Giordano Bruno

GIORDANO BRUNO

FILOSOFO DELL'INFINITO

L'EROICO FURORE

IL CUORE PULSANTE DELLA FILOSOFIA BRUNIANA

UN GENIO RIBELLE

La vita di Bruno fu caratterizzata dalla passione per il cibo, per il gioco e per le donne, oltre che da un pensiero rivoluzionario che turbò accademici e religiosi di tutta Europa.

+ Info

+ Info

+ Info

+ Info

+ Info

1578

1575

1565

1548

1576

Si laureò in teologia

Nacque a Nola, in Campania

Entrò nell'ordine dei domenicani

Lasciò l'abito talare e si recò a Ginevra

Iniziò a viaggiare per l'Italia

ALL'OMBRA DEL VESUVIO

Da ragazzo, Bruno pensava che oltre il Vesuvio non vi fosse più nulla al mondo. Con il tempo imparò che non ci si può basare «esclusivamente sul giudizio dei sensi», come faceva, a suo dire, il grande Aristotele, ma che, al di là di ogni apparente limite, vi è sempre qualche cosa da conoscere.

IL MITO DI ATTEONE

Lo spirito impulsivo di Bruno e il suo desiderio di conoscere si riflettono nel suo modo di concepire il ruolo del filosofo e, più in generale, dell'essere umano.

L'uomo non deve solo essere teoretico, ma anche pratico

Deve essere spinto da una passione dionisiaca per la vita

Il filosofo, come Atteone, studiando la natura, diventa un tutt'uno con essa

L'UOMO E DIO

LO SLANCIO NATURALE COME SLANCIO DIVINO

UN AUTORE PROLIFICO

Dopo l'arresto per diffamazione e la scomunica, Bruno lasciò Ginevra e iniziò a girare per le corti europee, pubblicando opere di mnemotecnica, commedie e trattati di filosofia.

+ Info

+ Info

+ Info

1583

1581

1586

Prese a insegnare in diverse università tedesche

Fu introdotto alla corte di Elisabetta I di Inghilterra

Venne accolto alla corte di Enrico III di Francia

UNA MENTE RINASCIMENTALE

Bruno incarna, forse più di tutti, lo spirito rinascimentale dell'intellettuale a 36o gradi: fu un filosofo eclettico, un commediografo, un astronomo, un esperto di mnemotecnica e un appassionato di magia.

IL PANTEISMO BRUNIANO

Bruno rielaborò una pluralità di spunti provenienti dal sia mondo classico che da pensatori a lui contemporanei, formulando una concezione innovativa della divinità e della natura.

Dio come mens insita omnibus, cioè come principio immanente

Dio come mens super omnia, cioè come causa trascendente

Conoscibile e oggetto del'indagine filosofica

Inconoscibile e oggetto della fede

NATURA

GLI INFINITI MONDI

IL FILOSOFO DELL'INFINITO E DELL'UNIVERSO

IL PROCESSO E IL ROGO

Dopo la permanenza a Wittemberg, Bruno si recò a Venezia presso il nobile Giovanni Mocenigo, il quale però rimase molto insoddisfatto di tale incontro.

+ Info

+ Info

+ Info

+ Info

17 febbraio 1600

22 giugno 1592

1599

1593

Venne consegnato alle autorità pontificie

Fu arso sul rogo a Campo dei Fiori

Rifiutando di abiurare, venne condannato a morte

Fu arrestato per eresia

COPERNICO COME PUNTO D'INIZIO

Bruno partì dalle teorie copernicane e le portò all'estremo, così da sviluppare una concezione del cosmo rivoluzionaria, che gli costò la vita.

DaL'ELIOCENTRISMO a un universo PRIVO DI CENTRO

Da un universo PIU' GRANDE DI COME APPARE a un universo INFINITO E UNITARIO

Fino a teorizzare l'esistenza di infiniti mondi

Più si conosce la natura più si finisce per diventare la natura stessa

Come nella mistica medioevale, l'uomo studia Dio e diventa tutt'uno con esso

L'uomo è assetato di Dio e per questo anela all'infinito

COME AVREBBE DETTO NIETZSCHE

Diventa ciò che sei

Ecce homo. Wie man wird, was man ist