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Raffaello - Autoritratto con un amico

Filippowski #votefilippowski

Created on January 7, 2021

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Transcript

"Autoritratto con un amico"

Raffaello Sanzio

1518-1520, 99x83 cm, Musée du Louvre, Parigi

PROPOSTA MUSICALE

https://soundcloud.com/filippo-vuocolo/pavana-e-gagliarda

01 Vita dell'autore

Le origini

Raffaello nasce a Urbino il 6 aprile 1483 da Magia di Battista Ciarla e dal pittore Giovanni Santi. Sanzio, il cognome col quale è conosciuto, non è altro che una declinazione del cognome paterno, derivata dal latino "Sancti".

02 Vita dell'autore

Il contesto cittadino

Raffaello si forma in un vivace contesto cittadino come quello della Urbino rinascimentale, in cui vengono accolti artisti provenienti da tutta la penisola che il giovane ebbe modo di conoscere.

Palazzo Ducale, Urbino

"A Urbino Raffaello ha imparato la divina proporzione degli ingegni, soprattutto ha imparato il valore della filosofia, della dignità da dare al suo lavoro di pittore"

Carlo Bo (critico letterario)

03 Vita dell'autore

Gli inizi, Firenze e Roma

Raffaello entra in contatto con Perugino, lavora a Città di Castello e a soli quindici anni dimostra piena padronanza nella gestione della bottega paterna. Nel 1504, anno del celebre Sposalizio della Vergine, si trasferisce a Firenze. La vicinanza di Leonardo e Michelangelo è visibile nelle straordinarie opere di devozione privata e nei ritratti per ricchi borghesi.Alla fine del 1508, Giulio II lo chiama a Roma e qui, Raffaello, con una scelta squadra di collaboratori, crea i celeberrimi capolavori fra cui le Stanze e le Logge Vaticane, la Loggia di Psiche a Villa Chigi, nonché cicli di arazzi per papa Leone X.

Lo sposalizio della Vergine, Pinacoteca di Brera, Milano

04 Vita dell'autore

Il periodo romano e la morte

Dopo la morte dell'amico Bramante, nel 1514, il pittore eredita l'incarico di architetto capo per la fabbrica di San Pietro. Con atteggiamento da archeologo, Raffaello si occupa anche degli scavi dell'antica Roma, iniziando a censire il patrimonio sotterrato. Tra le ultime opere, il ritratto della sua amata, la Fornarina, e la Trasfigurazione, una grande pala d'altare terminata dal suo aiuto più fidato, il pittore Giulio Romano (1499-1546). Alla sua morte, come ricorda il Vasari, l'opera fu portata dai suoi allievi davanti al letto. Per suo volere, Raffaello fu sepolto al Pantheon di Roma.

La Fornarina, Gallera Nazionale d'arte antica, Roma

L'OPERA

RAFFAELLO

L'AMICO

Non vi sono dubbi riguardanti l'identificazione della figura con il pittore urbinate, grazie al confronto con altri suoi autoritratti

Più difficoltoso è il riconoscimento dell'amico che, in un primo tempo, si era supposto fosse riconoscibile nel maestro d'armi dell'artista, come avevano fatto ritenere il gesto deciso e la spada in primo piano. Numerose sono le proposte di identificazione degli studiosi : collaboratori del maestro, suoi allievi o altri artisti. Nessuna di queste, tuttavia risulta per il momento convincente

IL DESTINATARIO

È notevole l'effetto di immediatezza con cui l'artista coinvolge lo spettatore nel suo personale dialogo con l'amico che Raffaello sembra rassicurare con la mano appoggiata sulla spalla e con la sua serafica espressione

05 Storia dell'opera

Dal "Re Sole" al Louvre

Il dipinto può vantare una storia alquanto misteriosa: la sua presenza è documentata soltanto agli inizi del Seicento al castello reale di Fontainebleau, in Francia, e in un inventario del 1638 del sovrano Luigi XIV. Si vocifera che fosse già alla corte di Francia ai tempi di Francesco I, il sovrano mecenate di Leonardo, ma non ci sono prove sufficienti a sostegno di questa ipotesi. L'unica certezza è che il dipinto passò dalle collezioni reali francesi fino ad arrivare al Louvre, dove si trova tuttora.

Castello di Fontainebleau, Francia

06 Messaggio e spunti di riflessione

Un amico "guida"

Uno dei particolari sui quali, secondo la mia opinione, dovremmo porre la nostra attenzione è la mano che Raffaello poggia sulla spalla dell'amico: un gesto che trasmette sicurezza e mette in risalto l'amore fraterno tra i due. Un ulteriore spunto di riflessone è dato dallo sguardo sereno e fiducioso del pittore, volto a scacciare le titubanze del compagno. Entrambi questi aspetti evidenziano alcune caratteristiche di un amico "ideale", una figura sempre pronta ad indicare la strada giusta, a fornire i propri consigli, a confortare e sostenere l'altro nei momenti difficili. Proprio per questo dovremmo mettere in secondo piano l'identità dell'amico per focalizzarci sul significato di un'opera apparentemente semplice da leggere, ma in realtà intessuta di contenuti.

Particolari, lo sguardo e la mano

AUTORITRATTO CON UN AMICO di RAPHAEL VRBINAS

- MUSICA: Pavana et Gagliarda - Gruppo Musica Insieme

- TESTI (Biografia e storia dell'opera): "RAFFAELLO", Rizzoli, Schira, Corriere della Sera "RAFFAELLO SANZIO (1483-1520)", Rai Cultura,https://www.raicultura.it/webdoc/raffaello/index.html#introduzione

PHILIPPUS VUOCOLUS - II C