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Il coding nella scuola
Angela Santoro
Created on February 18, 2017
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Transcript
Angela Santoro
Metodo Scratch o Metodo Code.org?
Il Coding nella Scuola Primaria
Che cos'è il Coding?
La programmazione o coding è quella disciplina per mezzo della quale si scelgono e combinano delle istruzioni che, collocate in ordine logico, permettono al computer di funzionare. La giusta sequenza, la cosiddetta riga di codice, segue una sintassi estremamente complessa e articolata, che si apprende solo dopo anni di studio e molta pratica.
Che cos'è il Coding?
Il termine coding associato alla scuola a volte viene interpretato principalmente sotto la sua matrice espressamente tecnica: si imparano i concetti logici alla base della programmazione per poter muovere i primi passi in queste pratiche e, nel tempo, avvicinarsi a sistemi più complessi destinati allo sviluppo di codice.
Se la programmazione è destinata a fare una grande differenza nella vita dei bambini, è importante superare la visione tradizionale del coding come semplice capacità tecnica o strumento per ottenere un lavoro tecnico. Educatori, genitori, politici e altri dovrebbero pensare attentamente ai loro obiettivi e alle loro strategie per introdurre la programmazione a scuola.
Riprendendo il pensiero di Seymour Papert, il Lifelong Kindergarten Group del MIT Media Lab di Boston, USA, diretto dal Professore Mitchel Resnick, ha dato alla programmazione una nuova fisionomia educativa, soprattutto per le ricadute che ha sull’ambito logico-matematico nella risoluzione dei problemi e nello sviluppo della logica: la scrittura e lettura di codice richiede l’uso del pensiero computazionale ed algoritmico e come dice il Prof. Resnick:"Saper programmare è importante quanto conoscere una lingua straniera o come imparare a leggere e scrivere, perché la lingua dei computer è parlata in tutto il mondo ."
Secondo una ricerca condotta da MIT Media Lab, l’introduzione alla programmazione dovrebbe seguire quattro principi:
- Appassionarsi - Giocare
- Progettare - Condividere tra pari
Projects, Peers, Passion, Play
che stanno per:
Tener(e) a mente principi
2. Condividere tra pari:
Incoraggiare la collaborazione e la condivisione e aiutare i bambini a imparare a costruire qualcosa partendo dal lavoro di qualcun altro. Programmare non dovrebbe essere un’attività solitaria.
Fornire ai bambini l’opportunità di lavorare su progetti significativi (non solo su attività in stile puzzle), in modo tale che sperimentino il processo di trasformazione dall’idea iniziale fino alla creazione di qualcosa che possa essere condiviso con gli altri.
1. Progettare:
Tener(e) a mente principi
4. Giocare:
Incoraggiare i bambini a sperimentare attraverso il gioco , provare nuove cose, prendersi dei rischi, testare i limiti, imparare dagli errori.
Permettere ai bambini di lavorare su progetti in linea con i loro interessi. Il loro impegno sarà maggiore e più duraturo e il loro apprendimento sarà costante.
3.Appassionarsi:
Contributo di Mitchel ResnickProfessore di ricerca sull’apprendimento al MIT Media Lab, direttore del gruppo di ricerca Lifelong Kindergarten e capo dello Scratch Team
Tenendo a mente queste quattro P [i termini in inglese iniziano tutti per P: Projects, Peers, Passion, Play], gli educatori e le altre persone interessate assicureranno un uso completo del potenziale della programmazione come una nuova forma di alfabetizzazione e di espressione di sé , non solo un’altra moda educativa.
10 Ragioni per insegnare
9. Il coding sviluppa le capacità del lavoro di squadra e collaborazione.
7. Il coding insegna tecniche di problem-solving e favorisce il pensiero critico/analitico.
6. Il coding supporta molti principi della matematica.
3. Il coding aiuta gli alunni a raccontare le storie con giochi e animazioni.
8.Il coding è un nuovo tipo di alfabetizzazione e sarà in gran parte dei lavori futuri.
5. Il coding favorisce l'inclusione e rafforza l'autostima.
10. Il coding può aiutare l'umanità
4. Il coding è un posto che permette agli studenti di correre rischi in modo sicuro e costruttivo.
2. Il coding arricchisce gli studenti dando loro la possibilità di esprimersi in modo creativo.
1. Il Coding permette agli studenti di creare contenuti, non solo di usarli.
Il Coding ti dà i super poteri
Scratch
Uno dei criteri che dovrebbero guidare gli insegnanti nella scelta di un software o di un ambiente da proporre ai propri alunni è la piena consapevolezza del tipo di approccio didattico che questo implica, suggerisce o “sottintende”.
Introduce il coding come una serie di puzzle logici che gli allievi devono risolvere. L'insegnante ha un ruolo di supervisore.
E' un ambiente piuttosto “chiuso”. L' insegnante propone l'attività e poi verifica che sia stata portata a termine.
Il bambino decide da solo il progetto che vuole realizzare. L'insegnante assume un ruole di aiutante, di mentore.
La situazione problematica non è proposta dall’insegnante, non in maniera così diretta e specifica almeno, ma nasce in modo spontaneo. In un ambiente aperto.
E' un' associazione no profit statunitense che ha come partner Microsoft, Google e tanti altri. Dal 2014 collabora con il MIUR che ha istituito il progetto "Programma il futuro"
E' un ambiente/linguaggio sviluppato e messo a disposizione gratuitamente dal MIT di Boston
Scratch
Code.org
La critica che si fa è che a causa della carenza di sviluppatori di software, ci si concentri soprattutto sulla formazione degli studenti finalizzata a un titolo universitario o alla carriera lavorativa, introducendo il coding come una serie di puzzle logici che gli allievi devono risolvere.
La motivazione al fare è estrinseca al processo di apprendimento.
Il principio su cui si basa la pedagogia è lo stesso del costruttivismo.Gli alunni apprendono e creano giocando.
La motivazione al "fare" è intrinseca al processo di apprendimento.
E' un' associazione no profit statunitense che ha come partner Microsoft, Google e tanti altri. Dal 2014 collabora con il MIUR che ha istituito il progetto "Programma il futuro"
E' un ambiente/linguaggio sviluppato e messo a disposizione gratuitamente dal MIT di Boston
Scratch
Code.org
2. Aiutare a padroneggiare la complessità - imparare a risolvere problemi informatici aiuta a risolvere problemi complessi in altre aree; sviluppa il ragionamento accurato e preciso - la scrittura di programmi che funzionano bene richiede l’esattezza in ogni dettaglio.
1.Favorire lo sviluppo della creatività attraverso la molteplicità di modi che offre per affrontare e risolvere un problema; - essere costruttiva - la progettazione di algoritmi è un’attività ingegneristica che produce risultati visibili (anche se nel mondo virtuale);
Nello scegliere il metodo che riteniamo più consono al nostro pensiero pedagogico non dimentichiamoci che l’insegnamento dell’informatica nella scuola deve possedere le seguenti specificità:
La scienziata informatica Jeannette Wing nel 2006 introdusse l'espressione “pensiero computazionale ”, esprimendosi così:"It represents a universally applicable attitude and skill set everyone, not just computer scientists, would be eager to learn and use".
Il Pensiero Computazionale
Il pensiero computazionale è un processo mentale per la risoluzione di problemi costituito dalla combinazione di metodi caratteristici e di strumenti intellettuali, che hanno tutti valore generale. I benefici del “pensiero computazionale” si estendono a tutte le professioni. Avvocati, insegnanti, dirigenti di azienda, psicologi, architetti, medici, funzionari di amministrazioni - solo per citare alcune professioni - ogni giorno devono affrontare problemi complessi; ipotizzare soluzioni che prevedono più fasi e la collaborazione con altri colleghi o collaboratori; formulare una descrizione chiara di cosa fare e quando farlo.
Riflettere su quali sono le informazioni utili e quali le superflue per risolvere il problema
Cogliere uguaglianze e differenze tra le cose
Dare indicazioni per risolvere il problema
Le QUATTRO fasi del Pensiero Computazionale
Dividere il problema in tante parti
Concludo ricordando che
Senza una vera comprensione delle fondamenta culturali e scientifiche della disciplina informatica, che è alla base delle tecnologie digitali, rischiamo – soprattutto in Italia – di essere consumatori passivi ed ignari di tali servizi e tecnologie, invece che soggetti consapevoli di tutti gli aspetti in gioco ed attori attivamente partecipi del loro sviluppo.
- dal punto di vista formativo l’informatica è un validissimo strumento intellettuale per sviluppare abilità concettuali essenziali che saranno utili agli studenti, qualunque sia il loro sviluppo professionale.
- dal punto di vista pratico l’informatica è un’abilità utile per gli studenti perché qualunque lavoro svolgeranno in futuro la componente digitale sarà importante;
Proprio per evitare che questo accada il ruolo dell’informatica nella scuola primaria, e secondaria, è duplice, sia pratico che formativo:
CREDITSQuesto lavoro non sarei riuscita a farlo così articolato se non avessi attinto, spudoratamente, dalla rete. In primis dal blog di Andrea Ferraresso, di Venezia, e Alessandro Rabbone, di Torino.
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THANK YOU!