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Transcript

EDUCARE NON E' FACILE.

Proposte didattiche, a cura di Flavia Trabalzini, a partire dal testo :EDUCARE ALLA LEGALITA'

ANCOR MENO EDUCARE AL RISPETTO DELLE REGOLE

PROPOSTE DI ATTIVITA'

LA POSTURA DEL DOCENTE

PERCHE' NON SI RISPETTANO

il RUOLO DELLE REGOLE

CONCLUSIONI

Educare, quindi insegnare, è impegnativo e lo è altrettanto il mondo delle regole. E' importante conoscere la Costituzione Italiana per insegnare le regole ed è necessario un approfondimento personale su alcune caratteristiche delle regole, e delle leggi in particolare, di seguito elencate:

  • Non sono immutabili, prodotte dagli uomini, cambiano a seconda dei tempi e dei luoghi
  • A seconda dei contenuti che ci si mette dentro, possono organizzare la comunità in modo diverso( possono considerare le persone degli strumenti o ritenerle importanti).
Per comincire il percorso di educazione alla legalità i docenti potrebbero porsi e successivamente porre agli alunni, le seguenti domande :
  • Che cos'é una regola?
  • A cosa servono?
  • A cosa si va incontro se si trasgrediscono?
Semplificando, si può definire una regola nel seguente modo: "Cio' che indica quel che si può o che si deve fare in una determinata situazione; indicazione di un comportamento che è opportuno tenere costantemente". Le regole sono fondamentali a scuola, come in qualsiasi contesto comunitario, per vivere in una collettività. In un contesto educativo, soprattutto, è importante che le regole decise vengano condivise e motivate.

"Perchè i cittadini trasgrediscono le leggi che li mettono sullo stesso piano, pur pretendendo che la legge sia uguale per tutti"? I fattori per i quali gli individui non rispettano le regole o le leggi sono vari: -la sfiducia (è utopico pensare che si possa raggiungere il principio di uguaglianza davanti alla legge) -il rifiuto di responsabilità (si preferisce che a scegliere siano gli altri) -l'immaturità (scegliere quel che è immediatamente piacevole e non quel che è utile) -l'incapacità di perseverare per il raggiungimento dei risultati ( perchè richiede tempo e impegno) -l'incapacità di discernimento e il conseguente ricorso all'emulazione ( chi non sa distinguere fa quello che fanno gli altri). IL COMPITO DELL'EDUCATORE ALLA LEGALITA' COSTITUZIONALE E' PROPORRE ARGOMENTI IDONEI PER SUPERARE QUESTI FATTORI NEGATIVI ( Es. superare la sfiducia mostrando cambiamenti avvenuti nel passato, come abolizione della schiavitù, suffragio universale....)

COME PREPARARSI AD UN INTERVENTO DI EDUCAZIONE ALLA LEGALITA' ? Ponendosi le seguenti domande:

  • Quali contenuti voglio trasmettere?
  • Il mio comportamento quotidiano è in sintonia con questi contenuti?
  • Come posso suscitare l'interesse dei bambini a partire dalle loro esperienze di vita?
  • A quali esperienze didattiche (passate o future) li posso collegare?
  • Farò attenzione ad adeguare i termini che uso e gli esempi che porto alle capacità ricettive dei bambini?

ESEMPI DI EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’

  • I bambini (classe 2 scuola primaria) sono invitati a rispondere su un foglio alla domanda:
“Chi inventa le regole?” Le loro risposte vengono lette ad alta voce. In seguito l’insegnante rilancia lo stimolo iniziale, da cui si sviluppa una conversazione. E’ importante ASCOLTARE gli alunni e stimolarli a raccontare, perché diventino pienamente consapevoli.
  • Art.9 della Costituzione: La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Porre agli alunni le seguenti domande: - Cos’è l’ambiente? Come si caratterizza quello in cui viviamo? E’ rispettato o mostra segni d’inquinamento e di degrado? E noi come ci comportiamo? - Quali sono i beni ambientali e culturali da proteggere? E da quali pericoli? Acquisendo maggiore consapevolezza e capacità di attenzione i bambini si accorgono in quanti modi le persone trascurano o offendono l’ambiente. Capiscono anche che le regole della Costituzione restano sulla carta se le persone non le rispettano comportandosi adeguatamente.

Vorrei condividere il testo di un mio ex alunno, che ritengo coerente con l'educazione alla cittadinanza, al rispetto reciproco. "Immagina che gli astronauti scrivano una lettera indirizzata a tutta l'umanità per far capire quello che hanno imparato in questo viaggio. Cosa direbbero? Scrivi tu la lettera". Cara terra, vogliamo dire a tutti i nostri parenti, amici, familiari e concittadini, che tutti noi siamo partiti bambini e ora, dopo tanti ostacoli siamo diventati uomini. Abbiamo imparato a rispettarci, a capirci e ad essere amici, malgrado lingua, colore della pelle e razza, sia umana sia aliena; ebbene si, abbiamo incontrato un alieno, diverso da noi, in tutti i sensi, apparentemente, gli sparammo e poi lo curammo. Dalla navicella lo spazio sembrava infinito, ma in confronto a quello che abbiamo appreso su Marte è davvero insignificante. R.B. Clesse IV- Scuola Primaria “Trasmettere agli alunni il messaggio che la Costituzione esige pari dignità per tutti e sanziona comportamenti che violano questo principio, fa sì che gli Stessi si sentano protetti dalla Costituzione”.