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Ungaretti
Marilisa De Fiori
Created on January 13, 2021
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Transcript
UNA VITA DA LETTORI
Giovedi, 14/01/2021
#48
Testo poetico e letteraturaProfessoressa M. Mancino
Marilisa De Fiori 2^F - a.s. 2020/2021
G. Ungaretti
Nel 1921 rientra in Italia e aderisce al partito fascista fondato da Mussolini. Nel '33 pubblica Sentimento del tempo e nel '36 si trasferisce in Brasile per insegnare letteratura italiana. Ritorna nella penisola solo dopo la morte del figlio. Al seguire della WWII pubblica altre raccolte fino a quanto nel '69 esce la sua intera produzione Vita di un uomo: tutte le poesie.
Giuseppe Ungaretti nasce nel 1888 in Egitto da genitori lucchesi. Nel 1912 si trasferisce in Francia per studiare filosofia. Durante la WWI si schiera dalla parte degli interventisti. Si arruola come volontario vivendo la tragica esperienza della guerra in trincea: testimoni le liriche Il porto sepolto (1916). Nel 1923 pubblica la raccolta Allegria di naufragi che, insieme alla precedente, confluisce nell'Allegria (1931).
" non sono mai stato tanto attaccato alla vita." - Veglia
" la morte si sconta vivendo. " - Sono una creatura
Allegria di naufragi
"L'Allegria di naufragi" è la raccolta di poesie più conosciuta e nota di Giuseppe Ungaretti e viene pubblicata nel 1919. In essa, il poeta sviluppa il nucleo originario dei testi pubblicati ne Il porto sepolto nel 1916, in una rarissima edizione di sole ottanta copie. Ulteriori modifiche ci sono nell’edizione del 1931, il cui titolo è solo L’Allegria: da questo momento Ungaretti non smette mai di rimaneggiare e modificare il volume fino ad arrivare alla versione del 1969, anno precedente alla sua morte. A causa della sua ampiezza L'Allegria è un'opera abbastanza varia a livello tematico. Riunisce al suo interno versi legati all'esperienza diretta della Prima Guerra Mondiale a poesie che ricordano alcuni momenti della vita privata dell'autore. Il titolo dell'opera esprime la gioia che l'animo umano prova nell'attimo in cui si rende conto di aver scongiurato la morte, drammaticamente contrapposto al dolore per essere uno dei pochi sopravvissuti al "naufragio": questo sentimento si esprime con particolare intensità durante il periodo al fronte.
Il contenuto
Una delle caratteristiche della poesia ungarettiana è quella del vitalismo, dell’ansia di vita che si manifesta anche e soprattutto nelle condizioni più difficili ed estreme, quali una notte in trincea accanto al cadavere di un compagno (come in Veglia), la percezione della precarietà della vita (si veda la celebre Fratelli) o il dolore indicibile per i lutti della guerra (San Martino del Carso). Altrove, emerge la riflessione su di sé e sul senso della propria esistenza (come ne I fiumi), la malinconia dei pochi istanti di pace (come in Stasera) o la riflessione sulla morte (Sono una creatura). L’Allegria obbedisce così ad un proposito di poetica molto importante per Ungaretti: la ricerca, anche attraverso il dolore, del nucleo originario e assoluto dell’identità umana, attraverso cui riscoprire e ricostruire una fratellanza al di là della sofferenza.
"Girovago" di Giuseppe Ungaretti
il testo
Campo di Mailly maggio 1913 1. In nessuna 2. parte 3. di terra 4. mi posso 5. accasare 6. A ogni 7. nuovo 8. clima 9. che incontro 10. mi trovo 11. languente 12. che 13. una volta 14. già gli ero stato 15. assuefatto
16. E me ne stacco sempre 17. straniero 18. Nascendo 19. tornato da epoche troppo 20. vissute 21. Godere un solo 22. minuto di vita 23. iniziale 24. Cerco un paese 25. Innocente
"Girovago" di Giuseppe Ungaretti
parafrasi
commento
In nessun luogo della terra mi posso accasare, a ogni nuovo clima che incontro mi sento sempre più indebolito perché già una volta mi ero assuefatto ad esso, e me ne distacco sempre, da straniero, rinascendo da epoche troppo vissute. Vorrei poter godere di un solo minuto di vita iniziale, cerco un paese innocente.
Il titolo della lirica in questione fa rapporto alla condizione esistenziale del poeta il quale ha difficoltà nel trovare un punto di riferimento e perciò un luogo protetto in cui ripararsi. Affiora il senso di estraneità provato dall’autore verso le cose, la ricerca della propria identità e viene resa riconoscibile l’impossibilità di una rinascita e del ritrovamento del proprio io da parte del protagonista. Inoltre, la parola straniero viene isolata (al verso 17), sottolineando la sensazione di estraneità percepita dal poeta. Verso il dodicesimo e il sedicesimo verso viene messa in evidenza la difficoltà della ricerca di un posto in cui mettere radici. Ungaretti espone, pertanto, il suo sogno di poter vivere anche solo per un momento il ritorno alla genuinità delle origini e quindi dell’infanzia.
Qualcosa in più
La lirica appartiene alla sezione de L’Allegria (nonostante la maggior parte delle liriche contenute nella raccolta facciano riferimento alla guerra e alla morte, il titolo proviene dal sentimento scaturito nell'uomo quand'egli si accorge di essere scampato alla morte) intitolata Girovago. La prima guerra mondiale è fonte di grande illuminazione per Ungaretti, il quale stende in trincea diverse poesie nella raccolta Il porto sepolto: il diario dal fronte. Elemento fondamentale quando si prende in esame L’Allegria è il linguaggio di Ungaretti. Egli blocca i contatti con le regole della grande tradizione letteraria italiana per divenire essenziale andando alla ricerca della parola perfetta e precisa. Ungaretti si accomoda alla situazione di guerra e alla ricerca di nuovi idiomi. Oltre alla breve durata dei componimenti (come Mattina di soli due versi), si nota dunque una forte contrazione del lessico ma un ampiamento del significato “sentimentale”.
Grazie per l'attenzione!