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Created on April 12, 2017

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IL DOPPIO VOLTO DEL POTERE

Chiara Toscano Esame di Stato 2017

Scuola Maria AusiliatriceLiceo Classico

introduzione

panoramica

la legittimazione del potere

evoluzione dei criteri di legittimazione

diritto divino

sovranità popolare

Stato di diritto

monarchia

la centralità dello Stato

DIRITTO

MORALITÀ

ETICITÀ

la centralità dello Stato

FAMIGLIA

SOCIETÀ

STATO

il potere del denaro

Se il denaro è il vincolo che mi unisce alla vita umana, che unisce a me la società, che mi collega con la natura e gli uomini, non è il denaro forse il vincolo di tutti i vincoli? Non può esso sciogliere e stringere ogni vincolo? E quindi non è forse anche il dissolvitore universale? Esso è tanto la vera moneta spicciola quanto il vero cemento, la forza chimica della società.

il potere del denaro

La storia non è un evento spirituale, ma un processo materiale fondato sulla dialettica bisogno-soddisfacimento.

rapporti di produzione

forze produttive

il potere del denaro

il potere del denaro

Sotto forma della sua potenza sovvertitrice il denaro si presenta poi in opposizione all’individuo e ai vincoli sociali che affermano di essere entità per se stesse. Il denaro muta l’amore in odio, l’odio in amore, la virtù in vizio, il vizio in virtù, il servo in padrone, il padrone in servo. Poiché il denaro, in quanto è il concetto esistente e in atto del valore, confonde e inverte ogni cosa, è la universale confusione e inversione di tutte le cose, e quindi il mondo rovesciato, la confusione e l’inversione di tutte le qualità naturali ed umane.

volontà e potenza

Nella trasfigurazione dei valori apertasi dopo la morte di Dio, annunciata da Nietzsche la volontà di potenza sarebbe la forza rigeneratrice di nuovi valori costitutivi appunto del superuomo. Il pensiero di Nietzsche è rivolto ai presocratici, in particolare, oltre che ai poeti tragici Eschilo e Sofocle, al filosofo Eraclito, che riconosce nel divenire l’essenza della realtà.

volontà e potenza

Non esiste un essere in sé, ma questo è rappresentato dalla relazione dialettica (in divenire) delle parti in gioco, quindi è essere in potenza, cioè volontà di potenza. La volontà di potenza è dunque il principio che muove la dialettica dei valori, i quali rispecchiano diverse prospettive della realtà, che a sua volta manca di verità assoluta; in questo conflitto di interpretazioni nascono e muoiono verità relative.

la selezione naturale

Il primo evoluzionista dichiarato fu il naturalista francese Jean-Baptiste de Lamarck. Nella sua Filosofia zoologica egli affermava che la natura è soggetta a leggi proprie e autonome che determinano un cambiamento delle specie nel tempo. Secondo Lamarck, che sosteneva l’eredità dei caratteri acquisiti, tale cambiamento segue un progetto, un disegno insito nella natura stessa, che porta a un graduale perfezionamento degli organismi generando forme via via più complesse.

la selezione naturale

Secondo questa idea, le modifiche che un organismo subisce nel corso della sua vita potrebbero in qualche modo diventare ereditarie ed essere trasmesse alla progenie. La teoria dell’evoluzione di Lamarck pone anche l’accento sull’importanza dell’adattamento, un concetto centrale per il pensiero evolutivo. Per Lamarck, tuttavia, l’adattamento riguarda il singolo individuo ed è il risultato dell’uso o del disuso di un determinato organo: la funzione quindi crea l’organo e ogni essere vivente sviluppa gli organi di cui ha bisogno per la vita in un certo ambiente.

la selezione naturale

La teoria dell'evoluzione ha il merito di aver sottolineato che i nuovi caratteri si originano indipendentemente dall'ambiente (cioè non è l'ambiente a creare nuovi caratteri, come sosteneva Lamarck), ma, una volta comparsi, sono selezionati dall'ambiente. L'evoluzione è quindi diretta dalla selezione naturale, ma procede in modo casuale.

la selezione naturale

Fra gli individui di una stessa specie vi è grande variabilità genetica (che si manifesta in piccole differenze nei caratteri)

Le variazioni individuali devono essere ereditabili, perché i figli sono simili ai genitori

L'ambiente non permette una crescita indiscriminata, per cui le dimensioni di una popolazione sono frenate dalla mortalità

la selezione naturale

sopravvivono e si riproducono più facilmente gli individui che hanno raggiunto un migliore adattamento all'ambiente in cui vivono, e che quindi sono favoriti nella lotta per l'esistenza

selezione naturale

lotta per l'esistenza

il socialdarwinismo

Gabriele D'Annunzio

Applicazione allo studio delle società umane dei principi darwiniani della lotta per l'esistenza e della selezione naturale, diffusa nella seconda metà dell'Ottocento a opera dei pensatori positivisti

La locuzione è rimasta nell'uso corrente soprattutto con significato polemico per indicare teorie razziste, visto che il darwinismo sociale fu un’ideologia che fece comodo a molti per la legittimazione del potere, sia esso coloniale, razziale o di classe

il socialdarwinismo

Gabriele D'Annunzio

Durante il secolo XX i teorici del nazismo (Hitler, Rosenberg), senza mai nominare Darwin, utilizzarono le teorie di Darwin per le loro finalità, sia in senso eugenetico. Il darwinismo sociale può essere quindi definito come una teoria con pretese di scientificità, che vede nelle lotte civili, nelle ineguaglianze sociali e nelle guerre di conquista l'estensione alla specie umana della legge della “struggle for life and death”.

il socialdarwinismo

Gabriele D'Annunzio

SUPERUOMO

L'oltreuomo nietzschiano, che raggiunge una conoscenza superiore, attraverso un percorso personale che lo porta alla fondazione di nuovi valori, appare distante dalla figura dell'esteta-superuomo dei romanzi dannunziani, che perde anche gli aspetti più atei e nichilisti. In D'Annunzio il superuomo è il poeta Vate, capace di essere una guida e un profeta per il paese, che vive una vita originale, piena di emozioni e passioni in una dimensione estetica, in cui la virtù è consacrata all'arte.

il socialdarwinismo

Gabriele D'Annunzio

SUPERUOMO

Per il superuomo dannunziano si tratta di una ricerca di nuovi valori fuori dalla morale comune, e non - come avviene in Nietzsche - per la fondazione di una nuova conoscenza D'Annunzio punta insomma a generare stupore, appoggiandosi sul culto della forma e dell'estetica, tenendosi assai distante dalla dimensione introspettiva e dalla ricerca intellettuale dell'oltreuomo di Nietzsche.

il socialdarwinismo

Giovanni Verga

POSITIVISMO

Una letteratura che si sviluppò sotto l’influenza della cultura positivistica non può che avere un’impostazione fortemente realistica. Il primo tentativo organico di creare una narrativa lontana dal Romanticismo si verifica in Francia. L’opera d’arte diviene un documento umano in duplice senso: mani- festazione estetica di un autore e contemporaneamente testimonianza di una società in un dato momento storico.

il socialdarwinismo

Giovanni Verga

NATURALISMO

I romanzi naturalisti sono retti da un forte determinismo, ma va chiarito che ciò non si trasforma in fatalismo e cupa rassegnazione, ma diviene semmai una forma di critica sociale. Per “determinismo” si vuole intendere che l’azione dell’uomo è inserita in una catena di cause ed effetti ad opera di fattori naturali superiori alla sua forza, cosicché essa non può che essere quella che alla fine risulta.

il socialdarwinismo

Giovanni Verga

VERISMO

Rispetto al naturalismo, a prevalere è l’elemento della permanenza, dell’ereditarietà, della perennità degli ambienti, che non sono quelli sociali delle grandi metropoli in trasformazione, ma quelli naturali dei grandi paesaggi arcaici, immobili da secoli, così come gli uomini che vi sono immersi. Scompare la critica sociale e ci si trova di fronte alla rassegnazione ed al pessimismo. Entro questo ambito si crea quello che viene definito “fatalismo”, l’idea cioè che la storia umana sia solo la manifestazione di una più generale evoluzione naturale e che quindi nulla sia possibile fare per modificarla.

la duplice natura dell'uomo

William Blake

Songs of Innocence and Experience

juxtapose the innocent, pastoral world of childhood against an adult world of corruption and repressio explores the value and limitations of two different perspectives on the world Many of the poems fall into pairs, so that the same situation or problem is seen through the lens of innocence first and then experience.

la duplice natura dell'uomo

William Blake

Songs of Innocence and Experience

Blake stands outside innocence and experience, in a distanced position from which he hopes to be able to recognize and correct the fallacies of both. The style is simple and direct, but the language and the rhythms are painstakingly crafted, and the ideas they explore are often deceptively complex. Many of the poems are narrative in style. Some of Blake’s favorite rhetorical techniques are personification and the reworking of Biblical symbolism and language.

la duplice natura dell'uomo

William Blake

Blake defined the dualism of the complementary opposites. He believed that the possibility of progress lies in the tension between opposites states of mind, like Energy and Reason, Love and Hate.

represents a sublime animalcomes out brightly from the dark causes astonishment thanks to the "fearful symmetry"

THE TYGER

la duplice natura dell'uomo

William Blake

is a metaphor of innocence and childhood represents Christ and his sacrifice is the symbol of brotherhood of the society before the industrial time is not mixed with corruption

THE LAMB

i colpi di stato nel Novecento

Rivoluzione d'Ottobre

  • a differenza della Rivoluzione di Febbraio, che liberò la Russia dall'assolutismo, quella di Ottobre la portò al totalitarismo
  • non ebbe alcun carattere cruento e fu il frutto di circostanze altamente fortuite
  • furono occupate le installazioni chiave della capitale:

ufficio delle poste e del telegrafo quartier generale del comando militare del governo Palazzo d'Inverno

i colpi di stato nel Novecento

Rivoluzione d'Ottobre

140 milioni di russi25mila rivoluzionari bolscevichi

La rivoluzione d'ottobre non fu una rivoluzione di popolo, ma l'esito fortunato del colpo di mano di un piccolo partito, privo di un vero consenso popolare.

12 Novembre 1917 le elezioni confermarono il carattere minoritario del bolscevismo, ottenendo il 24,7% dei consensi 18 Gennaio 1918 riunitasi per la prima volta, l'Assemblea costituente fu chiusa e mai più riaperta, per volontà di Lenin

i colpi di stato nel Novecento

Marcia su Roma

  • fu basata sulla politica del «doppio binario», ossia combinando la pratica squadrista con il compromesso politico
  • Mussolini mise in atto efficacemente una nuova tattica di conquista del potere per mezzo di una «rivoluzione conservatrice» dalle forme semilegali

i colpi di stato nel Novecento

Marcia su Roma

I liberali erano, in fondo, favorevoli a un'alleanza con i fascisti, convinti di poter emarginare Mussolini

La marcia fu un'azione estremamente rischiosa: se l'esercito fosse intervenuto, gli squadristi non avrebbero avuto le forze necessarie per controbattere

Il re si illudeva ancora che la violenza fascista fosse riconducibile alla legalità

Grazie alle Leggi fascistissime, Mussolini divenne capo del governo

i colpi di stato nel Novecento

Putsch di Monaco

Bürgerbräukeller

i colpi di stato nel Novecento

Putsch di Monaco

Pistole

i colpi di stato nel Novecento

Putsch di Monaco

Mein Kampf

i colpi di stato nel Novecento

Putsch di Monaco

Reichstag

la ricerca del consenso

la ricerca del consenso

la ricerca del consenso

la ricerca del consenso

la ricerca del consenso

Tacito, Annales

Interim vulgato Agrippinae periculo, quasi casu evenisset, ut quisque acceperat, decurrere ad litus. adfluere ingens multitudo cum luminibus, atque ubi incolumem esse pernotuit, ut ad gratandum sese expedire, donec adspectu armati et minitantis agminis deiecti sunt. Anicetus villam statione circumdat refractaque ianua obvios servorum abripit, donec ad fores cubiculi veniret. abeunte dehinc ancilla, "tu quoque me deseris?" prolocuta respicit Anicetum. Circumsistunt lectum percussores et prior trierarchus fusti caput eius adflixit. iam [in] morte[m] centurioni ferrum destringenti protendens uterum "ventrem feri" exclamavit multisque vulneribus confecta est.

la ricerca del consenso

L'ambizione di Agrippina

la ricerca del consenso

L'ambizione di Agrippina

la ricerca del consenso

La volubilità del consenso popolare

Perché il potere ha consenso? Ma perché Agrippina muore sola?

la funzione della parola: ars retorica

Gorgia

«La parola è un gran dominatore, che con piccolissimo corpo, divinissime cose sa compiere»

La persuasione avviene a prescindere dal grado di verità di ciò che viene detto, perché la discussione tende ad agire sugli aspetti emotivi, sentimentali e culturali dell'interlocutore, più che sulla ragione e la verità

la funzione della parola: ars retorica

Gorgia

«Riesce a calmare la paura ed eliminare il dolore, a suscitare la gioia e ad aumentare la pietà»

la funzione della parola: ars retorica

Isocrate

si oppone al programma educativo di Platone, che riteneva essere invece la filosofia la forma più alta di educazione, inaugurando il conflitto tra retorica e filosofia

proclama i principi pedagogici della scuola da lui fondata per cui rivendica il diritto di essere reputato la guida morale della Grecia intera

apre una scuola in cui l'insegnamento dell'arte retorica costituiva la parte fondamentale

la funzione della parola: ars retorica

Isocrate

la teoria dei giochi

studio e all’analisi delle decisioni che ogni soggetto fa quando interagisce con altri per ottenere il massimo guadagno possibile, adottando diversi tipi di strategie e soluzioni teoria matematica che serve per descrivere le scelte razionali che i giocatori fanno quando si trovano in una situazione in cui devono interagire strategicamente, e cioè quando un giocatore può influenzare il comportamento/risultato di un altro giocatore

la teoria dei giochi

gli individui giocano con lo scopo di vincere, quindi di massimizzare il loro risultato

ogni decisione assunta da un individuo durante il gioco ha delle conseguenze, che possono essere positive o negative

ogni partecipante può prendere un numero finito di decisioni

la teoria dei giochi

il dilemma del prigioniero

la teoria dei giochi

il dilemma del prigioniero

l'equilibrio di Nash

zero-sum games

Situazione in cui il guadagno o la perdita di un partecipante è perfettamente bilanciato da una perdita o un guadagno di un altro partecipante. Se alla somma totale dei guadagni dei partecipanti si sottrae la somma totale delle perdite, si ottiene zero.

ottimo paretiano

Si ha ottimo paretiano (detto anche efficienza allocativa) quando non è possibile alcuna riorganizzazione della produzione che migliori le condizioni di almeno una persona senza diminuire quelle degli altri.

l'equilibrio di Nash

Un equilibrio di Nash per un dato gioco è una combinazione di strategie (che indicheremo con l'apice e) tale che

l'equilibrio di Nash

Rappresenta, quindi, la situazione nella quale il gruppo si viene a trovare se ogni componente del gruppo fa ciò che è meglio per sé, cioè mira a massimizzare il proprio profitto a prescindere dalle scelte degli avversari. Tuttavia, non è detto che l'equilibrio di Nash sia la soluzione migliore per tutti. È noto infatti che l'equilibrio di Nash può non essere un ottimo di Pareto, e quindi possano esistere altre combinazioni di strategie che conducono a migliorare il guadagno di alcuni senza ridurre il guadagno di nessuno, o addirittura, come accade nel caso del dilemma del prigioniero, ad aumentare il guadagno di tutti.

il potere dell'architettura

Le Esposizioni Internazionali sono il riflesso della volontà politica di dimostrare la capacità di portare a compimento tanto operazioni emblematiche e reali quanto di creare luoghi immaginari di utopie. I Padiglioni nazionali diventano inevitabilmente oggetto di propaganda e il linguaggio architettonico utilizzato diventa parte fondamentale di una logica rivendicativa di un'identità collettiva non sempre reale.

il potere dell'architettura

Il caso specifico dell'Esposizione Internazionale di Parigi del 1937 è paradigmatico, essendo specchio del suo tempo e delle tensioni nazionali, nata sotto gli auspici della pace, risulta il più evidente esempio di binomio tra Potere e Architettura. La partecipazione di quarantadue Paesi caratterizza questa Esposizione rispetto a quelle che l’avevano preceduta. Il predominio della Francia e dell’Inghilterra, potenze coloniali dominanti durante il sec. XIX, è rimpiazzato definitivamente dalla partecipazione di altri Paesi che mirano a una maggiore presenza industriale, economica e politica nel contesto internazionale.

il potere dell'architettura

Il confronto più noto ai visitatori e diffuso dai media è quello fra i Padiglioni nazionali della Germania e dell’Unione Sovietica, che sono collocati l’uno di fronte all’altro, come mostrato in questa vignetta dal titolo "C'est encore eux qui se disputent".

potere imperiale

nuovo potere

potere faro dei popoli

il potere dell'architettura

potere imperiale

il potere dell'architettura

nuovo potere

il potere dell'architettura

potere faro dei popoli

la tecnologia a servizio della guerra:

la fisica nucleare

La scoperta della fissione del nucleo di uranio da parte dei chimici tedeschi Hahn e Strassmann fu pubblicata all’inizio del 1939, lo stesso anno in cui iniziò la Seconda Guerra Mondiale: una delle coincidenze più fatidiche nella storia. Nel giro di pochi anni, nella comunità scientifica all’entusiasmo per queste affascinanti scoperte, che aprivano la strada a nuove fonti di energia, si sarebbe affiancata la consapevolezza dell’enorme responsabilità che esse comportavano anche sul piano etico. Così, se la Prima Guerra Mondiale era stata la guerra dei chimici, il radar e i fisici sarebbero stati protagonisti del secondo grande evento bellico del Novecento.

la tecnologia a servizio della guerra:

la fisica nucleare

energia nucleare

è l’energia che bisognerebbe spendere per separare i nucleoni (protoni e neutroni) l’uno dall’altro

decadimento radioattivo

in un decadimento α il numero atomico del nucleo di partenza diminuisce di due unità e il suo numero di massa di quattro unità (si aggiunge un atomo di elio) nel decadimento β il numero atomico del nucleo che si forma è superiore di un’unità rispetto al nucleo di partenza, mentre rimane inalterato il numero di massa (si aggiunge un elettrone)

la tecnologia a servizio della guerra:

la fisica nucleare

fusione nucleare

  • Nelle reazioni di fusione nucleare due nuclei leggeri si fondono per darne uno più pesante.
  • Avviene nel Sole (e nelle altre stelle) grazie all’elevatissima temperatura che si raggiunge nella sua parte centrale: l’agitazione termica delle particelle, e quindi la loro energia cinetica, è così grande che esse sono in grado di vincere la forza repulsiva che altrimenti le allontanerebbe.

la tecnologia a servizio della guerra:

la fisica nucleare

fissione nucleare

  • Si ha fissione nucleare quando un nucleo pesante si scinde in due nuclei più piccoli di massa confrontabile.
  • Questa trasformazione può avvenire spontaneamente, oppure può essere stimolata bombardando con neutroni un nucleo pesante, che in tal caso si dice fissile, come l’uranio-235 e il plutonio-239.

the Queen who became Empress

Queen Victoria restored the reputation of a monarchy tarnished by the extravagance of her royal uncles. She also shaped a new role for the Royal Family, reconnecting it with the public through civic duties.

the Queen who became Empress

conclusioni