Want to create interactive content? It’s easy in Genially!

Get started free

UDA Medioevo

rebgiaso04

Created on December 1, 2020

Start designing with a free template

Discover more than 1500 professional designs like these:

Women's Presentation

Vintage Photo Album

Geniaflix Presentation

Shadow Presentation

Newspaper Presentation

Memories Presentation

Zen Presentation

Transcript

IL MEDIOEVO

la figura femminile

Franceschini Sofia, Ciancio Rebecca, Romeo Giada RitaClasse III A - A.S. 2020/2021

LA CONDIZIONE DELLA DONNA

Nell'Alto Medioevo la donna era considerata un essere inferiore, ripudiata dai padri della Chiesa, in quanto " porta dell'inferno". Accolta e nutrita male la vita di una donna era dedita a due sole attività: la diligente cura casalinga e la propria funzione di madre. L'educazione era quasi totalmente trascurata e non godeva delle stesse libertà dei suoi fratelli. Le uniche figure femminili che riuscivano a ricoprire una valenza positiva erano le vergini, le vedove e le donne sposate, poiché erano in grado di dominare il proprio istinto sessuale.

IL MONACHESIMO FEMMINILE

Numerose sono le testimonianze di monache colte, dedite a lavori intellettuali: scrivane, amanuensi, insegnanti. Nel X secolo Rosvita di Gandersheim, monaca benedettina sassone, divenne celebre per la sua produzione letteraria. Nell’ambito della scuola medica salernitana ricordiamo l’attività di una donna, Trotula, alla quale viene attribuito, un trattato di medicina intitolato: “Passionibus mulierum curandorum”, che riguardava le problematiche mediche femminili e non solo le classiche questioni di ostetricia.

Apparentemente timida e riservata, la ragazza medievaleviveva tutta la sua vita in sudditanza e questo valeva per qualsiasi ceto di appartenenza. É certo che alcune donne più forti riuscivano a liberarsi, ma in generale la vita che conducevano era assai misera. Diversa la situazione delle donne sposate che, per le condizioni della vita, le continue guerre e soprattutto la lentezza delle comunicazioni, si accollarono inevitabilmente, gran parte delle responsabilità, quali rappresentanti dei mariti assenti. La donna nobile, non solo non fu relegata in casa, ma ebbe un raggio d’azione molto vasto. Mentre, infatti, il marito era lontano per spedizioni militari, pellegrinaggi, doveri di corteo, affari, toccava a lei diventare la naturale custode del feudo e l’amministratrice della tenuta.

LA NOBILTA'

Diversa era la situazione delle donne sposate che, per le continue guerre e la lentezza delle comunicazioni, assunsero gran parte delle responsabilità, quali rappresentanti dei mariti assenti. La donna nobile ebbe un raggio di azione molto vasto, divenendo di fatto la custode del feudo e l'amministratrice della tenuta. Tra le numerose donne di potere, va ricordata Matilde di Canossa, contessa, duchessa, marchesa e regina medievale. Fu una potente feudataria e sostenitrice del Papato nella lotta per le investiture.

Matilde

di Canossa

DONNE IN BATTAGLIA

L'eroina francese, Giovanna d'Arco, detta la "fanciulla", nacque il 6 gennaio 1412 a Domrémy e all'età di 13 anni , sentì delle voci che le ordinavano di liberare la Francia durante la Guerra dei Cento anni dai francesi e dai loro alleati borgognoni. A soli 15 anni si arruolò nell'esercito di Carlo VII, vincendo innumerevoli battaglie. Venne successivamente catturata dai nemici ed uccisa al rogo il 30 maggio 1429.

Jeanne

d'Arc

LE ATTIVITA' DELLE DONNE

Al castello le donne conducevano una vita ritirata. Riunite nella «camera delle signore» passavano il tempochiacchierando, cantando, narrandosi novelle, ma, soprattutto, lavorando, al fine di non lasciarsi sedurre all'impeto delle passioni terrene. Tutta la biancheria, i tessuti che abbellivano la sala, la camera, la cappella, gli arazzi alle pareti erano opera delle loro mani.

LE DONNE DELLA STORIA

Rosvita

Ermengarda

Trotula

Matilde

Isabella

Jeanne d'Arc

vI RINGRAZIAMO PER LA VISIONE