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ordine corinzio

AURORA FANTONI

Created on November 21, 2020

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L'ORDINECORINZIO

Lavoro di Gruppo di Storia dell'Arte 2020

STORIA

Si differenzia dagli altri stili per un senso di raffinatezza, anche nell'elemento che lo contraddistigue, ovvero il capitello, che secondo Vetruvio fu inventato dall'architetto Callimaco, ispiratosi ad un cesto ricoperto da foglie d'acanto lasciato come offerta sopra un sepolcro. Lo stile corinzio ricalca le sembianze di una fanciulla proprio perché esse acquisivano maggior eleganza nell'aspetto ornamentale.

Lo stile in questione trova radici anche nell'Asia Minore e nella repubblica romana, di cui possiamo notare edifici aventi il capitello corinzio come il Patheon a Roma o la Basilica di San Paolo Maggiore a Napoli.

Lo stile corinzio si sviluppa nel V secolo a.C. in tutta la Grecia. L'aggettivo corinzio deriva da Corinto, una tra le più potenti polis del Peloponneso, la quale città ne rappresenta la culla.

La colonna è suddivisa in tre parti principali e ulteriormente in parti secodarie.

  • Crepidoma (tre scalini, stereobate e stilobate)
  • Colonna (base, fusto, capitello)
  • Trabeazione (architrave tripartito, fregio, cornice)

CAPITELLO

Con forma di tronco di cono rovesciato, era rivestito da una corona di foglie d'acanto, alcune anche arricciate a formare le spirali tipiche dell'ordine ionico, e riservava eleganza e raffinatezza.

TRABEAZIONE

Tempio di Apollo Epikourious

è un antico tempio greco, situato nella regione dell' Arcadia nel Peloponneso. L'edificio venne costruito dall'architetto ICTINO, autore anche del Partenone e del tempio di Efesto, nell'Acropoli di Atene. Secondo Pausania, militare Spartano nato nel 514 a. C., l'edificio fu costruito tra il 450 a. C. E il 425 a. C., in riconoscenza nei confronti di Apollo, dio del sole e della salute, per aver risparmiato la città dalla pestilenza che sorgeva in Grecia sul finire del V secolo.

Secondo la storia, raccontata nelle vicende dell' Iliade di Omero...

Quest'ultimo rifiutó la richiesta di Crise, allora egli chiese aiuto ad Apollo, che scagliò le sue freccie sull'accappamento greco, causando la peste.

Il sacerdote di Apollo, Crise, chiese la restituzione di sua figlia Criseide, bottino di guerra di Agamennone, re greco.

A questo punto, Agamennone riconsegnó Criseide al padre, così la peste terminó, ma in cambio chiese la schiava di Achille, eroe e semidio greco, ovvero Breseide.

Achille adirato e a malincuore accettò, ma rifiutó di arruolarsi come guerriero nella guerra di Troia. Il resto è storia.

Il tempio santuario fu costruito alla fine del VII secolo, quello classico nel 420 a. C. circa. La parte superiore del tempio santuario è situata sul Monte Kotilion. I templi furono abbandonati nel III secolo, ma il santuario rimase in uso nei periodi ellenistico e romano. Nei secoli successivi fu abbandonato e gravemente danneggiato da una serie di terremoti che apportarono danni notevoli all'edificio.

Il tempio sorge sul fianco di una montagna, ha un allineamento nord-sud, in contrasto con la maggior parte delle costruzioni simili che sono allineate nel senso est-ovest. Ciò non fu dovuto al limitato spazio disponibile, come si era pensato in passato, ma alla scelta di mantenere legami con la tradizione dei templi edificati sul luogo in epoca arcaica, tutti caratterizzati da un orientamento nord-sud e da un doppio ambiente dotato di accesso a est; forse per permettere ai devoti del dio Apollo di volgersi dove sorge il sole, o forse per lasciar entrare la luce del mattino a illuminare la statua del dio.

Il tempio è di dimensioni relativamente modeste, con lo stilobate che misura 38,3 per 14,5 metri e con un peristilio di sei colonne per quindici, di ordine dorico. L'esterno è in gran parte costruito in pietra calcarea dell'Arcadia; Come tutti i templi maggiori è dotato di 3 "stanze": un pronao, un nao (che probabilmente ospitava una statua di Apollo) ed un opistodomo. Sul fondo la cella continua in un ampio vano (adyton) che conduce all'esterno tramite una porta laterale.

Tutta l'attenzione dell'architetto era rivolta all'articolazione spaziale e luministica dell'interno mentre l’esterno era poco decorato. Dodici metope scolpite decoravano la trabeazione interna sopra il pronao e l'opistodomo. All'interno della cella, sopra le semicolonne, correva un fregio continuo costituito da 23 lastre, che mostrava i Greci in lotta con le Amazzoni e i Lapiti in battaglia con i Centauri.

L'elemento più insolito di questo tempio è rappresentato dal fatto che in esso si ritrovano tutti e tre gli ordini dell'architettura classica greca: il dorico, lo ionico ed il corinzio. Le colonne doriche formano il peristilio; cinque semicolonne ioniche, del tutto prive di funzioni statiche, accompagnano i lati lunghi all'interno della cella, unite alle pareti di quest'ultima da brevi muretti, con una soluzione già adottata e poi abbandonata nell'arcaico Tempio di Hera a Olimpia; hanno ampie basi a campana e le ultime due forse reggevano capitelli corinzi, come quella isolata e centrale sul fondo della cella. Si tratta del più antico esempio di capitello corinzio giunto fino a noi.