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Sumeri, Babilonesi, Assiri

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Created on October 28, 2020

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Transcript

Le civiltà della mezzaluna fertile

Sara Sciacca

i sumeri

I Sumeri, insediatesi nella Mesopotamia meridionale, sono i fondatori di mitiche città. Cinte da potenti mura rafforzate da numerose torri, le città sumeriche venivano anche chiamate città-stato, ciascuna autonoma e indipendente. All'interno di queste enormi città, si inalzano strotture enormi chiamate ziggurat. Tali strutture erano costruite a pianta quadrangolare ed era possibile accedervi tramite delle scalinate esterne. Alla sommità della ziggurat si trovava la cella del tempio, dove venivano conservate le statue degli dei, mentre nei piani sottostanti si trovavano le zone di culto e al pian terreno anche botteghe e magazzini. Le ziggurat erano costruite in mattoni, come anche le mura delle città mesopotaniche. E' infatti con i Sumeri che abbiamo per la prima volta la testimonianza di un edificio costruito interamente in questo materiale. Inizia così una vera e propria rivoluzione edilizia del mattone. I Sumeri sono i primi a professare una vera e propria religione che si basa sull'esitenza di varie divinità che personificano le forze della natura e gli astri del cielo. Di conseguenza cominciarono a produrre sculture in terracotta e in pietra calcarea. I soggetti rappresentati sono sopratutto divinità o personaggi in atteggiamento alla preghiera.

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I Sumeri non rappresentavano mai la realtà. Quello che interessava era rappresentare il ruolo del personaggio (re,sacerdote,fedele,dio). Non importava la somiglianza ma la ripetizione di regole rigide e sempre uguali. Oltre a sculture a tutto tondo, i Sumeri realizzavano anche bassorilievi. Incidevano una lastra di pietra in modo tale che la parte incisa risultasse più bassa rispetto al fondo. Ai bassorilievi si accompagnavano anche gli altorilievi, un tipo di scultura che dava l'impressione di forme tridimensionale. I Sumeri inventarono anche delle produzioni artistico-artigianali chiamate "arti minori". Un esempio a riguardo è rappresentato dai cosiedetti stendardi, opere decorate sia davanti che dietro. Le decorazioni, si sviluppavano su fasce sovrapposte chiamate registri. Lo Stendardo di Ur è uno dei più celebri e meglio conservati.

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i babilonesi

Le continue invasioni di popolazioni nomadi, portarono alla scomparsa della civiltà sumerica ma subito dopo comincerà a svilupparsi quella babilonese. Un esempio significativo dell'arte babilonese è dato dalla Stele di Hammuràpi. Si tratta di un blocco di basalto sul quale il re Hummurapi fece incidere dei caratteri cuneiformi. La stele è anche la prima testimonianza storica dell'applicazione del diritto. La parte frontale e quella del retro è infatti dedicata al testo delle leggi, mentre la zona superiore veniva decorata con un bassorilievo. I due personaggi rappresentati di profilo, presentano una minima attenzione ai particolari dell'abbigliamento.

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Molte ed evidenti sono le similitudini con l'architettura sumerica, segno di uno stile che non si interrompe nemmeno con i succedersi di civiltà diverse. La Nuova Babilonia diventa così una delle città più ricche mai esistite. Per dare ancora più importanza alla città venne costruito il cosidetto Etemenàki. Si tratta di una gigantesca ziggurat a pianta quadrata con sette gradoni sovrapposti. Dati gli scarsi resti giunti sino a noi, gli studiosi non sono stati in grado di risalire alla forma originale, ma sappiamo che la ziggurat era collegata al tempio del dio Marduk, il più importante tra gli dei babilonesi. L'accesso a Babilonia veniva garantito da porte monumentali. La più importante era dedicata a Ishtar, dea dell'amore e della guerra. La struttura era delimitata da quattro torrioni merlati ed è interamente rivestita di matonelle di ceramica di colore azzurro. Risaltano le figure decorative di alcuni animali mostruosi che hanno la funzione di proteggere l'ingresso della città.

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gli assiri

Gli Assiri sono presenti in Mesopotamia fin dall'epoca dei sumeri ma solo qualche secolo più tardi riescono a fondare un proprio Stato. L'Arte assira rispecchia molto il carattere brutale e aggressivo di questo popolo. Ninive, l'ultima capitale era circondata da una cinta di mura di mattoni alta circa 24 metri e lunga 12 km. Al suo interno sorgevano palazzi reali, imponenti templi e ziggurat. Anche qui venivano utilizzati i bassorilievi, spesso dipinti con colori vivaci che decoravano le mura cittadine. Le tecniche rappresentative sono molto raffinate e molti dettagli non venivano più trascurati.

Il re Sargon II fece edificare la nuova capitale Dur-Sharrukin. Si tratta di uno dei primi e migliori esempi di progettazione urbana dell'antichità. Le imponenti mura cittadine, racchiudono un'area grande oltre 300 ettari, 20 dei quali occupati dalla cittadella. Al suo interno si erge una grandiosa ziggurat, il vasto palazzo reale e un tempio dedicato a Nabu, dio della sapienza. Alla cittadella si accede mediante una porta monumentale, a cui lati sono presenti giganteschi lamassù. Scolpiti allo stesso modo in bassorilievo. Essi sono raffigurati come mostri alati dotati di cinque zampe. Nonostante le loro enormi dimensioni, sono caratterizzati da una tecnica scultorea minuta e raffinata.

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