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Iliade e divinità greche

Simone Orlandi

Created on January 2, 2021

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Transcript

L'ILIADE E le DIVINITa' GRECHE

Simone Orlandi 1C

INDICE

1) La struttura2) L'argomento: la guerra di Troia nella storia e nella mitologia

3) I temi e gli episodi principali4) I personaggi

la struttura

La sTRUTTURA

L'Iliade è un poema greco, suddiviso in ben 24 libri.E' stato scritto da Omero, personaggio avvolto nel mistero. Non si sa molto di lui e, per questo, gli studiosi parlano di "questione omerica". L'ILiade tratta gli ultimi 50 giorni del decimo anno della guerra di Troia, tra Greci e Troiani.

la fabula e l'intreccio

La vicenda segue un ordine cronologico. Fabula e intreccio quindi combaciano poichè non sono presenti salti temporali (flash back o flash forward).Per quanto riguarda il ritmo è molto vario: alcuni episodi sono molto veloci e incalzanti (i duelli), altri sono più lenti e descrittivi (dialoghi)

il tempo

La storia è collocata alla fine del decimo anno della guerra di Troia dallla pestilenza scatenata da Apollo fino alla morte di Ettore e i suoi funerali.

lo spazio

Lo spazio geografico in cui si svolgono gli eventi è descritto sommariamente ed è secondario agli eventi. Si parla della città di Troia ed in particolare delle sue mura poderose. Le descrizioni sono breve e stilizzate.

lo stile

Il poema ha varie caratteristiche:

  • La ripetitività: versi, duelli e situazioni tipiche si ripetono più volte. Questo è dovuto all'origine orale del racconto: ripetere più volte lo stesso evento, aiutava l'aedo a raccontare le vicende
  • Le silimitudini: nell'Iliade le similitudini vengono usate per far comprendere meglio i sentimenti dei personaggi e le situazioni.

la voce narrante

Il narratore è esterno: le vicende sono raccontate in terza persona. Il narratore conosce il passato, il futuro e il destino dei protagonisti

l'ARGOMENTOLA GUERRA DI TROIA

la trama

In seguito al giudizio di Paride, secondo la mitologia greca, iniziò la lungua guerra di Troia, (questo dato coincide con la storia reale della guerra). In questi anni, i Greci avevano tentato piu' volte di espugnare la città, senza mai riuscirci. Stanchi e provati dalla guerra, nel decimo anno tentarono l'assedio. Quando Achille, asso nella manica dell'esercito greco perché semi immortale, decide di non prendere piu' parte alla guerra a causa di una discussione . La sua ira funesta produrrà morti e pestilenze, nonché la morte del suo migliore amico Patroclo, per vendicare il quale deciderà poi di scendere nuovamente in battaglia. Il poema si chiude con lo scontro finale tra Ettore, figlio del re Priamo e Achille, scontro che vedrà la vittoria di quest'ultimo.

la guerra di troia nella storia

Intorno al 1200 a.C iniziò una guerra tra Troiani e Greci per avere il controllo sullo stretto dei Dardanelli: era ambito da tutti e due gli schieramenti essendo molto importante per il commercio. Lo stretto infatti metteva in comunicazione il Mediterraneo al Mar Nero.Questa guerra durò 10 anni. Troia cadde definitivamente quando i Greci, dopo aver perso molti uomini, utilizzarano la tecnica dell'assedio: i Greci accerchiarono la città di Troia senza mai effettuare un attacco, attendendo che la città si arrendesse per esaurimento dei cittadini o per malattie. Era una tecnica di guerra più lenta, ma permetteva di risparmiare soldati.

La guerra di troia nella mitologia: il giudizio di paride

La guerra di Troia, secondo la mitologia greca, è generata, come già detto, dal giudizio di Paride. Vediamolo..

L'antefattto: IL GIUDIZIO DI PARIDE

Tutto iniziò alle nozze dei futuri genitori di Achille, Peleo, re dei Mirmidoni, e la ninfa Teti (i futuri genitori di Achille). Alla cerimonia furono invitati tutti gli dei tranne la dea della discordia, Eris. Questa, indignata, si presentò ugualmente alla festa, portando con sé una splendida mela d’oro, che la dea lanciò in mezzo alla sala, dicendo che quello era il dono per la più bella di tutte le dee. Atena (dea della guerra e della sapienza), Era (moglie di Zeus) e Afrodite (dea dell’amore e della bellezza) incominciarono a reclamare il pomo per sé, rivendicando il primato della propria bellezza. Per risolvere la disputa Zeus ordinò di affidarsi al giudizio del più bello tra i mortali: Paride, figlio del re di Troia, Priamo.

Ciascuna delle tre dee tentò di corrompere Paride:, Era gli promise di farlo diventare l’uomo più potente della Terra; Atena di concedergli il dono della sapienza e del successo; Afrodite gli fece la promessa che gli avrebbe dato in sposa Elena, la donna più bella del mondo. Paride, preferendo quest’ultimo dono, assegnò la mela e il primato della bellezza alla dea Afrodite. Paride scelse di premiare Afrodite e di ottenere l'amore di Elena, moglie di Menelao, portandola con sé a Troia. Da questo episodio, secondo la mitologia greca, nacque la guerra di Troia, voluta da Menelao per riavere la propria moglie.

i temi e gli episodi principali

i temi

  • L'IRA DI ACHILLE
  • LA PESTILENZA
  • LA MORTE DI PATROCLO
  • L'UMANITA' DI ETTORE
  • LA MORTE DI ETTORE

LA PESTILENZA E L'IRA DI ACHILLE

Durante gli ultimi 50 giorni di guerra, nell'accampamento greco si scatenò una pestilenza generata da Apollo per punire Achille perchè non volle restituitre Criseide figlia del sacerdote di Apollo Crise. Questa pestilenza generò tantissimi morti e permise ai troiani di guadagnare vittore su vittorie. Achille, per non avere altri morti, fu quindi costretto a restituire la donna ma in cambio volle prendersi Briseide ( schiava di Agamennone)

L'ira di Achille è quindi il motore dell'intero poema. E' l'evento che genera tutta la vicenda. Achille, sebbene sia semidio, si dimostra un personaggio capriccioso, infantile, che non vuole rinunciare a nulla, nenanche per salvare i suoi compagni. E' pronto a far rischiare la vita al migliore amico, pur di ottenere quello che vuole. Solo quando Patroclo morirà per causa sua, Achille tornerà in battaglia.

la morte di patroclo

Patroclo era il migliore amico di Achille. Quando capì che il suo amico, per capriccio, stava causando la morte di molti greci, non esitò a sacrificarsi per il bene della Grecia. Indossò l'armatura dorata e si fece scambiare per lui, tentando di intimorire i Troiani con l'inganno. Purtroppo gli dei favorevoli ai Troiani fecero sclacciare la sua armatura ed Ettore lo uccise sotto le mura di Troia. Poco prima di morire, annunciò ad Ettore che da lì a poco sarebbe stato lui ad essere ucciso, per mano di Achille.

L'IRA DI ACHILLE E LA MORTE DI ETTORE

Quando Achille scoprì che Patroclo era stato scambiato per lui ed ucciso da Ettore, sentendosi responsabile, si infuriò. Si fece fabbricare una nuova armatura da Efesto e scese in battaglia. Lottò fin quando non incontrò, sotto le mura di Troia, Ettore. Ad assistere alla scena, dalle mura, anche i genitori, i re di Troia.Il duello fu spietato ed Ettore venne ucciso. Non soddisfatto, Achille decise di infierire sul suo cadavere, con l'obiettivo di punire anche Priamo che aveva assistito alla morte del figlio dall'alto delle mura: prima trascino il suo corpo nella polvere per tre volte intorno alle mura di Troia, poi farà dilaniare il cadavere legandone le caviglie a due cavalli spinti in direzione opposta. Priamo assistette a tutto questo con l'animo distrutto e implorò, umiliandosi, la restituzione del cadavere del figlio, per fare un degno funerale. L'Iliade si conclude quindi con i funerali del principe di Troia, Ettore

L'umanita' di ettore

Ettore è il vero eroe dell'opera. Nonostante sia figlio del re e possa non andare in guerra., è pronto a sacrificarsi e a rischiare la vita per la sua città.Sua moglie Andromaca non vuole lasciarlo andare: sa che Achille lo ucciderà e lei, che ha già visto morire i suoi genitori e i suoi fratelli, resterà sola. A nulla serve l'appello a non lasciare anche il loro figlio Astianatte, nato da poco: Ettore vuole andare in guerra. E' coraggioso, generoso e rispettoso dei valori della famiglia e della patria.

ipersonaggi

I personaggi

Possiamo dividere i personaggi dell'Iliade in tre grandi categorie:1) Gli eroi: siano essi greci o troiani sono persone dotate di forza e di bellezza. Tra gli eroi più importanti, ricordiamo Achille, semidio, forte ma capriccioso, ed Ettore, vero modello umano, generoso e rispettoso dei valori della famiglia e della patria. 2) Gli antieroi: A differenza degli eroi loro sono brutti e sprovveduti e sono incapaci nel riconoscere i propri limiti. E' il caso di Tersite, il più brutto e pauroso tra i combattenti greci. 3) Gli dèi: hanno un ruolo fondamentale e intervengono sempre in aiuto di degli uomini da loro protetti. Sono coloro che decidono le sorti della guerra e delle persone.

GLI DEI: CARATTERISTICHE GENERALI

Le divinità nei poemi epici hanno un ruolo fondamentale. Hanno le seguenti caratteristiche:

  • Antropomorfismo: Il loro aspetto esteriore è molto simile a quello di uomini e donne ma le loro qualità di bellezza, di forza e di inteligenza sono superiori
  • Immortalità: Gli dèi nascono e crescono e, una volta raggiunta la maturazione, diventano immortali
  • Relativismo etico: gli dèi hanno vizi, virtù come gli esseri umani, ma non sono mai giudicati per questo. Le loro azioni, che siano buone o cattive, non vengono mai discusse o giudicate, ma solo accettate, a differenza delle azioni compiute dagli uomini.

  • Poteri straordinari ma non limitati: Gli dèi dominano un preciso ambito umano (attività o sentimento) e hanno poteri straordinari, senza alcuna limitazione.
  • Medesime consuetudini: Essi risiedono nell'Olimpo, danno oracoli nei santuari e gradiscono i sacrifici da parte degli uomini

le principali divinita'

Zeus: Figlio di Crono e di Rea, spodestò suo padre Crono che, pur di non perdere il potere, mangiava ogni suo figlio. Con l'aiuto di sua madre, restò in vita e spodestò il padre, dando origine, dopo l'era di Crono, all'era di Zeus. Era fratello di Poseidone e di Ade. Era il padre degli dei, l'autorità maggiore. Scagliava fulmini preparati da Efesto e dominava sulle calamità naturali, dettando leggi per gli dei e gli uomini.

Poseidone: Dio delle acque del mare, fratello di Zeus. Aveva sempre con sè un tridente con il quale poteva creare tempeste o terremoti: per questo veniva chiamato "Scuotiterra". Viveva nelle profondità del mare e costruì insieme ad Apollo le mura della città di Troia

Apollo: Anche lui figlio di Zeus , bellissimo, eternamente giovane. Era il Dio della luce solare, poteva curare o far scatenare epidemie. L'ILiade, infatti, si apre con l'epidemia di peste generata proprio da Apollo per soddisfare la richiesta del suo sacerdote Crise, disperato per la perdita della figlia Criseide.

Afrodite: Si narra che sia nata dalla schiuma del mare Urano sposa di Efesto ma ebbe un'amante cioè Ares con il quale ebbe molti figli tra cui il noto Dio dell'amore Cupido. Afrodite è per questo la dèa dell'amore. Nell'Iliade è proprio lei a promettere a Paride la ragazza più bella del mondo e a generare, di fatto, la guerra di Troia tra Greci e Troiani.

Efesto: Era il fabbro dell'Olimpo, colui che produceva armature tra cui quella di Achille. Si narra che fosse zoppo a seguito di un litigio avuto con Zeus, che lo cacciò in malo modo dall'Olimpo.

i principali personaggi umani o semidivini

Achille: figlio di Pèleo e della ninfa Teti: è infatti un semidio. Quando nacque, sua madre lo immerse nelle acque del fiume Lete, rendendo il suo corpo immortale, ad eccezione del tallone destro, per il quale lo sorreggeva.Ha un carattere volubile, capriccioso, poco rispettoso delle donne: fa scoppiare una pestilenza nell'accampamento greco pur di non cedere la sua schiava.

Patroclo: migliore amico di Achille, dal carattere gentile e altruista. Nel XVII libro vediamo che Patroclo indossa la famosa armatura d'oro di Achille che arrabbiato con Agamennone decise di non combattere più. Patroclo verrà poi ucciso da Ettore principe di Troia

Elena: la donna più bella del mondo donata a Paride da Afrodite nel giudizio. Fu Elena stessa a causare l'inizio della guerra di Troia poichè Melenaoi suo marito voleva a tutti i costi riportarla a casa

Paride: figlio di Priamo, colui che portò Elena a Troia, strappandola al marito Menelao, con il quale si scontrò moglie di Menelao il quale si scontrò con Paride nel III libro

Andromaca: moglie di Ettore, la quale non voleva che andasse a combattere con Achille, che aveva già ucciso suo padre e i fratelli. La scena del saluto tra lei e il marito Ettore è molto commovente. Cerca di tenere a sé il marito, implorandolo di non rendere orfano di padre il loro figlio Astianatte.

Ettore: principe di Troia colui che affronta Patroclo uccidendolo ma viene poi ucciso da Achille sotto gli occhi di suo padre Priamo e di sua madre Ecuba.

grazie della attenzione!