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La cattività Avignonese

saratorre2004

Created on January 18, 2021

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Transcript

Cattività avignonese

Sara Torregrossa

Indice

5. La fioritura culturale di Avignone

1. Cos'è?

2. Lo sdegno degli intelletuali

6. Thanks

3. Prigionia o trasferimento intenzionale?

4. La Chiesa ripensa a se stessa

Cos'è la cattività avignonese?

CON La Cattività avignonese si indica il trasferimento del papato da Roma ad Avignone dal 1309 al 1377

Lo sdegno degli intellettuali

Lo spostamento della sede papale ad Avignone fu vissuto come un trauma per gli intellettuali italiani come:

  • Dante alighieri
  • Francesco Petrarca
  • Santa Caterina da Siena

Dante Alighieri

Dante risentì di questo spostamento. Questo risentimento viene espresso negli ultimi canti del Purgatorio della sua opera più famosa "La divina commedia". Qui Dante assiste ad una processione allegorica che rappresenta la storia della Chiesa. La chiesa viene rappresentata come un carro trainato da un Grifone che rappresenta Cristo. Durante la sfilata però il carro subisce un attacco da un'aquila che rappresenta l'Impero, da una volpe che rappresenta le eresie e da un drago che rappresenta lo scisma. Sui suoi resti si siede una prostituta che rappresenta la curia papale.

Compare successivamente un gigante che rappresenta il re di Francia che amoreggia con la prostituta che poi picchia e la rapisce portandola in un bosco, cioè ad Avignone. Anche nell'Epistola XI Dante ritorna sul tema. Qui, secondo l'autore è necessario riportare il Papa a Roma, l'unica sede che Dio ha voluto sia per la Chiesa che per l'Impero.

Francesco Petrarca

Petrarca, nel Canzoniere, dedica 3 sonetti di invettiva contro la Curia di Avignone. Nei sonetti aggredisce la città, la descrive come culla di ogni vizio, corruzione e peccato, paragonandola a Babilonia. Grazie a lui che si è attribuito il termine "cattività" nel periodo Avignonese. Tornò sull'argomento nella sua corrispondenza privata: nelle diciannove epistole.

Santa Caterina da Siena

Santa Caterina da Siena fu scelta da Firenze come ambasciatrice ad Avignone presso Papa Gregorio XI che aveva minacciato la città di scomunica per la sua politica antipapale. Caterina riuscì a convincere il Papa a tornare a Roma e il 17 gennaio 1377 il Papato tornò momentaneamente nella capitale. Ma non durò tanto, infatti ebbe inizio lo scisma d'Occidente, contro il quale ella si batté con tutte le sue forze.

Prigionia o trasferimento intenzionale?

Tradizionalmente il periodo avignonese viene rappresentato come un'epoca buia, di asservimento della Chiesa alla monarchia di Francia, di debolezza politica e spirituale.In realtà questo giudizio oggi è stato ridimensionato. Di recente alcuni studiosi hanno dimostrato come la Chiesa in questo periodo non fu una prigioniera, bensì fu attiva e intraprendente, decisa ad affermare la monarchia pontificia. Inoltre, bisogna considerare che il trasferimento del Papa non era una cosa insolita, poiché la Curia pontificia nel Medioevo era itinerante. Quando si trasferì ad Avignone la lontananza da Roma non fu mai pensata come definitiva

La Chiesa ripensa a se stessa

Durante il soggiorno ad Avignone la Chiesa ripensò a se stessa come monarchia, si ricostruì su una struttura più salda e riorganizzò il governo sul territorio. Liberi dai condizionamenti dei nobili e dei giochi di potere tra famiglie, i prelati furono veri uomini di Chiesa e si adoperarono per migliorarne la compattezza organizzativa. Si dedicarono agli affari della Chiesa costruendo un efficace apparato burocratico e riorganizzando il sistema fiscale, che consentì un cospicuo afflusso di denaro

La fioritura culturale di Avignone

Palazzo dei papi

Questo palazzo venne ricostruito nel 1336 come Palazzo dei papi ed è indice della grande attenzione che il papato dedicò alla cultura. La Corte papale diventerà punto di incontro di artisti, teologi, filosofi, giuristi e letterati.

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