Want to create interactive content? It’s easy in Genially!

Reuse this genially

Alla sera

Laura Leotta

Created on December 9, 2020

analisi e commento del testo poetico

Start designing with a free template

Discover more than 1500 professional designs like these:

Fill in the Blanks

Museum Flipcards

Image Comparison Slider

Microcourse: Key Skills for the Professional Environment

The Meeting Microlearning

The Meeting Microlearning Mobile

Corporate Who's Who

Transcript

Caspar David Friedrich Il viandante sul mare di nebbia1818.

Foscolo

Alla sera

François-Xavier FabreRitratto di Ugo Foscolo 1813

START

PROF.SSA LEOTTA

Poesie, Alla sera

Forse perchè della fatal quïete tu sei l'imago a me sì cara vieni o Sera! E quando ti corteggian liete le nubi estive e i zeffiri sereni, e quando dal nevoso aere inquïete tenebre e lunghe all'universo meni sempre scendi invocata, e le secrete vie del mio cor soavemente tieni. Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme che vanno al nulla eterno; e intanto fugge questo reo tempo, e van con lui le torme delle cure onde meco egli si strugge; e mentre io guardo la tua pace, dorme quello spirto guerrier ch'entro mi rugge

Introduzione

È uno dei sonetti più celebri di Foscolo, tanto da essere stato definito il più bello (Momigliano). Nel testo Foscolo esprime "lo smorzarsi di un tumulto grande ma umano nello sconfinato sopore dell'universo" (Momigliano).

Poesie, Alla sera

Forse perchè della fatal quïete tu sei l'imago a me sì cara vieni o Sera! E quando ti corteggian liete le nubi estive e i zeffiri sereni, e quando dal nevoso aere inquïete tenebre e lunghe all'universo meni sempre scendi invocata, e le secrete vie del mio cor soavemente tieni. Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme che vanno al nulla eterno; e intanto fugge questo reo tempo, e van con lui le torme delle cure onde meco egli si strugge; e mentre io guardo la tua pace, dorme quello spirto guerrier ch'entro mi rugge

Analisi metrica

sonetto in endecasillabi schema della rima ABAB, ABAB, CDC, DCD. Frequente l'uso degli ENJAMBEMENT

Poesie, Alla sera

Forse perchè della fatal quïete tu sei l'imago a me sì cara vieni o Sera! E quando ti corteggian liete le nubi estive e i zeffiri sereni, e quando dal nevoso aere inquïete tenebre e lunghe all'universo meni sempre scendi invocata, e le secrete vie del mio cor soavemente tieni. Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme che vanno al nulla eterno; e intanto fugge questo reo tempo, e van con lui le torme delle cure onde meco egli si strugge; e mentre io guardo la tua pace, dorme quello spirto guerrier ch'entro mi rugge

Sintesi

Foscolo si rivolge alla sera che col silenzio e le sue tenebre diventa immagine della morte. Essa suscita nell'anima sentimenti e profonde suggestioni, che sono sentimenti di riposo e pace. La sera pertanto giunge sempre cara al Foscolo, sia quando è avvolta dai leggeri zefiri primaverili, sia quando è accompagnata dall'aria fredda e nevosa dell'universo. Placa il suo spirito ardente di passioni e lo rapisce incamminandolo in quella serenità spirituale che solo la morte può dare. PARAFRASI

Poesie, Alla sera

Forse perchè della fatal quïete tu sei l'imago a me sì cara vieni o Sera! E quando ti corteggian liete le nubi estive e i zeffiri sereni, e quando dal nevoso aere inquïete tenebre e lunghe all'universo meni sempre scendi invocata, e le secrete vie del mio cor soavemente tieni. Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme che vanno al nulla eterno; e intanto fugge questo reo tempo, e van con lui le torme delle cure onde meco egli si strugge; e mentre io guardo la tua pace, dorme quello spirto guerrier ch'entro mi rugge

Analisi linguistica

La lingua presenta molte forme auliche e latinismi: ("imago", v. 2; "aere", v. 5; "secrete", v. 7; "cor", v. 8 ; "cure", v.12 ; "onde meco", v. 12).

Poesie, Alla sera

Forse perchè della fatal quïete tu sei l'imago a me sì cara vieni o Sera! E quando ti corteggian liete le nubi estive e i zeffiri sereni, e quando dal nevoso aere inquïete tenebre e lunghe all'universo meni sempre scendi invocata, e le secrete vie del mio cor soavemente tieni. Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme che vanno al nulla eterno; e intanto fugge questo reo tempo, e van con lui le torme delle cure onde meco egli si strugge; e mentre io guardo la tua pace, dorme quello spirto guerrier ch'entro mi rugge

personificazione

Analisi retorica

Sineddoche. v 4 (zeffiri). Metafore. v. 1 (fatal quiete), v. 11 (torme). Ossimori. v. 1 (fatal quiete), v10 (nulla eterno). Allitterazioni. v. 9-11 (suoni "v"), v. 12-14 (suoni "r"). Antitesi. v. 13-14 (... guardo la tua pace, dorme/quello spirto guerrier ch'entro mi rugge). Anafora. vv. 3, 5 (E quando ... e quando).

Poesie, Alla sera

Forse perchè della fatal quïete tu sei l'imago a me sì cara vieni o Sera! E quando ti corteggian liete le nubi estive e i zeffiri sereni, e quando dal nevoso aere inquïete tenebre e lunghe all'universo meni sempre scendi invocata, e le secrete vie del mio cor soavemente tieni. Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme che vanno al nulla eterno; e intanto fugge questo reo tempo, e van con lui le torme delle cure onde meco egli si strugge; e mentre io guardo la tua pace, dorme quello spirto guerrier ch'entro mi rugge

Commento

Il testo mostra uno dei temi più frequenti della lirica foscoliana: la morte. La sera,infatti, è vista come l’immagine della morte, intesa come “Fatal quiete”, cioè come una dimensione cosmica atemporale, ma anche come pace dell’anima. Foscolo, rivolgendosi direttamente alla sera, dice che la sua esistenza lo induce a meditare sulla vita e sulla morte, sul “Nulla eterno” cioè sulla condizione dell’uomo post-mortem che si configura come un annullamento totale e definitivo della vita.