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DEMOCRITO
Viola Damore
Created on November 26, 2020
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Transcript
DEMOCRITO
Lavoro di Denise Grosso, Diana Chitic, Sara Scarfò, Filippo Lauretta e Viola Damore
INDICE
Biografia
Pensiero
Bibliografia
Analisi
I FILOSOFI PLURALISTI
I filosofi pluralisti (Empedocle, Anassagora e Democrito), tentarono di conciliare le posizioni contrarie sostenute da Eraclito e da Parmenide, ossia l'assunto del divenire e l'argomento dell'essere immutabile. I tre filosofi cercarono di spiegare come l'apparenza indiscutibile del mutamento delle cose sensibili (la verità del molteplice) può comunque coesistere con il concetto di una originaria unità del Tutto (l'unità imprescindibile dell'essere). I pluralisti, infatti, devono il loro nome all'uso di attribuire il motivo della molteplicità e della distinzione delle cose sensibili a una pluralità di elementi diversi, sempre però ricondotti all'unità di un principio originario.
Modello atomico di Democrito, 400 A.C.
"Nulla si crea e tutto si trasforma."
Il motto dei pluralisti era:
Tutto si trasforma, quindi, ma rimane medesimo. I fisici pluralisti teorizzarono: “nel principio della ricombinazione degli elementi semplici si può riscontrare l'assonanza con la teoria atomica, mentre il concetto di permanenza dell'essere rieccheggia invece il principio termodinamico della conservazione dell'energia.”
BIOGRAFIA
Democrito fu l’allievo di Leucippo, il padre dell’atomismo. Egli naque ad Abdera in Tracia e le date della sua nascita e morte non sono certe; si pensa sia nato tra il 470 e il 457 A.C., alcune fonti dicono si vissuto 90 anni, altre più di 100. La sua famiglia era molto ricca e poté quindi permettersi una buona educazione. Dopo la morte del padre ricevette l’eredità e decise di viaggiare, visitò luoghi come la Babilonia, l’Egitto e altre città dell’Antico Oriente, dove incontrò vari pensatori, tra i quali Socrate ad Atene. Egli stesso affermò di essere tra quelli che conobbe la maggior parte del mondo allora conosciuto. Non è difatti una sorpresa che, una volta tornato in patria, sia vissuto in miseria il resto della sua vita, come Antistene riferisce, e sia andato a vivere con la sorella. In punto di morte decise di versare in una vasca miele caldo per poi immergercisi. Democrito fece ciò per il desiderio di vedere la sua fine: infatti, supponendo che il miele caldo avrebbe rallentato lo svanimento dell'anima, sarebbe stato in grado di osservare attentamente quando si fosse spento.
Pieter Rubens, Democrito che ride, ca 1603, olio su tela (Madrid, Museo del Prado)
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L'ATOMISMO DI DEMOCRITO
Democrito crede che l'archè sia da ritrovarsi negli atomi, parti infinitesimali della realtà. Fu così il primo della storia, insieme a Leucippo, a postulare la teoria sugli atomi come costituente di ogni cosa, principio fondante di tutta la chimica moderna e di gran parte della scienza su cui si basa la nostra società odierna, intesa in senso mondiale. Secondo Democrito le cose si possono dividere, ma non all’infinito perché altrimenti non esisterebbe non esisterebbe la materia. L’atomo è il punto estremo della materia che non può più essere diviso. Gli atomi sono infiniti e affinché si possano aggregare e disgregare deve esistere il vuoto e anche il movimento. Gli atomi, muovendosi nel vuoto, si scontrano e danno vita a vortici nei quali si formano tutte le cose, che sono aggregati di atomi che poi si disgregano per lo scontro con altri atomi.
Anche l’anima è composta da atomi, più leggeri di quelli normali e la morte consiste nella disgregazione degli atomi di cui siamo formati. Democrito distingue le qualità:
- primarie (oggettive, valide per tutti i tempi e strettamente connesse con le caratteristiche fondamentali degli atomi) come la forma, la grandezza, il peso etc. dalle qualità...
- secondarie (soggettive e derivate dalle qualità primarie) come il colore, la bellezza, la dolcezza, la percezione della temperatura.
BIBLIOGRAFIA
Democrito, tra tutti presocratici fu quello che scrisse più opere. Tra le opere più celebri ci furono "La piccola cosmologia", “Sulla natura”, “Sulle forme degli atomi”, “Sulle parole”. In quell’era i brani di Democrito andavano in conflitto con quelle che erano le idee filosofiche del tempo, infatti filosofi come Aristotele e Platone erano in contrapposizione con lui. Nei propri libri Democrito comprende sia la sfera filosofica dei presocratici che altri argomenti filosofici quali la natura, l'uomo, la vita e la giustizia.
"Ognuno di noi è un aggregato di atomi particolare perciò è colpito in modo leggermente diverso da alcuni aspetti delle cose che lo circondano e così possono essere spiegate le differenze tra un soggetto e l'altro, una spiegazione abbastanza approssimativa che troverà le critiche dei postumi a Democrito nel corso della storia della filosofia."
LIBRO DI ARISTOTELE
Una breve citazione del libro di Aristotele su Democrito mostrerà la differenza di concezione tra questi due pensatori. Democrito ritiene che la materia di ciò che è eterno consiste in piccole sostanze infinite di numero; e suppone che queste siano contenute in altro spazio, infinito per grandezza; e chiama lo spazio coi nomi di "vuoto" e "di niente" e di "infinito", mentre dà a ciascuna delle sostanze il nome di "ente" e di "solido" e di "essere". Egli reputa che le sostanze siano cosi piccole da sfuggire ai nostri sensi; e che esse presentino ogni genere di figure (e forme) e differenze di grandezza.
ANALISI DEL PENSIERO FILOSOFICO
Il movimento e la concezione
L’ammissione della composizione
- Secondo Democrito rappresenterebbe quel fenomeno capace di favorire, tramite un movimento atomico, la nascita e la morte, la distruzione e la costruzione, in quanto, diranno gli scienziati molto dopo Democrito, la materia non può essere né creata né distrutta, ma semplicemente trasformata. La causa degli eventi è sempre meccanica, cioè dipende esclusivamente dai movimenti e dagli urti degli atomi governati dalla necessità della loro natura. L’universo, il cosmo, è quindi un infinito meccanismo. Gli atomisti non ammettono l’esistenza di alcuna intelligenza superiore, né divina, in quanto non possono essere concepiti esseri o intelligenze che non siano composti di atomi e quindi soggetti alle leggi della loro natura.
Democrito cercò di intendere in modo razionale l’origine e le leggi che governano il cosmo. L’ammissione della composizione della materia di particelle piccolissime e indivisibili portò ad ammettere tre concetti fondamentali:
- l’assenza, nella ricerca della verità, di ogni conoscenza sensibile e soggettiva (doxa) ma basare tutto sulla ricerca razionale (episteme);
- l’ammissione dell’esistenza del vuoto;
- il movimento e la concezione deterministica del tutto.
Non con i beni corporei né col denaro, ma con rettitudine e saggezza, gli uomini diventano felici.
Bisogna evitare le colpe non per paura, ma perché si deve.
FRASI
In realtà non conosciamo nulla, perché la verità sta nel profondo.
E' degno di chi è un vero uomo non ridere delle disgrazie umane, ma soffrire per esse.
Una vita senza feste è come una strada senza locande.
Democrito
GRAZIE!
Fonti:
- Wikipedia
- Skuola.net
- Studenti.it
- Libro di testo: "Il Coraggio di Pensare"