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MONOSSIDO DI CARBONIO

giogiuntoli300

Created on November 11, 2020

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MONOSSIDO DI CARBONIO

Leonardo Nori BufaliniFrancesco Testa Giovanni Giuntoli

Tossicità

Il monossido di carbonio è un'emotossina, perché legandosi saldamente allo ione del ferro nell'emoglobina del sangue forma un complesso (chiamato carbossiemoglobina, COHb ) 300 volte più stabile di quello formato dall'ossigeno (chiamato ossiemoglobina), ostacolando così il trasporto di ossigeno nel sangue. Tale affinità scaturisce dalla struttura dei suoi orbitali molecolari: infatti, a differenza dell'ossigeno, non solo cede un doppietto di elettroni al ferro, ma ha anche due orbitali π liberi che possono ricevere ulteriori elettroni dagli orbitali d del ferro, stabilizzando ulteriormente il complesso.L'intossicazione da monossido di carbonio conduce a uno stato di incoscienza (il cervello riceve via via meno ossigeno) e quindi alla morte per anossia.

Struttura e non solo

Il monossido di carbonio (o ossido di carbonio o ossido carbonioso) è un gas incolore, inodore e insapore leggermente meno denso dell'aria; la cui formula chimica è CO. Il monossido di carbonio fu scoperto nel 1776 ad opera di Lasonne riscaldando l'ossido di zinco con il carbone e di Priestley, 1796, riscaldando l'ossido di ferro con il carbone senza però riconoscerne la natura. La composizione chimica fu stabilità da Clèment e da Desormes che ne scoprirono anche la tossicità.

Effetti

EFFETTI

SINTOMATOLOGIA:

  • I sintomi da avvelenamento da CO tendono a correlare con i picchi ematici di carbossiemoglobina del paziente
  • La cefalea e la nausea possono iniziare quando i livelli raggiungono il 10-20%
  • Livelli maggiori del 20% causano vertigini, astenia generalizzata, difficoltà di concentrazione, e difficoltà di giudizio.
  • Livelli maggiori del 30% provocano dispnea da sforzo, dolore toracico e confusione.
  • Livelli più alti possono causare sincope, convulsioni e obnubilamento del sensorio.
  • In genere quando i livelli sono maggiori del 60% si manifestano ipotensione, coma, insufficienza respiratoria e decesso.

TRATTAMENTO:

I pazienti devono essere immediatamente allontanati dalla fonte di monossido di carbonio e nel caso in cui sia necessario devono anche essere stabilizzati e gli viene somministrato ossigeno al 100%. Inoltre il trattamento di ossigeno iperbarico ( in una camera a 2 a 3 atmosfere di ossigeno al 100%) deve essere considerato esclusivamente per uno dei pazienti che presentano uno dei seguenti casi: • Complicanze cardiopolmonari potenzialmente letali • Dolore toracico in atto • Alterazione dello stato di coscienza • Perdita di coscienza (anche se di breve durata) • Carbossiemoglobina > 25%

PREVENZIONE: La prevenzione dell'esposizione a CO include la valutazione delle fonti di combustione domestica al fine di assicurarsi che siano correttamente installate e con adeguata ventilazione. Gli scarichi devono essere ispezionati periodicamente per verificare eventuali perdite. Le auto non devono mai essere lasciate in moto in un garage chiuso. Devono essere installati dei rilevatori di monossido di carbonio che forniscono dei segnali precoci di fuoriuscita del CO nell'ambiente. Se si sospetta la presenza di CO in un ambiente, si devono aprire le finestre, l'ambiente deve essere evacuato e ispezionato per trovare la fonte del monossido di carbonio.

Il suo sanguinoso utilizzo

La follia ideologica nazista pensò di sconfiggere i mali del mondo attraverso l’eliminazione sistematica di ebrei, zingari, disabili e oppositori al proprio regime. Come fare per sterminarle nel minor tempo possibile?Si pensa che il primo assassinio di massa nelle camere a gas fu nel 1939 presso l'ospedale psichiatrico di Owinsky, dove vennero uccisi malati mentali polacchi e venne usato il monossido di carbonio. L'adozione sistematica di questa pratica da parte del regime nazista ci fu a partire dal 1940 con l'Operazione eutanasia, per eliminare i malati di mente, al termine della quale le vittime furono almeno 71000.

Dopo l’invasione dell’Unione Sovietica, iniziata nel giugno del 1941, e i massacri compiuti dalle Einsatzgruppen (Unità Mobili di Sterminio o Squadre della Morte), i Nazisti cominciarono a sperimentare le camere a gas mobili, cioè furgoni ermeticamente sigillati i cui tubi di scappamento terminavano all’interno dei veicoli. Nel 1941, le SS arrivarono però alla conclusione che la deportazione degli Ebrei nei campi di sterminio (dove venivano uccisi con il gas) fosse il modo più efficiente di realizzare la “Soluzione Finale” (Endlösung). Nel 1942, nei centri di sterminio di Belzec, Sobibor e Treblinka, tutti situati in Polonia, iniziò l’eliminazione sistematica dei prigionieri nelle camere a gas per mezzo del monossido di carbonio prodotto da motori diesel. Lo sterminio di massa perpetuato nelle camere a gas si serviva principalmente di due composti: il monossido di carbonio e il cianuro di idrogeno, o acido cianidrico.