Atreo

Il Tesoro di Atreo

Presentazione di Cima Alex, Bruno Tommaso, Sergio Leonardo e Giarelli Leonardo

Dove e quando?

Detto anche "Tomba di Agamennone", questa tomba a tholos è localizzata nei pressi della rocca di Micene e fu scoperta dall'archeologo tedesco Heinrich Schliemann nel 1875. Questo sepolcro monumentale miceneo è stato edificato molto probabilmente intorno al XIV secolo a.C.

Atreo, con suo fratello Tieste, uccise Crisippo, loro fratellastro. Atreo e Tieste, poichè erano stati maledetti dal padre, si rifugiarono presso i Danaidi che regnarono a Micene e succedettero a essi dopo che vennero sterminati dagli Eraclidi, infatti Atreo venne nominato re di Micene dai notabili della città poichè suo nipote Euristeo morì in battaglia contro gli Eraclidi. A questo punto Atreo dovette rispettare la promessa fatta ad Artemide di sacrificarle l'agnello più bello del suo gregge, tuttavia ne nascose il vello dorato. Erope, moglie di Atreo, era innamoreata di Tieste e gli promise il vello per commettere adulterio con lui, quindi quando Atreo era ormai sicuro di essere incoronato re, venne ingannato e perse la corona. Zeus che appoggiava Atreo organizzò un nuovo trabocchetto per permettere ad Atreo di recuperaqre il trono. Gli inviò infatti Ermes per dirgli di chiamare Tieste e si fece promettere la corona se il sole avesse mutato il proprio corso. Convinto di vincere Tieste accettò. Ma siccome Eris aiutò Zeus, il sicuro Tieste perse la corona. Atreo divenuto re quando venne a sapere dell'adulterio richiamò il fratello che aveva precedentemente esiliato fingendo una riacconcigliazione ma per cena gli offrì i suoi tre figli avuti con una ninfa e lo rimandò in esilio. Tieste seguendo il consiglio di un oracolo, fece un figlio, Egisto, con sua figlia, Pelopia, che in seguito, quando Pelopia si sposò con Atreo, che ne assunse il ruolo di padre, fu inviato dal re di Micene ad uccidere il suo vero padre. Quando scoprì che il suo vero padre era Tieste e non Atreo, uccise il patrigno.

Il mito di Atreo

Tomba a tholos

Le tombe a tholos, che in greco significa "cupola", sono monumenti funerari risalenti alla tarda età del bronzo e sono costituiti da un vano circolare, coperto da un tumulo di terra e da cerchi di blocchi lapidei che costruiscono una sezione più o meno ogibale. Queste tombe sono presenti anche nel resto del Mediterraneo, soprattutto in Egitto e nel resto della Grecia.

Storia

Si pensava che fosse un enorme forno ma nel 1879 Schliemann scopre che era una tomba e suppone che fosse quella di Agamennone

Fu costruita intorno al XIV secolo a.C. probabilmente dalla stessa persona che vi è stata sepolta, la cui identità resta ignota

Nominata dallo scrittore e geografo greco Pausania intorno al II secolo d.C.

Descrizione

Il Tesoro di Atreo è una camera semi-sotterranea a pianta circolare, con una copertura a sezione ogivale (punta all'estremità dell'arco), realizzata con massi progressivamente aggettanti (falsa volta). È alta 13 metri, mentre il diametro misura 14,50 metri. Grande attenzione fu posta nel posizionamento delle enormi pietre, sia per garantire la stabilità della volta, sia per ottenere una superficie interna perfettamente levigata, dove un tempo risaltavano le decorazioni in oro, argento e bronzo. Il portale di ingresso del tumulo presentava una ricca decorazione: semicolonne in calcare verde con motivi a zig-zag sul fusto, un fregio con rosette sopra l'architrave della porta e decorazione a fasce con spirali sulla lastra in marmo rosso che chiudeva l'apertura triangolare di alleggerimento sopra l'architrave. I capitelli sono a cavetto, simili a quelli lotiformi egizi. Altre decorazioni erano intarsiate con porfido rosso e alabastro verde, un lusso sorprendente per l'età del bronzo.