Per molti non solo una sedia ma un autentico trattato di articolazione spaziale, dove lo schienale alto è definito dalla successione di linee verticali che culminano in un graticcio di ritti e pioli, con sezioni al limite della resistenza materica. Cassina la riedita grazie alla straordinaria maestria degli ebanisti di Meda, offrendola nella versione in frassino tinto nero con sedile in velluto.

Tavolo ampliabile, esempio di perfetto equilibrio tra classico e contemporaneo, che Charles Rennie Mackintosh progettò nel 1905. L’unicità della struttura in ciliegio naturale deriva dal sistema di apertura sotto il piano, che consente di estendere il tavolo con facilità grazie ad una tavoletta collocata al centro del lato più lungo. Sollevando il piano superiore si possono così estrarre una o entrambe le prolunghe sottostanti per estendere la superficie di appoggio.