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Le divinità greche 3.2
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Created on January 9, 2021
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Transcript
Le divinità
Le Divinità Greche
Albero genealogico
Dea del matrimonio della fedeltà coniugale e del parto
Dea greca sposa di Zeus e figlia di Crono e Rea. Era la dea della condizione matrimoniale della donna; a ciò si riferiscono i miti che alludono alla negatività del suo periodo prematrimoniale, in cui la dea è esposta alle aggressioni di esseri selvaggi e violenti. Ma le nozze con Zeus la salvano e la rendono “perfetta”, senza poter essere più offesa impunemente. La sposa divina era “fedele” e odiava e puniva l'infedeltà coniugale: a questo alludono i miti sulla sua gelosia e sulle persecuzioni da lei inflitte alle amanti di Zeus. Alla dea furono dedicati famosi santuari e templi in Grecia.
Era
Zeus per i romani Giove, padre di tutti gli dei, dio del cielo e del tuono, nella maggior parte delle leggende o miti era sposato con Era. Nato da Cronos, dio supremo dell’Olimpo, fu sottratto dalla madre Rea al padre. Da unioni diverse ebbe molti figli, tra cui Atena, Artemide, Apollo, Efesto, le Muse, le Gracie, Ermes, Ares, Eros, Tantalo, Perseo, Minosse, Dioniso, Eracle, Persefone e le Ore.
Padre di tutti gli dei e dio del cielo e del tuono
Zeus
Atena,per i romani Minerva, figlia di Zeus e di Metis, è nata armata dal cervello di Zeus spaccato con un'accetta da Efesto dopo che Zeus aveva inghiottito la prima moglie Metis. Atena oltre che dea guerriera è anche la dea della ragione, della arti, della letteratura e della filosofia, del commercio e dell'industria.
Dea della sapienza delle arti e della guerra
Atena
Efesto, per i romani Vulcano, è il dio del fuoco, delle fucine, dell'ingegneria, della scultura e della metallurgia. Era adorato in tutte le città della Grecia in cui si trovassero attività artigianali, specialmente ad Atene . Nell'Iliade, Omero racconta di come Efesto fosse brutto e di cattivo carattere, ma con una grande forza nei muscoli delle braccia e delle spalle, per cui tutto ciò che faceva era di un'impareggiabile perfezione. La sua grande fucina si trova nelle viscere dell'Etna,dove lavora insieme ai suoi ciclopi. Qui i colpi delle loro incudini e il loro ansimare fa brontolare i vulcani della zona e il fuoco della loro fucina arrossa la cima dell'Etna. I suoi simboli sono il martello da fabbro, l'incudine e le tenaglie. In qualche rappresentazione è ritratto con una scure accanto.
Dio del fuoco e dio fabbro
Efesto
Dio del calore solare e della bellezza, quindi delle arti, della musica e della poesia, era colui che conosceva l'avvenire e che purificava. La sua potenza era immensa. Figlio di Zeus e di Latona, aveva come sorella gemella Artemide, proprio come il Sole è fratello della Luna. In quanto dio del Sole, Apollo portava la primavera sulla Terra, facendo sbocciare i fiori; poi, una volta arrivata l’estate, utilizzava i raggi del Sole per far appassire e perire tutto ciò che aveva creato durante la stagione primaverile. Tra i suoi compiti vi era anche quello di annunciare all’umanità il volere di Zeus, dunque il futuro stesso degli esseri umani. Proprio per questo gli venne dedicato il tempio di Delfi, dove Pizia, la sua sacerdotessa, svelava al mondo le sue profezie.
Dio del Sole
Apollo
Ermes, per i romani Mercurio, figlio di Zeus e della ninfa Maia, in origine, fu un dio della natura, specialmente adorato dai pastori, come personificazione del vento e, secondo alcuni, anche del crepuscolo. Tale divinità fu anche adorata dai viaggiatori. Aveva il potere di entrare nell’Ade a portare i messaggi ed uscirne senza alcuna conseguenza. Nell'Olimpo, il messaggero degli dei Ermes veniva rappresentato come un giovane vigoroso e snello e, nelle rappresentazioni più diffuse, appare come un giovane vestito di semplici abiti, in mano stringe il caduceo, attorno al quale si intrecciano due serpenti.
Il Messaggero degli dei
Hermes
Afrodite, per i romani Venere, la dea della bellezza e dell'amore, era, secondo Omero, figlia di Zeus e della ninfa Dione; invece, secondo Esiodo, era nata in primavera dalla spuma del mare fecondata dai genitali di Urano che Cronos aveva scagliato in mare dopo la ribellione contro il padre.
Dea della bellezza e dell'amore
Afrodite
Estia, per i romani Vesta, è la personificazione divina del “focolare”, da cui trae il nome, nella religione dell'antica Grecia. Il focolare, centro della casa, veniva ad assumere, presso i Greci, anche il valore di centro cosmico; inoltre, come luogo di sacrifici, era l'intermediario tra uomini e dei. Estia era la prima figlia di Crono e Rea, sorella di Zeus. Secondo il mito, volle restare vergine nonostante gli dei Posidone e Apollo la chiedessero in sposa. La dea non era caratterizzata da particolari attributi per cui la sua identificazione è apparsa spesso incerta. Era inoltre l'unica divinità che non si spostava mai dall'Olimpo, simboleggiando così la purezza e la stabilità del focolare.
Dea della casa e del focolare
Estia
Artemide, per i romani Diana, è anche la dea delle iniziazioni femminili, protettrice della verginità e della pudicizia. Figlia di Zeus e Latona e sorella gemella di Apollo, è una dei dodici Olimpi. Fu più tardi identificata come la personificazione della Luna crescente, insieme a Selene (la Luna piena) ed Ecate (la Luna calante). Assieme ad Atena ed Estia, era una dea vergine, armata di archi e frecce d'oro, dimorava nei boschi con i suoi affidabili cani da caccia e con uno stuolo di ninfe. Il gruppo di ragazze che la seguono, le Cacciatrici di Artemide, sono immortali, essendo le ancelle della dea.
Dea della caccia
Artemide
Ade,per i romani Plutone, è un personaggio della mitologia greca, figlio di Crono e Rea. E’ il dio dell'Ade, delle ombre e dei morti. divenne signore del mondo sotterraneo dopo aver sconfitto il padre Crono, insieme ai fratelli Zeus e Poseidone. Rapì e sposò Persefone. Viene annoverato saltuariamente fra le divinità olimpiche, nonostante sia contrario alla tradizione canonica. Ade d'altra parte è poco presente nella mitologia, nonostante sia uno degli dei più potenti, essendo essenzialmente legato ai racconti degli eroi.
Dio dell' ade e delle ombre
Ade
Ares, per i romani Marte, era il dio della guerra figlio di Hera e di Zeus. Era la divinità che fomentava gli odi, per poter così provocare le guerre, stragi e distruzioni. Egli era dotato di una grande forza, di un temerario coraggio, armato di una corazza di bronzo, con una lunga lancia capace di trapassare gli scudi più duri e resistenti. Sul campo di battaglia lo seguivano la sorella Eris, la discordia, e i figli: Deimos, lo spavento e Phobos, il terrore (figli dell'amante Afrodite). Dovunque passava, seminava la morte e la rovina infatti anche tra gli dei non era molto amato. Ares era rappresentato come un giovane robusto, con spalle poderose, con un largo petto e lo sguardo sempre severo, con l'elmo sulla testa. La popolarità di Ares nel culto fu scarsa.
Dio della guerra
Ares
Dio del mare
Poseidone, per i romani Nettuno,è il dio del mare, dei terremoti e dei maremoti, era figlio di Crono e Rea, in genere ritenuto il fratello maggiore di Zeus. Come i suoi fratelli e sorelle venne divorato dal padre, che lo rigurgitò quando fu costretto da Zeus. Era l’ultimogenito, che insieme ai fratelli, agli Ecatonchiri, ai Giganti e ai Ciclopi sconfisse Crono e i Titani. Poseidone è in relazione sia con il mare che con i cavalli.
Poseidone
Demetra, per i romani Cerere, è intesa come personificazione della ricchezza del suolo. Ella porta sul capo una corona di spighe, regge in mano una falce o una cornucopia tramite la quale dispensa i frutti della terra. Appartiene alla seconda generazione divina (quella dopo Crono). E' la seconda figlia del dio del tempo e di Rea. Demetra, molto legata a sua figlia Persefone, arrivò a disperare dopo la sua scomparsa; giungendo infine ad invocare l'aiuto di Zeus. Da lui non ricevette alcun aiuto concreto. Per questo motivo Demetra decide di rimanere sulla terra nella speranza del ritorno della figlia. Mentre la dea vaga alla ricerca di sua figlia Proserpina, rapita da Ade, tiene alta una torcia e non manca di servirsi del carro trainato dai serpenti (animali a cui è spesso associata). Il concetto della morte e delle rigenerazioni stagionali è rappresentato da Demetra e da sua figlia, che raffigura la primavera e l'estate ma in generale la giovinezza.
Dea delle messi e della fertilità
Demetra
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