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Filippiche

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Created on December 10, 2020

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Transcript

PHILIPPICAE

Marco Tullio Cicerone

Home

Lingua e Stile

Introduzione

Contesto storico

Struttura

Testi

Introduzione

  • Le Filippiche sono orazioni che Cicerone pronunciò contro Marco Antonio tra 44 a.C e 43 a.C
  • Ultima produzione dell'Aripinate, che morì proprio nel dicembre del 43 a.C
  • In origine erano 18 ma ad oggi ne sono giunte a noi 14
  • Orazioni di tipo deliberativo, pronunciate in parte davanti al Senato e in parte davanti al popolo, ad eccezione della II Filippica, mai pronunciata.

Busto marmoreo di Marco Antonio,Roma, Musei Vaticani

Proprio la II Filippica segna l'inizio del duro scontro verbale tra Cicerone e Marco Antonio, che proseguirà per tutte le orazioni, e che costerà la vita all'Arpinate, inserito dallo stesso Marco Antonio nelle liste di proscrizione in seguito alla formazione del secondo triumvirato (43 a.C).

  • A Roma erano note come Antonianae, tuttavia il nome Philippicae fu dato dallo stesso Cicerone in una lettera a Bruto, per omaggiare l'oratore greco Demostene.
  • Demostene nel IV sec a.C infatti aveva scritto quattro orazioni contro Filippo II, re di Macedonia, che minacciava la libertà e l'indipendenza delle πολεις greche.
  • Con le sue orazioni voleva animare gli spiriti degli Ateniesi e della classe dirigente e allo stesso tempo accusare Filippo II di essere un barbaro assetato di potere e di gloria e farlo dichiarare nemico pubblico

Busto di Demostene, copia romana in marmo di un'originale greco di Policleto Londra, British Museum

  • Demostene era per Cicerone un modello di:
  • eloquenza dal punto di vista oratorio e retorico
  • oratore-politico, formatosi grazie allo studio di testi filosofici
  • patriota

Cicerone dunque si rivede in Demostene e sente il dovere morale di contribuire alla difesa della sua patria da un nemico che mina la libertà dello Stato. Le due opere sono simili per fermezza intransigenza impeto polemico e critica alle istituzioni ardore e passione grande senso di giustizia

Le Filippiche sono una sorta di testamento morale che Cicerone lascia ai posteri, come segno di lotta politica e impegno della difesa della patria e della libertà

Contesto storico

IL PRIMO TRIUMVIRATO

  • Nel 60 a.C. viene stipulato il primo triumvirato da Cesare, Crasso, e Pompeo.
  • Clodio propone una legge mirata a colpire Cicerone, facendolo così esiliare nel 58 a.C.
  • Nel 57 a.C. Clodio attacca anche Pompeo, arrivando a scontrarsi con il suo alleato Annio Milone.
  • Nuovo patto sociale che permette anche a Cicerone di tornare a Roma.
  • L'Arpinate può riprendere la sua carriera politica, portando avanti il suo progetto di sostegno ai boni cives (concordia ordinum- consensus omnium bonorum)

LA GUERRA CIVILE

  • Cicerone diventa governatore della provincia di Cilicia
  • Nel 49 a.C. con lo scoppio della guerra civile, Cicerone si schiera con Pompeo
  • Dopo la sconfitta di Farsalo nel 48 a.C. riceve il perdono di Cesare e torna a Roma
  • Periodo di grande difficoltà personale

L'ASSASSINIO DI CESARE

"La morte di Cesare", Vincenzo Camuccini (Napoli, Museo di Capodimonte)

  • Uccisione di Cesare nel 44 a.C., Cicerone si schiera dalla parte di Bruto e Cassio
  • Philippicae contro Marco Antonio
  • Cicerone appoggia Ottaviano, che si era dichiarato fedele al senato e aveva arruolato un esercito
  • Il nipote del dittatore sconfigge Marco Antonio a Modena nel 43 a.C. con l'aiuto dei consoli Irzio e Pansa

IL SECONDO TRIUMVIRATO

  • Ottaviano forma il secondo triumvirato assieme a Marco Antonio e Lepido
  • Organizzazione ufficiale che ricevette l'Imperium proconsulare maius
  • I triumviri emanarono le liste di proscrizione, nelle quali fu incluso Cicerone sotto richiesta di Marco Antonio
  • Nel 43 a.C. l'Arpinate si allontana da Roma, ma viene ucciso dai soldati di Antonio nella sua reggia di Formia.

LINGUA E STILE:

  • la CONCINNITAS
  • l'IPOTASSI

Subtitle here

Es. di concinnitas - L' ISOCOLIA:

Libro XIV delle Filippiche, paragrafo 34, riga 3.

(...)quod tanta rei publicae praesidia genuerunt, liberis, quod habebunt domestica exempla uirtutis, coniugibus, quod iis uiris carebunt, quos laudare quam lugere praestabit, fratribus, quod in se ut corporum, sic uirtutis similitudinem esse confident.

(E' l'uguaglianza, quanto a struttura, parole o ampiezza , di frasi o singole espressioni. )

Es. di concinnitas - L'ANTITESI:

Libro XIV delle Filippiche, paragrafo 38, riga 15.

(...) si vivi vicissent qui morte vicerunt.

(E' quella fgura retorica che conferisce a due immagini consecutive e spesso simmetriche un maggior rilievo, facendo leva sulla loro contrapposizione.)

Es. di ipotassi - SUBORDINATE :

Libro XIV, paragrafo 35

(...) in quo nisi tanta militum virtus exstitisset, parricidio M. Antoni nomen populi Romani occidisset. Atque etiam censeo, patres conscripti, quae praemia militibus promisimus nos re publica reciperata tributuros, ea vivis victoribusque cumulate, cum tempus venerit, persolvenda(...)

La I Filippica

• Cicerone mostra la situazione politica di Roma prima e dopo la morte di Cesare • Marco Antonio, il nuovo paladino della repubblica • volontà di assumere più potere sotto la sua figura • Il 2 settembre del 44 a. C. Cicerone pronuncia in senato la I Filippica nella quale domina l'arte della diplomazia

Busto marmoreo di Marco Antonio,Roma, Musei Vaticani

La risposta

• violenta invettiva contro Cicerone • Cicerone persona sleale, immorale e complice dell’assassinio di Cesare • lettera privata di Cicerone • Cicerone risponde con la II Filippica, esempio di straordinaria capacità di eloquenza • Prima si difende dalle ingiurie e poi passa al contrattacco • Diplomazia cede il posto a invettive sempre più violente e diffamanti

• Antonio rappresenta sempre più una minaccia per la res publica e si dirige in Gallia Cisalpina per attaccare Decimo Bruto • Cicerone cita per la prima volta Ottaviano nella III Filippica • L’oratore attacca Antonio per essere partito per la Gallia Cisalpina come un fuggiasco e senza sacrifici agli dei • Nel pomeriggio Cicerone espone le deliberazioni votate dal Senato • necessario dicharare Antonio hostis publicus

Cicerone denuncia Catilina, affresco di Cesare Maccari, Palazzo Madama, Roma

L'ambasceria

• il Senato propone di inviare una ambasceria ad Antonio • inutilità di inviargli una ambasceria • Cerca di infiammare l’animo del popolo per protestare contro questa decisione • discussione contro la politica di riconciliazione • Necessaria una dichiarazione di guerra a discapito della pace (sempre lodata dall’oratore) • potrebbe sembrare incoerente

La seconda ambasceria

• Dopo il ritorno degli inviati si discusse a lungo sul da farsi • Si optò per inviare una altra ambasceria ad Antonio (di cui l’oratore avrebbe fatto parte) ma Cicerone si dimostra contrario, anche se all’inizio era d’accordo • mea culpa di Cicerone • Rese nulla una decisione presa dal Senato

Cicerone, statua in marmo, Roma, 19 ° secolo

La pace impossibile

• Alla successiva seduta di senato vennero rese pubbliche le lettere arrivate dalla Gallia Narbonense e Cisalpina che suggerivano la pace con Marco Antonio • Per Cicerone la pace era impossibile • Pronuncia tutte le azioni disoneste di Antonio con enfasi ed ironia (rivincita su Antonio) • Senato e assemblea popolare sono contrari alla pace: vittoria per Cicerone

La XIV Filippica

• Il giorno dopo la duplice vittoria su Antonio viene convocato il Senato e pronunciata la XIV Filippica • Esaltazione del comportamento di Pansa, Irzio e Ottaviano • Cicerone defensor patris • Tutte le proposte vengono approvate: apogeo della attività politica e oratoria di Cicerone

RIASSUNTO TESTO PRECEDENTE:

Libro XIV delle Filippiche, paragrafi 29-33

  • Due proposte di Cicerone come ringraziamento e onore alla memoria dei soldati caduti.
  • Celebrazione di una "morte fortunata".

<<Sarà dunque eretto un monumento gigantesco e magnifico con incisa un'iscrizione che attesterà in eterno il vostro valore più che umano, e nessuno di coloro che vedranno il vostro monumento o ne sentiranno parlare, mancherà mai di pronunciare parole piene di gratitudine. E così voi che faceste sacrificio di una vita mortale, avete ottenuto in cambio l'immortlità.>>

<<O morte davvero fortunata, che ha preferito fare di un tributo dovuto alla natura un sacrificio offerto alla patria!>>

Paragrafo 31, righe 11-12; paragrafo 33, righe 9-14.

La CONSOLATIO:

La consolatio è una tipologia di testo utilizzata per confortare qualcuno per la perdita di una persona cara. Cicerone ripropone i temi propri di questo genere:

  • i caduti hanno offerto alla patria quel tributo che avrebbero in ogni caso offerto prima o poi alla natura.
  • ll sacrificio ha come ricompensa il ricordo eterno.

Philippicae, XIV, 34

Sed quoniam, patres conscripti, gloriae munus optimis et fortissimis civibus monumenti honore persolvitur, consolemur eorum proximos, quibus optima est haec quidem consolatio, parentibus, quod tanta rei publicae praesidia genuerunt, liberis, quod habebunt domestica exempla virtutis, coniugibus, quod iis uiris carebunt, quos laudare quam lugere praestabit, fratribus, quod in se ut corporum, sic virtutis similitudinem esse confident.

Philippicae, XIV, 35

Quam ob rem maximum quidem solacium erit propinquorum eodem monumento declarari et virtutem suorum et populi Romani pietatem et senatus fidem et crudelissimi memoriam belli; in quo nisi tanta militum virtus exstitisset, parricidio M. Antoni nomen populi Romani occidisset. Atque etiam censeo, patres conscripti, quae praemia militibus promisimus nos re publica recuperata tributuros, ea vivis victoribusque cumulate, cum tempus venerit, persolvenda; qui autem ex iis, quibus illa promissa sunt, pro patria occiderunt, eorum parentibus, liberis, coniugibus, fratribus eadem tribuenda censeo.

Philippicae, XIV, 38

cumque simili virtute reliquarum legionum milites pro salute et libertate populi Romani mortem oppetiverint, senatui placere ut C. Pansa A. Hirtius consules, imperatores, alter ambove, si eis videatur, eis qui sanguinem pro vita, libertate, fortunis populi Romani, pro urbe, templis deorum immortalium profudissent monumentum quam amplissimum locandum faciendumque curent:

Philippicae, XIV, 38

quaestoresque urbanos ad eam rem pecuniam dare, attribuere, solvere iubeant, ut testetur ad memoriam posteritatis sempiternam scelus crudelissimorum hostium militumque divinam virtutem, utique, quae premia senatus militibus ante constituit, ea solvantur eorum qui hoc bello pro patria occiderunt parentibus, liberis, coniugibus, fratribus: eisque tribuantur quae militibus ipsis tribui oporteret, si vivi vicissent qui morte vicerunt."