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Il tempio greco

Martina Pedrini

Created on December 29, 2020

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Transcript

IL TEMPIO GRECO

Garosio Giulia-Pedrini Martina-Vicini Filippo

Ordine dorico

Le origini

Tempio di Zeus Olimpio

L'evoluzione

Ordine ionico

Le caratteristiche

Indice

Tempio di Atena Nike

La sezione aurea

Ordine corinzio

Le parti del tempio

Olympieion

Classificazione per pianta

Classificazione per facciata

Partenone

Classificazione per intercolumnio

Tempio di Atena Chalkioikos

Le Origini

Il tempio nasce nel VIII secolo a.C. ed è considerata la casa della divinità sulla terra.

Si sviluppa parallelamente alla tipica abitazione greca, da cui assume alcune caratteristiche.

La casa era una semplice costruzione rettangolare in mattoni crudi di argilla con il tetto in paglia, mentre il tempio era sempre rettangolare e costruito con mattoni crudi.

Altri invece pensano che il tempio greco derivi dal Megaron miceneo, quindi la sala del trono dei palazzi micenei.

Esso era costituito da un'ampia sala rettangolare con al centro un focolare. La stanza era preceduta da un vestibolo porticato e da un'antisala.

Indice

Evoluzione del tempio

X-IX secolo a.C.Medioevo Ellenico

I templi erano semplici costruzioni rettangolari in legno e argilla con una stanza interna che conteneva la statua di culto. Il tetto era piatto e la pavimentazione a livello del terreno.

Dal V secolo a.C.Inizio Età Classica

Da fine VIII secolo a.C.Inizio Età Arcaica

Nascita e sviluppo dell'ordine corinzio

Nascita e sviluppo dell'ordine dorico

Dal VIII secolo a.C.Tra Medioevo Ellenico e Età Arcaica

Dal VII secolo a.C.Età Arcaica

Nascita e sviluppo dell'ordine ionico

I templi sono sempre più complessi: in marmo o in pietra calcarea, di dimensioni spesso monumentali. Vengono realizzati su superfici rialzate e il tetto diventa a spioventi.

Indice

Il tempio, le cerimonie e l'orientamento

La statua della divinità era sempre situata all’interno dell’edificio sacro, che era la casa del dio. In questo spazio potevano entrare solo i sacerdoti.

L' area porticata e colonnata che circondava la zona sacra era aperta a tutti. In questo luogo venivano svolte le cerimonie sacre in modo collettivo.

A differenza dei templi romani, i templi greci erano disposti sull'asse est-ovest, con ingresso ad est

Il legame con la natura

I colori

Il canone

Per rendere il tempio più equilibrato ed elegante, in età classica gli architetti perfezionarono il cosiddetto canone, ossia una serie di regole relative a forma e proporzioni delle varie parti dell’edificio.

I templi greci, come le statue che accoglievano, appaiono ai nostri occhi monocromatici, ovvero dell'unico colore della materia con cui venivano innalzati. In origine, invece, templi e statue erano riccamente colorati.

Gli architetti greci inseriscono i loro templi nell'ambiente non secondo rigidi schemi prestabiliti, ma armoniosamente e lasciando intatta la bellezza della natura, della quale intuiscono la sacralità.

Schemi delle piante

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Correzioni ottiche

Pure quando in piena epoca classica si raggiunse la perfezione nell'architettura del tempio dorico, la sola precisione matematica applicata agli elementi architettonici non bastò ai Greci, che tenevano in grande considerazione la perfezione visiva del tempio, per cui essi applicarono una serie di impercettibili correzioni ottiche affinché anche la visuale e non solo l'architettura in sé risultasse perfetta.

Entasis

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Curvatura delle orizzontali

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Variazioni del diametro delle colonne

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Inclinazione delle verticali

Indice

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La sezione aurea

+ INFO

Indice

Indice

Classificazione del tempio in base alle piante

Il primo ad aver tramandato l’esatta descrizione delle tipologie del tempio greco è stato l’architetto romano Vitruvio Pollione. Nella sua opera, De architectura, vengono descritte dieci tipologie di tempio; ad esse tuttavia se ne può aggiungere un'altra: il tempio doppiamente in antis.

• In antis • Prostilo • Anfiprostilo • Periptero • Pseudoperiptero • Diptero • Pseudodiptero • Monoptero • Periptero circolare/ a tholos • Ipetro

Indice

Classificazione del tempio in base alle colonne in facciata

Fig. 1

Fig. 3

  • Distilo
  • Tetrastilo
  • Esastilo
  • Octastilo
  • Decastilo
  • Dodecastilo

(Fig. 1)

(Fig. 2)

(Fig. 3)

(Fig. 4)

Fig. 2

I casi in cui la facciata presenta un numero dispari di colonne sono molto rari. Il numero delle colonne laterali è proporzionato al numero di quelle in facciata; può essere pari al doppio oppure al doppio +1 o al doppio + 2.

Fig. 4

Indice

Classificazione del tempio in base all'intercolumio

  • Picnostilo ( = una volta e mezzo il diametro delle colonne)
  • Sistilo ( = due volte il diametro delle colonne)
  • Eustilo ( = due volte e un quarto il diametro delle colonne)
  • Diastilo ( = tre volte il diametro delle colonne)
  • Areostilo ( = tre volte e mezzo il diametro delle colonne)

Indice

Gli ordini architettonici

Ordine ionico

Ordine dorico

Ordine corinzio

In alzato (più precisamente nella parte comprendente colonne e trabeazione) si vanno distinguendo tre stili principali: dorico, ionico e corinzio. Sono detti anche "ordini" perché prevedono una disposizione ordinata e proporzionata di una serie di elementi caratteristici (base, colonna, capitello, architrave, fregio).

Ordine dorico

Questo è l'ordine più antico, ed è caratterizzato da colonne percorse da circa 20 scalanature che poggiano direttamente sullo stilobate.

L'armonia delle sue parti si basa sul diametro della colonna (modulo), Infatti la colonna è 4 o 5 volte il modulo, la trabeazione e il frontone 1/3 e l'architrave con il fregio 1/6.

Il capitello è composto da:- un echino, elemento circolare troncoconico - un collarino, separatore degli altri 2 elementi - un abaco, parallelepipedo schiacciato su cui poggia l'architrave

Indice

Esempio di tempio dorico

Il Tempio di Zeus Olimpio

Situato nella Valle dei Templi, venne eretto nel 480-479 a.C. durante il governo di Terone.

Venne distrutto da un terremoto nel 1401, e le sue macerie vennero usate per la costruzione di Porto Empedocle.

Lo stilobate era sormontato da un crepidoma di cinque gradini. Era contornato da una parete decorata da sette colonne sui lati corti e quattordici sui lati lunghi.

Secondo Diodoro era decorato con delle scene di gigantomachia e della guerra di Troia.

Del tempio rimangono solo pochi resti, come lo stilobate e il crepidoma.

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L'ordine ionico

Con un ritardo di pochi decenni rispetto all'ordine dorico, si sviluppa in Grecia anche quello ionico. Esso è il secondo dei grandi ordini architettonici dell’antichità. La sua origine è orientale. Gli Ioni erano infatti migrati in Asia Minore al tempo delle prime invasioni doriche e i continui contatti commerciali e culturali con le vicine popolazioni dell’Oriente asiatico e della Mesopotamia avevano maturato in loro un gusto diversi da quello dorico.

Il fregio è continuo e sopra di esso troviamo una cornice simile a quella dorica.

Il capitello era spesso dipinto ed era formato da due volute sovratate dall'abaco.

Il fusto ionico è meno rastremato, non ha entasi ed ha spigoli smussati.

La base, che non era presente nel tempio dorico, era formata da 3 elementi: due tori, cioè due elementi convessi a forma di disco, e la scozia, un elemento centrale concavo a forma di canale.

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Esempio di tempio ionico

Il Tempio di Atena Nike

Il Tempio di Atena Nike, situato presso l’Acropoli di Atene e costruito probabilmente intorno al 425 a.C. in ordine ionico da Callicrate, è un tempietto anfiprostilo tetrastilo ornato con bassorilievi che narrano vicende di una battaglia fra Greci e Persiani.

Il tempio presenta una fila di 4 colonne ioniche monolitiche sul fronte e sul retro.

La struttura è costruita in pietra calcarea rivestita di marmo e ospitava la statua lignea di Nike senza ali: la dea privata delle sue ali secondo gli antichi non avrebbe così mai potuto lasciare Atene.

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L'ordine corinzio

L'ordine nasce a Corinto attorno al V secolo a.C. diffondendosi in età ellenistica. La struttura del tempio corinzio non si discosta molto da quella del tempio ionico, eccezione fatta per la base delle colonne e in alcuni casi per la trabeazione. L'ordine corinzio, nel complesso, risulta essere il più raffinato e snello degli ordini architettonici greci. Vitruvio, già precedentemente citato, scrive: "il terzo stile definito Corinzio, imita la bellezza della figura delle fanciulle, che per la loro tenera età hanno membra così sottili da prestarsi ad aggraziati effetti ornamentali".

La base della colonna corinzia riprende quella ionico-attica con l'aggiunta di un rialzo, il plinto. Il maggiore elemento distintivo dell'ordine corinzio è il capitello, decorato con foglie d'acanto. La sua origine è legata ad una leggenda.

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Esempio di tempio corinzio

L'Olympieion di Atene

Il tempio di Zeus Olimpio ,durante il periodo ellenistico ed il periodo romano, era il tempio più grande della Grecia. Il tempio misurava 108 metri di lunghezza e 42 metri di larghezza ed era costituito da 104 colonne corinzie, alte 17 metri. Il tempio era diptero e octastilo. La sua costruzione iniziò nel 515 a.C. per volere di Pisistrato ma il progetto procedette a singhiozzo. Solo tra il 129 e il 131 a.C. venne completato dall'imperatore romano Adriano, grande estimatore della cultura greca, che lo dedicò a Zeus. Adriano fece erigere, nella cella, una statua di Zeus crisoelefantina.

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Il Partenone

Il Partenone è il più importante tempio dell'Acropoli di Atene e rappresenta la massima espressione dell'architettura greca.

Nonostante le dimensioni enormi, ha delle proporzioni perfette nella corrispondenza fra le diverse parti e il tutto.

La costruzione era regolata da una fittissima rete di rapporti matematici e correzioni ottiche, che rendevano l’uso dell’ordine dorico più armonico.

STORIA

INTERNO

Distrutto il primo tempio, quando la città fu conquistata dai persiani tra il 480 e il 479, fu ricostruito tra il 447 e il 438. Il tempio è sopravvissuto alle sue riconversioni – in chiesa cristiana nel IV secolo d.C, in moschea nel 1460 – e anche, seppure parzialmente, al bombardamento dei veneziani nella guerra contro i turchi (1687).

La cella è divisa in tre navate da due file di colonne doriche. Le due file erano unite da un'ulteriore fila di colonne sul lato Ovest, creando un magnifico scenario che accoglieva la statua di Athena fidiaca. A differenza degli altri templi, il Partenone presenta oltre al naos un altro locale.

I frontoni

Il fregio

Le metope

Il fregio ionico era disposto al di sopra delle mura della cella, all'interno del peristilio (la fila di colonne esterne), e non era quindi immediatamente visibile. Si tratta di un'unica, continua scultura in bassorilievo, e rappresenta una processione al tempio in onore di Athena.

È possibile constatare la grandezza della concezione artistica di Fidia soprattutto nei due frontoni. In quello occidentale è rappresentata la gara fra Atena e Poseidone per il possesso dell'Attica. Nel frontone orientale troviamo la nascita di Atena dalla testa di Zeus.

Le metope erano disposte tutt'intorno all'edificio, al di sopra della fila esterna di colonne, e raffiguravano varie battaglie mitologiche

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Esempio di tempio spartano

Il tempio di Atena Chalkioikos

Questo tempio sorge presso l'acropoli di Sparta e risale al periodo miceneo.

Ciò che lo differenzia dai tempi ateniesi è che il suo interno era totalmente ricoperto di bronzo, diversamente da come accadeva nell'Attica.

Del tempio ad oggi rimangono solo alcune mura, che però permettono comunque di tracciarne il perimetro. Presumibilmente presentava solo 6 colonne sullo stilobate e conteneva una statua di Ares in bronzo.

A questo tempio è legata la storia del re Pausania, che venne accusato di tradimento e si rifugiò nel tempio, morendo di fame.

Video 3D

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